Capitolo 23|| New friends

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«No, no, no, no, non mi lasciare, amore mio ti amo, afferra la mia mano, amore mio ritor...»
«GREEEETAAAAA. VOGLIO SILENZIO»
«Ma...ma...AMORE MIO RITORNA, RESTA CON ME ANCORA, NON MI SPEZZARE IL CUOR..»
«Ti spezzo le gambe se non stoppi!»
«Okay...scuuusa» dice la mia pazza compagna di stanza, quasi sentendosi in colpa. Ma non si sentiva in colpa.
Mi alzo dal letto sorridendo, vado a farmi velocemente una doccia e ritorno in camera per truccarmi. Appena metto piede fuori dal bagno, sento Greta gridare. Oddio, sarà caduta.
«Nicooooooooooole, non ci posso credereee!!»
«A cooooooooosa non puoi credereeeeee?!»
«Mi. Sono. Fidanzata!!!»
«Con ch...»
«Michele. Conosci sì? È quello di cui ti parlavo qualche mese fa. Avevamo qualche amico in comune. Poi abbiamo cominciato a sentirci e vederci più spesso. Poi sono venuta qui, a Londra. Lui mi ha spedito una rosa. C'era un biglietto con scritto "Torna presto. Mi manchi. Leggi i messaggi che ti ho scritto." Allora vado su Whatsapp, vedo i suoi sdolcinati messaggi, gli chiedo se era uno scherzo. Non lo era. Ed ho urlato»
«Oh meo dio! Sono commossa!»
«Sceeema!». E queste furono le nostre ultime parole famose, perchè ci tirammo cuscini come se non ci fosse un domani.
Poi ri-ordiniamo e andiamo in classe. Dopo queste lunghe e noiose lezioni (sì, noiose. Okay? Okay. Colpa delle stelle? No, colpa delle lezioni) e la buonissima mensa, volevo salire in camera mia per prepararmi (dovevo uscire con Matteo) ma no, io dovevo cadere. Il mio destino è questo: CADERE. Cado come una bambina che non sa camminare, col sedere per terra. Ad alzarmi mi aiuta un ragazzo abbastanza carino, mai quanto Matteo, ma carino.
«Oh, ehm, scusa del disturbo. Grazie mille!» dico mentre cerco di rialzarmi. Poi dice: «Piacere, Andrea. Beh, io devo andare da un mio amico, Matteo, ci vediamp in giro!»
«Piacere! Conosci Matteo?»
«Sì....presumo che anche tu lo conosci? Beh, devo uscire con lui questo pomeriggio, ma prima andiamo a giocare alla Play»
«Ah, anche io ci sarò pomeriggio. Mi ha invitata lui, ieri. Beh, ci vediamo fra qualche oretta. Ciao!»
«Ciao...»
«Nicole, Nicole.»
«Okay, ciao Nicole»

Arrivò il tanto atteso pomeriggio. Rimango vestita così com'ero, sono troppo pigra per cambiarmi. Riordino i capelli e vado in stanza di Matteo.
«Buooongiorno!» dicono 'in coro' Matteo, Andrea e altri 2 ragazzi che il mio piccolo cervello ancora non conosce. Che poeta che sono!
«Ciao. Ehm, se è un'uscita di soli maschi ed una femmina, non ci sto.» dico imitando una persona offesa.
«Daiiiiiiii. Ti prego, fallo per me! Loro sono Andrea, Lorenzo e Antonio. Dite ciao a Nicole!»
«Ciao Nicole.» dicono quei quattro tizi là, sembrando degli zombie.
«Sì, sì, piacere. Come va? Tutto bene. Sì, va bene. Dove andiamo?»
«In centro. Cioè, nel centro di Londra.»
«Woooooooow. Ci faranno andare?» dico un pò 'preoccupata'.
«Sì. Certo. Andiamo» dice Antonio.
CONTINUED

#Spazio Autrice
Hi. Come va la vita, amigos? A me va male: nuovo apparecchio ai denti. È il terzo che ho in bocca. Ceh, cribbio, sono troppo sfigata. Coooomunque, mi dispiace non aggiornare troppo come promesso, ma sono stata rapita dai libri. Liberatemi!!!!
Beh, okay. Vado via.
Alla prossima capitolopuntata! ❤️

Lost in a your hug » Matteo TiberiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora