***Alexander's POV***
"Buongiorno" salutai i miei amici "Non pensavo fossi così in ritardo da farmi battere sul tempo da Scott"
"Solo perchè sono venuto a prenderlo io" rispose Bennett, chiudendo il suo armadietto.
"Voi due mi prendete in giro, ma indovinate un pò chi non ha mai avuto una multa per eccesso di velocità" disse lui.
"Nessuno ha avuto una multa per eccesso di velocità, Scotty" risposi.
"Quando Link diventerà il mio cane, la prima cosa che gli insegnerò sarà morderti" esclamò Scott.
"Il mio cane non sarà mai tuo e non mi morderà mai"
"Chiudete il becco, per favore. Volete andare a cena, dopo scuola?" chiese Bennett.
"Non posso" risposi con un'alzata di spalle.
"Tobias?" cercò di indovinare lui.
Sorrisi "Non sono affari tuoi"
Bennett alzò gli occhi al cielo "Come vuoi. Stai andando al tuo armadietto?"
Annuì e sia Bennett che Scott mi seguirono. Misi poi la combinazione all'armadietto e lo aprì, cercando il quaderno che mi serviva.
Erano passati un paio di mesi dopo l'incidente con Neo. Continuavamo a messaggiarci qualche volta, ma le conversazioni erano sempre imbarazzanti e mi facevano sentire la sua mancanza più di prima.
Neo si era trasferita in una scuola privata in città. C'erano un sacco di pettegolezzi che giravano a scuola sul motivo per cui si era trasferito. Uno di questi era perchè quella scuola privata era Cattolica e i suoi genitori speravano che questo lo avrebbe fatto uscire dalla sua omosessualità, come se fosse possibile. Alcuni dicevano che Neo aveva lasciato la nostra scuola perchè, adesso che Clifton e Donnie erano arrabbiati con lui, non aveva più amici. Altri dicevano che era a causa di una grave rissa in cui si era cacciato un paio di giorni prima. Io non c'ero, ma avevo saputo che era stata piuttosto terribile.
Bennett aveva cercato di sapere di più su quella situazione per me. Aveva detto che il vero motivo sembrava la combinazione di tutti quei pettegolezzi. Qualsiasi fosse la causa, Neo non era più qui e non lo avevo visto da quando aveva cambiato scuola. Avevo visto i suoi genitori ad un paio di eventi, e fui sempre cordiale con loro. Neo, o stava evitando tutte le feste a cui io potevo essere presente, o forse i suoi genitori non volevano più portarlo con loro.
Inizialmente rimasi alla larga da qualsiasi tipo di relazione, ma lentamente riuscì a sconfiggere la mia paura di essere ferito. Non perdevo tempo con gli appuntamenti. Se stavi con me, sapevi esattamente cosa stavamo facendo e come sarebbe andata a finire.
Nonostante tutto, stavo trascorrendo un sacco di tempo con il mio amico Tobias. Ci conoscevamo da quando eravamo piccoli, grazie ai nostri genitori, ma ultimamente stavamo passando molto più tempo insieme.
Bennett aveva cercato di avvertirmi anche con lui, ma finalmente riuscì a zittirlo definitivamente. Lui e Scott mi avevano lasciato liberi dal fare quello che volevo con chi volevo. Adesso ero più prudente. Sapevo di non dover aprire il mio cuore a nessuno.
"Potresti sbrigarti? Faremo tardi in classe" disse Bennett, facendomi ridestare dai miei pensieri.
"Hm? Scusa" mi alzai e chiusi l'armadietto.
La campanella suonò e ci dirigemmo in classe. All'ora di pranzo ci sedemmo e insieme incominciammo a mangiare.
Lanciai un'occhiata al tavolo in cui era solito sedersi Neo. Donnie e Clifton erano seduti insieme a due ragazze, parlando e ridendo. Sapevo che Donnie non aveva perdonato Neo per quello che aveva fatto. Non ero sicuro se Clifton gli avesse parlato da allora, ma lo dubitavo fortemente.
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The Show Must Go On [boyxboy] (Italian Translation)
Teen FictionAlexander Sullivan è ricco, bello, ha carisma, è astuto ed è costantemente annoiato. Quando l'aggressivo Neo Bartosz cattura la sua attenzione decide di renderlo la sua prossima fonte di divertimento. Ma Alexander non sa quanto complicato, testardo...