"Dov'è Neo?" chiese Scott quando ritornai al tavolo.
"Probabilmente in bagno a cercare di capire cosa diavolo è appena successo" dissi con un'alzata di spalle.
"Alexander, non mi piace tutta questa storia." Si intromise Bennett sospirando "Ancora meno quando la madre e il padre di Neo sono qui. Non menzionando nemmeno il fatto che ci siano anche i tuoi, di genitori. Se hai intenzione di correre dietro Neo almeno fallo quando i vostri genitori non sono nei dintorni"
"Bennett, mi stai dando sui nervi. So come gestire tutto"
"Stai rischiando con la tua relazione. È una scelta stupida da parte tua. Se i tuoi genitori lo venissero a sapere, saresti in un sacco di guai" disse.
"Beh, questo è il motivo per cui ci assicuriamo che nessuno mi dia problemi"
Bennett lanciò un'occhiata a Neo quando ritornò. Il ragazzo si sedette al tavolo, non guardandomi, e giocherellando nervosamente con la sua cravatta.
"Neo, cos'è successo alla tua faccia?" gli chiese mio padre, curiosamente.
"Un teppista del nostro quartiere lo ha picchiato." Rispose il professore Bartosz, un pò troppo velocemente "È una vergogna sapere quanto possano essere violenti alcuni ragazzi!"
"Che indecenza! Non posso neanche immaginare Alexander essere violento fino a quel punto" disse mio padre, scuotendo la testa.
"La violenza è inutile" affermai, chiedendomi se il padre di Neo sapesse della sua abitudine di mordere le persone.
"Bennett, chi era quell'uomo con cui Anna George aveva una relazione?" chiese il signor Winslow, sporgendosi un pò sul tavolo verso suo figlio.
"Martin Wilkinson" disse prontamente Bennett.
"Conosci ogni dettaglio raccapricciante di ogni singola persona?" chiese Neo.
"Sono poche le cose che non so." Rispose lui "Non sono la persona che vorresti come nemico"
Quello era decisamente un avvertimento. Neo lo capì e diede a Bennett un sorriso che non diceva niente di buono.
"Oh no, signor Winslow, odierei averla come nemico!" disse drammaticamente "Tutto ma non questo!"
Bennett sospirò "Odio quando mi rivolge la parola"
"Su con la vita, Bennett" dissi, ghignando verso Neo. Vidi il leggero disagio negli occhi del ragazzo nel momento in cui mi guardò.
"Fino ad adesso mi piace solo lui." Annunciò Neo, indicando con il pollice Scott "E preferisco ancora essere intrappolato in una stanza con Dandy Mott che con questo ragazzo"
"Puoi chiamarmi Dandy Scott" disse Scott.
"Questo è stato imbarazzante da ascoltare, e apprezzerei se non parlassi per il resto della serata" disse lui in risposta.
"Tu mi hai trascinato dentro" rispose Scott, facendo spallucce.
"No, lui mi ha trascinato dentro questo discorso e alla fine questo ha portato te ad essere trascinato dentro il discorso." Disse, indicandomi "Dai la colpa alla sua scarsa scelta di amici"
"Tutto questo è troppo drammatico per me, sono venuto qui solo per il cibo" concluse Scott, poggiandosi alla sedia, come per distanziarsi anche dalla conversazione.
"Sei carino quando sei vestito elegante" dissi a Neo.
"Oh dio, stai flirtando con me" disse inorridito.
"Sto solo dicendo la verità" scrollai le spalle. Neo era incredibilmente attraente adesso che la sua cravatta era sistemata, e poi il suo sguardo disperato dipinto sul viso gli dava un aspetto carino e innocente a dispetto del sensuale vestito che indossava.
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The Show Must Go On [boyxboy] (Italian Translation)
Ficção AdolescenteAlexander Sullivan è ricco, bello, ha carisma, è astuto ed è costantemente annoiato. Quando l'aggressivo Neo Bartosz cattura la sua attenzione decide di renderlo la sua prossima fonte di divertimento. Ma Alexander non sa quanto complicato, testardo...