Ero seduto in classe, annoiato a morte. Quando la campana suonò balzai dalla sedia, desideroso di andare a cena con Neo.
Donnie neanche mi lanciò un'occhiata quando uscì dalla classe, quindi supposi che Neo non gli avesse detto nulla.
Oh, già agiva furtivamente dietro le sue spalle. Questo sì che iniziava a farsi divertente.
Mi diressi verso il mio armadietto, dove Scott e Bennett mi stavano aspettando. Quest'ultimo incrociò le braccia al petto mentre inserivo la combinazione.
"C'è qualcosa che mi devi dire, Bennett?" chiesi.
"Niente che tu già non sappia" rispose duramente.
"Voi due siete la personificazione vivente degli 'appunti passivi-aggressivi dei post-it'" affermò Scott.
"Scott, a volte vorrei che tu fossi troppo pigro anche solo per parlare" esclamai.
"A volte vorrei che tu fossi troppo pigro da non stare ancora intorno a voi due e ai vostri appunti passivi-aggressivi dei post-it"
"Gioverebbe a tutti se tu la smettessi di parlare" disse Bennett.
"Per il bene degli altri, starò zitto" affermò infine, indietreggiando e poggiandosi contro degli armadietti.
"Lo porterai fuori." Disse "Non credo che questa sia la tua idea migliore. Non posso aiutarti se lo farai"
"Posso occuparmene da solo, Bennett"
"Spero per il tuo bene che tu abbia ragione" concluse.
"Non sono un idiota, so quello che sto facendo" dissi chiudendo l'armadietto.
"Andiamo Scott" disse Bennett voltandomi le spalle.
"Scott non è un cane" affermò lui.
"Scott," ringhiò Bennett "farai tardi alla cena con i tuoi genitori e visto che devo dartelo io il passaggio a casa, poi incolperanno me. Andiamo"
Scott sospirò "Preferirei non andare. Odio dover andare fuori a cena con i miei genitori"
"Andiamo. Alexander, non metterti nei guai" disse Bennett afferrando il braccio di Scott e trascinandoselo lungo il corridoio.
Alzai gli occhi al cielo e mi misi alla ricerca di Neo. Lo trovai vicino al suo armadietto, solo, e perciò mi ci avvicinai, sorridendo contento.
"Cena, stasera"
"Cavolo, grazie. Avrei voluto dimenticarmi completamente di avere un appuntamento con Satana." Disse. I suoi occhi si spalancarono leggermente e si affrettò ad aggiungere "Non un appuntamento. Questo NON è un appuntamento. Sto facendo questo solo in modo che poi tu mi lasci in pace. Capito idiota?"
"Capito." Risposi "Ti verrò a prendere alle cinque, così avrai tempo per prepararti"
"Sarà un posto lussuoso? Odio i posti lussuosi. Io sono il tipico ragazzo da Panera*"
"Indossa solo qualcosa che non ti stia così largo." Affermai "Non preoccuparti di vestirti come se fosse la cena in cui siamo andati con i nostri genitori"
"Oh, non ero preoccupato per quello," rispose lui chiudendo l'armadietto "Non me ne potrebbe importare di meno che io mi vesta in maniera adatta. Voglio solo superare questa cosa nel modo meno doloroso possibile"
"Posso riuscirci. Come ho detto, alle cinque" conclusi e me ne andai.
Uscì dalla scuola e salì in macchina, tornandomene a casa. Una volta arrivato entrai in casa e, dopo aver accarezzato brevemente Link, mi diressi in camera mia.
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The Show Must Go On [boyxboy] (Italian Translation)
Novela JuvenilAlexander Sullivan è ricco, bello, ha carisma, è astuto ed è costantemente annoiato. Quando l'aggressivo Neo Bartosz cattura la sua attenzione decide di renderlo la sua prossima fonte di divertimento. Ma Alexander non sa quanto complicato, testardo...