Sei bella

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Ce ne tornammo a casa mia, marinette osservava ogni cosa che facevo, aveva paura forse..
Raccolsi il caricabatterie e lo misi in corrente per far caricare il telefono, subito dopo mi butto sul letto con le braccia aperte  esausto.
Vedo Marinette arrivare e stendersi accanto a me, sopra il mio braccio.
A:così si addormenterà il mio braccio
Si alza di scatto pensando che io fossi serio, e mi guarda con  occhi confusi
A:idiota sto scherzando. Le dico buttandogli un cuscino in faccia.
M:no allora me ne vado
A:no dai
M:sisi agreste ora mi hai offesa
Le prendo il polso e la tiro a me, però forse con troppa presenza dato che mi cade addosso.
Le nostre facce erano vicinissime e arrossiamo assieme, lei più di me.
M:i-io devo andare
A: ma perché
M:mia mamma è sola da due giorni tesoro
A:fatti viva oppure mi troverai morto
M:mh bel gioco di parole
A:sono anche spiritoso.

Me ne torno a casa mia, erano circa le 11 di mattina e senza volerlo sorrido al pensiero di adrien.
S:marinette perché sorridi?
Scuoto la testa e mi tolgo quel sorriso che avevo in faccia.
M:nulla, pensavo a una cosa che mi aveva detto alya
si certo, alya

S: hai fatto tutti i compiti?
M:oh è vero, i compiti.. vado subito a farli
Salgo di sopra, apro il libro di matematica e cerco di capirci qualcosa.
Passano 15 minuti e sono ancora sul primo esercizio.. non ci capisco una mazza.
Decido di prendere il telefono e mandare un selfie ad adrien.
A:cosa fai? i compiti ?
M:si, e non capisco niente
A: mandami la foto degli esercizi, me la cavo in matematica
M:se proprio devo.
Mando la foto ad adrien e dopo 20 minuti me li rimanda fatti
A:ecco a te
M:come cazzo hai fatto
A:te l'ho detto, me la cavo
M:mh
A:puoi fare videochiamata?
M:visto che mi hai fatto gli esercizi si
videochiamata da adrien
A:mamma mia che faccia
M:oh ma che cazzo vuoi. Dico mettendo il telefono rivolto verso il soffitto
A:mm sto scherzando, sei sempre bellissima
A quelle parole arrossii tantissimo e rimasi in silenzio un po' di minuti, poi parlai.
M:quando hai la prossima seduta
A:mm fra un paio di giorni
M:a che ora
A:sempre solito orario, alle 9
M:okay allora aspettami
A:ma se vuoi ti passo a prendere
Senza volerlo gli sorrido.
A:oh che cazzo ridi
M:non sto ridendo, è che mi fa ridere la tua faccia
A:hai visto? ho tutta la faccia gonfia
M:dai non me ne ero nemmeno accorta
A:perché mi vedi ogni giorno
M:nah stai bene adrien.
Adrien sbuffa e inizia a dondolare con la sedia
M:tutto okay?
A:vorrei avere una vita normale
M:appena finisci la chemioterapia andrà tutto per il meglio, incontrerai nuovi amici, una bella ragazza e vedrai che tutto tornerà come prima
Adrien mi guarda con aria confusa e sbuffa di nuovo ruotando anche gli occhi
M:che c'è ahhahah
A:niente..
M:scemo
M:io vado a farmi una dormita, ci sentiamo okay?
A:ma scusa sto in chiamata finché non ti addormenti
M:sarebbe imbarazzante.

Volevo vederla di nuovo dormire
A:eri carina all'ospedale
Vedo marinette arrossire violentemente
M:scusa tu guardi le persone mente dormono ?
A:non le persone, te.
M:tu sei matto, ci sentiamo.. guarisci coglione
A:certoooo.!!

Si, guarisci.. ero così stanco di fare questa chemioterapia, questa non era vita.. l'unica cosa che non mi faceva mollare era marinette.
Io però non volevo affezionarmi a lei (anche se era troppo tardi) e lei non dove affezionarmi a me.
Io sarei morto, lei piangerà se io moriró... non posso vederla triste.

La tua dannata malattia Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora