La campanella suonò violentemente, distogliendomi dai miei noiosi pensieri. Afferrai il quaderno e cercai di farcelo entrare nella borsa, impaziente di uscire dalla scuola.
"Alexander"
Ghignai e alzai lo sguardo su Donnie. Aveva uno sguardo sicuro sul viso ma le sue mani irrequiete non erano del suo stesso parere.
"Sì Donnie?" dissi amichevolmente.
"Che cosa stai facendo?" mi chiese sospettosamente.
"Cosa?" il mio ghigno cresceva.
"So che hai qualcosa in mente!" Rispose lui, socchiudendo gli occhi "Io...non so se stai facendo arrabbiare Neo apposta o no, ma sembra quasi come se lo fosse! Ti conviene lasciarlo in pace!"
"Ha dei problemi con la rabbia" riflettei ad alta voce, chiudendo la borsa, portandomela alle spalle e alzandomi dalla sedia.
Donnie si agitò ancora di più, confermando i miei pensieri.
"Non è una cattiva persona, tu invece lo sei. Quello è solo il carattere di Neo" disse lui, in difensiva.
"Un carattere che lo porterà a farsi male" dissi, ghignando e indicando il mio occhio.
Donnie mi fissò "Alexander, lascia Neo in pace"
"Non gli stavo facendo nulla. Non è colpa mia se si arrabbia così facilmente" feci spallucce con indifferenza.
"Avrei dovuto lasciare che ti mordesse." Borbottò "Stai lontano da lui, dico sul serio. E stai lontano anche da me!"
"Non voglio"
Mi avvicinai di un passo, poggiando una mano sul suo fianco e portandolo più vicino a me, le nostre labbra quasi si sfioravano. Lui mi fissò e potei perfino percepire la debolezza nei suoi occhi.
"Stai lontano da me" mi ripetè, con voce tremante. Mi mossi in avanti per baciarlo ma lui voltò il viso, in modo che baciassi la sua guancia. Poi mi spinse via e "Dannazione, stai fottutamente lontano da me! Non voglio più avere niente a che fare con te!"
"Donnie" le mie labbra si incurvarono in un ghigno.
"Hai bisogno di aiuto, Donnie?"
Voltai lo sguardo verso la voce di Neo. Era poggiato sulla soglia della porta, le sua braccia incrociate al petto e un sopracciglio alzato. La cicatrice sul suo labbro, che gli dava perennemente l'impressione di avere un ghigno sul viso, in realtà lo rendeva incredibilmente sexy, anche se aveva gli occhi neri.
"Posso gestire la cosa," rispose lui guardandomi storto "adesso andiamo via"
Neo si spinse via dallo stipite e si affiancò all'amico, appoggiando pigramente un braccio sulle sue spalle. Mi lanciò un'occhiata disinteressata.
Lo ignorai e tesi una mano verso Donnie ma, prima che me ne potessi accorgere, la testa di Neo balzò in avanti e serrò i denti sul mio dito.
Tirai via il dito dalla sua stretta e lo fissai sorpreso "Mi hai appena morso?"
"Sì" rispose lui annuendo. Sembrava eccessivamente compiaciuto di se stesso.
Asciugai il dito sui jeans "Stai attento a chi fai arrabbiare"
"Ha per caso intenzione di denunciarmi? Dubito che ne varrei il tempo e l'energia." Affermò "Vorrei poter essere arrabbiato adesso. Tu potresti essere la moglie traditrice nel film 'Cujo'"
"Neo," Donnie sospirò "smettila di mordere le persone"
"Ma la nostra amicizia è iniziata in questo modo." Gli ricordò lui "Forse questo sarà l'inizio di una bellissima amicizia tra me e Alex"
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The Show Must Go On [boyxboy] (Italian Translation)
Teen FictionAlexander Sullivan è ricco, bello, ha carisma, è astuto ed è costantemente annoiato. Quando l'aggressivo Neo Bartosz cattura la sua attenzione decide di renderlo la sua prossima fonte di divertimento. Ma Alexander non sa quanto complicato, testardo...