The Show Must Go On (20)

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***Alexander's POV***

Mi girai su un fianco e grugnì frustrato mentre i numeri sul mio orologio cambiavano. Link si era addormentato ai piedi del letto, sdraiato sulle mie gambe. Vesper era accanto a me, rannicchiato sul cuscino, leccandosi le zampe e guardandomi di tanto in tanto.

"Dannazione" dissi alla fine, mettendomi seduto e liberandomi le gambe dal cane.

Accessi la luce della lampada sul comodino accanto a me e misi un pò di musica per spezzare il silenzio. Scrollai il telefono, mormorando nel frattempo le parole della canzone che stava suonando.

"Se bruciamo, non è affar tuo. Credo che non imparerò mai. Credo che non impareremo mai. E posso a malapena respirare quando le luci si spengono, e posso vedere le scintille dove abbiamo fatto tremare il terreno, e tu puoi sentire urlare i miei pensieri, la mia anima mi lascia mentre cadiamo sul pavimento dove le navi affondano" Cantai e premetti il contatto di Scott, ascoltando il telefono suonare.

"Così presto?" la voce mezza addormentata di Scott borbottò dall'altra parte della cornetta.

"Così presto" confermai.

"Amico, non so nemmeno dove siano i miei pantaloni"

"Meglio che li trovi in fretta, allora, perchè sto per uscire di casa"

"Fai schifo" rispose e riattaccò.

Mi alzai dal letto e mi vestì, sistemandomi poi lo zaino. Uscì di casa e, una volta entrato in macchina, sparai la musica a tutto volume. Guidai verso casa di Scott, parcheggiando nel vialetto.

Lui si alzò e scese gli scalini del portico, entrando nel sedile del passeggero. Si rilassò e poggiò i piedi sul cruscotto.

Uscì dal vialetto, diretto a scuola "Puoi cambiare musica se vuoi" dissi.

Scott scosse la testa, i suoi capelli disordinati gli caddero di fronte al viso "No. Lasciamo che la tua sofferenza interiore si sfoghi nella musica o qualsiasi cosa voi ragazzi facciate oggigiorno"

"Metterò la musica più sofferente che ho sulla playlist" risposi.

"Riempimi dell'odio dei ragazzini di dodici anni"

"Metterò tutte le vecchie canzoni di Bring Me The Horizon" risposi.

Scott ridacchiò " La dura vita dei pre-adolescenti"

Entrai nel parcheggio della scuola, parcheggiai, ed entrambi uscimmo dall'auto. Salimmo la piccola collina e ci sedemmo sulla sua sommità. Era ancora buio ma i lampioni posizionati accanto alla scuola illuminavano abbastanza da permetterci di vedere.

"Non so nemmeno cosa fare quando lo rivedrò a scuola"

"Ignoralo." rispose lui "Sei migliore di lui, non devi pregarlo di tornare"

"Non ho mai detto di rivolerlo indietro" risposi, facendo correre una mano tra i capelli.

"Bene, non iniziare. Anche se fossi stupido abbastanza da ritornare insieme a lui, cosa lo fermerà dal farlo di nuovo?" chiese Scott.

"Io...non lo so." ammisi "Ma mi manca"

Scott mi diede dei colpetti sul polso con due dita "Ti mancava anche Jake. Ma sei riuscito ad andare avanti"

Guardai le sue dita sul mio polso. Scott non era una persona che amava il contatto fisico, e questa era la stessa cosa di ricevere un suo abbraccio.

"Con Jake era diverso. Avevo capito quanto fosse malsana quella relazione subito dopo la rottura. Con Neo, riesco a vedere solo quanto fosse bella"

Pensieroso, mi diede altri colpetti sul polso prima che facesse restare una volta per tutte le sue dita sulla mia pelle. Alzò lo sguardo per guardare le stelle nel cielo.

The Show Must Go On [boyxboy] (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora