Sapete una cosa?! Voglio gridare. Adesso. sì, perchè, cavolo, sono a Londra. Un sogno si avvera.
Prendo le valigie e, appunto, scendo. Ma questo già lo sapete.
Appena scendo capisco due cose:
1) Voglio rimanere per sempre a Londra: se sono belli gli aereoporto, come sarà il resto della "city"?
2) Fa freddo. Molto freddo. Brrrr.Vabbò, prendo un taxi con le mie amiche e ci facciamo guidare fino all'istituto dove dobbiamo andare: scopriremo presto con chi staremo in stanza. Speriamo in bene.
«Good morning, guys! Oggi dirò con chi sarete in stanza. Ma prima un pò di regole da rispettare.....» dice la mia prof. di Inglese, ma delle regole, sinceramente, non me ne frega un tubo. Mi informerò più tardi.
«...Nicole, tu starai con Greta...»
«Oh Yeah!» esclamiamo in coro noi due.Dopo gli altri "abbinamenti", ci dirigiamo in stanza, per sistemare le nostre cose. La stanza è moolto grande, ci sono due letti (per fortuna non a castello. Yesss), un armadio gigante, due scrivanie e quindi due sedie (Ma vah..), e..altre cose. Mi butto sul letto. Sono stanca, ho bisogno di dormire, intanto Greta va a mangiare. La solita golosa. Non riesco, a malincuore, ad addormentarmi, perchè il mio telefono sta squillando come non mai. Come prima cosa chiamo i miei, anzi, come seconda cosa, perchè prima di chiamarli mi sono messa una felpa extra-large e i leggins e ho acceso i termosifoni. Dopo la telefonata di quasi mezz'ora coi miei, ho risposto ad alcuni messaggi su WhatsApp, tra cui quelli di Antonella, Nunzia, Martina, Maria, Kiara ed altre mie amiche. Anche Claudia mi ha scritto, chiedendomi in che stanza ero. Ho risposto la 23. Lei è nella 54, insieme ad un ragazzo, a parer suo, molto carino. Si chiama Domenico, mi ha detto.
Mi ha chiesto la stessa cosa Matteo, il ragazzo che mi aveva già scritto. Gli ho detto, molto freddamente: «23. Tu?»
«Quella davanti alla tua» rispose.
«Ottimo, direi!»
«Okay. Ci si vede in giro»
«Si, certo.» e lì finì la conversazione.Sentivo qualcuno che mi chiamava, apro la finestra.
«Nicole, giusto?»
«Matteo, giusto?» domandai io.
«Sì, piacere» rispondemmo in coro.Continuammo a parlare per quasi un'ora, ma fui chiamata da Greta.
«Stai già filtrando?» disse sorridendo.
«Ahahah, il mio fascino colpisce anche a Londra, sai?! Comunque no, lui è Matteo.» dissi ridendo.
«Piacere, sono Greta», disse, appunto, Greta (ma dai!), imitando una stretta di mano.
«Simpatica, l'amica», disse Matteo.
«Eh già», rispondemmo all'unisolo io e Greta.
«Beh, ciao ragazze, io devo andare!»
«Ciaooo!»Greta chiuse la finestra, e si girò verso di me incredula.
«Sì, sì, racconto. Era un pò di tempo fa, mi avevano aggiunto in un gruppo WhatsApp. Mi scrive un messaggio un numero che non avevo in rubrica, era Matteo. Cominciamo a fare amicizia e chattiamo quasi ogni giorno. Quando la prof. ha detto del viaggio a Londra, io l'ho detto a Matteo, e lui disse che anche lui avrebbe partecipato, ma non pensavo fosse vero. Poi poco fa mi scrive un messaggio e mi chiede in che camera ero, io risposi la 23, lui disse che era in quella davanti. E cominciammo a parlare»
«Mmmm, interessante», disse in tono scherzoso Greta. Sempre la solita.**Spazio autrice**
Hi guys! Vi piace la storia? Se sì, lasciate un bel commento!Comunque, in questo brevissimo spazio autrice, ci tenevo a ringraziare Roccia_03 , per tutto il "sostegno" che mi ha dato, nonostante mi segue da poco. Non preoccuparti, aggiornerò più frequentemente ;)
Beh, papuzzelle e papuzzelli (che razza di nome è?!), ci sentiamo alla prossima. Un ciaoone!
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Lost in a your hug » Matteo Tiberia
Fanfiction“Quegli abbracci all'improvviso che mi fanno sentire viva” “Che ne dici di andarcene da questo posto? Siamo rondini, dobbiamo volare. Insieme” --Modifiche in corso-- P.S. Fate finta che Matt non faccia video su YouTube, come se fosse un ragazzo “no...