"Scott, la tua lentezza mi dà sui nervi" dissi quando Scott si avvicinò a me e Bennett.
"Te lo farò sapere quando me ne importerà qualcosa" rispose lui, poggiandosi contro gli armadietti.
"Non fare niente di stupido con Neo, oggi" mi disse Bennett.
"Non ho nemmeno detto che uscivamo"
"Ti comporti come se non lo sapessi" disse Bennett, incrociando le braccia.
Sorrisi "Allora saprai che non farei niente di stupido con Neo"
"Non mi rendere il lavoro più difficile, Alexander"
Gli diedi una pacca sulla spalla "Non me lo sognerei nemmeno"
"Odio interrompere un momento così toccante, ma stai davvero pianificando di mantenere quest'imbarazzante relazione con Neo un segreto da Donnie?" chiese Scott.
"Certo. Gli ho detto che l'avrei fatto e intendevo sul serio." Dissi " Donnie sarebbe una scocciatura"
"Donnie non sarà un problema" rispose Bennett.
"Lo so. Ho detto che Donnie sarebbe una scocciatura, non un problema." risposi "Mi ascolti quando parlo?"
"No, sei irritante." Rispose lui "Scott è il mio preferito, lui è troppo pigro per infastidirmi"
"Dannazione, questo è il motivo per cui lui è il mio preferito" dissi.
"Battetevi per me, plebei" esclamò Scott.
"Sta zitto Scotty" dissi.
"Mi hai chiamato Scotty, quindi automaticamente vince Bennett" affermò lui.
Roteai gli occhi "Oh ma fa silenzio. Ho lasciato che tu e Bennett la faceste franca per avermi chiamato James e Alex. Penso che potresti sopportare se una volta ogni tanto ti chiamo Scotty"
"Non ti chiamo James per rispetto. Credo che ti chiamo Alex. Alexander è così dannatamente lungo" disse Scott.
"Quindi sopporta l'occasionale Scotty" conclusi, dandogli un colpetto sull'orecchio, ghignando quando mi lanciò un'occhiata con gli occhi socchiusi torva-ma-non-davvero-perché-mai-nulla-mi-fa-arrabbiare.
"Alexander," disse Bennett allontanando la mia mano dell'orecchio di Scott "Vieni, ti devo parlare"
"Cosa, non posso ascoltare?" chiese Scott con un sopracciglio alzato.
"Ho solo bisogno di parlargli" disse Bennett severamente, portandomi via. Mi spinse contro l'armadietto, fuori dalla portata d'orecchio di tutti i ragazzi nel corridoio.
"Non spingermi" dissi seccato.
"Non è più un gioco per te, non è vero?" domandò lui.
"Cosa?" chiesi confuso.
"Il tuo umore è cambiato. Ed è a causa di Neo. Ti stai innamorando di lui" disse con tono accusatorio.
"Forse. E quindi?" dissi incrociando le braccia, dandogli un'occhiata che lo sfidava a controbattere.
Si strofinò le tempie "Alexander, se fosse stato qualcun'altro ci sarei passato sopra. Ma questo è Neo Bartosz. Non è la persona con cui tu vuoi iniziare ad avere dei sentimenti"
Mi diedi un leggero pugno sul petto "Sentimenti sbagliati. Dai ascolto a Bennett!"
"Vedi? Ti comporti in maniera differente!" disse "Alexander, allontanati da Neo prima che questo vada troppo oltre! Lui vuole solo vendicarsi per quello che hai fatto a Donnie. Sì, vuole essere usato. Sì, sei intelligente. Ma questo non significa che lui non possa usare questa opportunità a suo favore. Si farà usare per un pò e poi otterrà la sua vendetta. È una vittoria per lui. Ma per te? Non sarà una vittoria per te. Non essere idiota"
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The Show Must Go On [boyxboy] (Italian Translation)
Teen FictionAlexander Sullivan è ricco, bello, ha carisma, è astuto ed è costantemente annoiato. Quando l'aggressivo Neo Bartosz cattura la sua attenzione decide di renderlo la sua prossima fonte di divertimento. Ma Alexander non sa quanto complicato, testardo...