Silence Killer

29

POV Jimin

Siamo arrivati al palazzo, come previsto prima di entrare ci perquisiscono, e non trovando niente, ci fanno entrare.
La sala è molto grande piena di persone, gli uomini sono in giacca e cravatta, mentre le donne portano vestiti lunghi.

Mk: ragazzi ricordate il piano? Dividia-
Il boss viene interrotto da una voce che conosciamo, e odiamo, fin troppo
Hj: Kim che piacere vedere te e i tuoi più fedeli scagnozzi!
Afferma avvicinandosi a lui e stringendogli la mano.
Mk: anche per noi
Finge sorridendo
Hj: rallegratevi e godetevi la festa, ho una piccola sorpresa per voi- afferma con un ghigno agghiacciante -dovrebbe star arrivando ormai.
Con questo si allontana

N: di che parla secondo voi?
Y: centrerà sicuramente y/n
J: ragazzi, penso di sapere di che sorpresa parla..
Indica con la mano la cima delle scale, spostiamo lo sguardo su essa e rimango scioccato.
Sento il mio cuore accelerare, le mie guance andare a fuoco e le parole morirmi in gola.
È bellissima! Y/n con quel vestito sta benissimo!

T: *mi tira una gomitata* fa attenzione, rischi di allargare la sala se sbavi un altro po'.
Lo fulmino con lo sguardo, ma poi succede qualcos'altro che mi infastidisce ancora di più, vedo Hyunjin andarle in contro e prenderle la mano nell'intento di aiutarla a scendere.
Terminate le scale quel maniaco le poggia una mano sul fianco tirandola a sé.
Lo sguardo di y/n è colmo di disgusto, ma per qualche ragione non fa niente per allontanarsi. Perché?

I nostri occhi si incrociano, in uno sguardo intenso, uno di quegli sguardi da cui non vuoi più staccarti, uno di quelli capaci di leggere l'anima.
Per quel breve istante tutto intorno a noi scompare, esistiamo solo io e lei.
Dio quanto vorrei abbracciarti...

POV y/n

Jimin... Non ti sei scordato di me!
Vorrei correre tra le tue braccia per piangere ma non posso farlo, rischieresti di fare la mia stessa fine.

L'unica cosa a me concessa è guardarti, quindi ti prego, usa i miei occhi per leggere le due parole impresse, per te, nella mia anima... Ti amo!

A farci infrangere il nostro contatto visivo è Hyunjin, che mi spinge a girarmi seguendolo, rimango dietro di lui con il capo chino.
Sento i miei occhi pizzicare, le ferite che mi sono state inflitte sulle gambe incominciano a bruciare, mi fermo un istante per riprendere fiato, sento le mie gambe cedere.

Hj: ti devo ricordare le regole principessina? Non devi starmi così lontano!
Mi afferra per il braccio e mi tira verso il bancone del bar, poggio le mie mani su di esso cercando di reggermi.
Hyunjin sta parlando con una tizia.
È così preso dalle sue forme che non bada a me, fin quando non si gira per parlarmi
Hj: cambio di programma, io devo andare un attimo. Tu resta qui. Ricorda le regole, non puoi parlare con nessuno né muoverti da qui, tra un po' torno, i miei uomini ti terranno d'occhio.