ti ho trovato

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settimana dopo, in ospedale.
Mi ero svegliata presto per andare a trovare adrien, mangiai un cornetto (e ne presi uno anche per adrien) lavai i denti e corsi subito li.
Adrien era seduto sulla stessa poltrona della scorsa volta, con lo sguardo rivolto verso il basso.
Mi fiondai da lui e lo salutai
M:Buongiorno signor Agreste. Gli dico dandogli la mano in modo elegante, come se fossi una principessa.
A:pensavo fossi morta. Dice facendomi il baciamano
M:Carino! non ho il tuo numero
A:venirmi a trovare? chiede facendo un sorriso da furbo
M:oh.. non ci avevo pensato
Adrien fa un grande sospiro e poi si gratta la testa
M:tutto apposto?
A:eh più o meno.
M:come ti senti? chiedo preoccupata
A:potrei stare meglio. Dice facendo un sorriso quasi come se volesse rassicurarmi. Come posso rassicurarmi dopo che mi hai detto che stai male?
M:tra quanto finisci
A:oh.. ehm 10 minuti circa..
M:okay, dopo vieni a casa mia
A:si, va bene
M:nel frattempo, passami il tuo numero
Adrien inizió a passarmi il suo numero e io lo segnai "Adrien Agreste"
A:oh mio dio marinette fai sul serio?
M:cosa? hahh
A:Adrien Agreste? minchia
Mi prende il telefono dalle mani e modifica il nome in Adrien👨🏻‍🦲
M:IO NON CI CREDO, CON LA PELATA HAHAHAH
A:Si dai è divertente
M:vabbene vabbene
Adrien finì la chemioterapia, e andó in una stanza a prendere delle carte rilasciate la medico.
M:allora? cosa dicono?
A:aaallora c'è scritto che per il momento la chemioterapia sta andando bene
M:OH MIO DIO È UNA NOTIZIA FANTASTICA GIOVANOTTO
A:si ma solo il pensiero che tra poco perderò i miei capelli
M:anche le sopracciglia
A:oddio sei davvero rassicurante
M:modestamente:)
Scherzammo e ridemmo per tutto il tragitto quando arrivammo a casa mia.
A:tua mamma è a casa?
M:nono, è a lavoro e torna sta sera tardi.
A:okay
M:TADAA ECCO CASA DUPAIN-CHENG
A:che carina
M:no carina è la mia camera.
A:mostramela allora
Saliamo e apro la porta che si trovava sul pavimento
A:ah però che porta
M:forza sali
A:è vero è stupenda questa camera
M:eh si. Dico vantandomi
A:facciamo una pizza? Chiede facendo brillare i suoi occhi verdi
M:adesso? dico abbassando la testa al lato sinistro
A:si adesso
M:okay
Andiamo nuovamente giù, prendo due grembiuli e li metto sul tavolo.
A:devo mettermi sto coso?
M:se non vuoi sporcarti si
A:mm e va bene, aiutami però.
Faccio il primo nodo dietro la sua schiena.
Poi prendo il laccio che va dietro al collo, ma visto che lui è troppo alto faccio il nodo avanti.
Metto fuori la lingua per concentrarmi, poi guardo negli occhi adrien e vedo che mi stava guardando, e come sempre.. arrossisco un po'.
M:bene, abbassati un po' altrimenti non riesco a metterti questo nodo dietro al collo.
A:bene, ora devo fartelo io
M:ma io so farlo da sola.
A:lo so carina, ma devo ricambiare il favore
M:ok ahhaha
Inizia con il laccio sulla schiena, e subito dopo quello sul collo, sfiorandolo delicatamente con le sue dita.
A:ecco fatto. Dice con aria soddisfatta
M:oh ma che bravo hahaha.. però devi essere più veloce.
A:Ah ma davvero?
Adrien inzia ad aprire tutti i mobili alla ricerca di qualcosa, fino a quando non gridó "TROVATA"
M:che cosa hai trovato?
A:questo!
Prende la farina e la capovolge TUTTA sulla mia testa.

Marinette era tutta bianca, e aveva una montagna in testa di farina.
Inizialmente richiama il mio nome piano e subito dopo grida il mio cognome
M:adrien AGRESTE!
A:si bellissima?
M:TI ODIO!!!!
A:ah io pensavo mi volessi bene, boh allora ti sei meritata un'altra busta di farina in faccia.
Faccio per prendere un altro pacco ma lei me lo prende dalle mani e me la butta a sua volta tutto addosso.
Poi prende un uovo e me lo butta sulla maglia.
Finiamo di lanciarci cose dopo 10 minuti, CASA ERA UN DISASTRO.
M:ahhahah, meglio se andiamo a lavarci oppure la pizza la facciamo su di noi
A:si, vai prima tu dai
Marinette andó in bagno, e io sistemai un po' la cucina.
Dopo circa 20 minuti marinette uscii dal bagno: indossava un pantaloncino corto è una canottiera, aveva i capelli sciolti e bagnati
A:wow! dico.. e subito dopo mi tappo la bocca
M:cosa ? ahhaha
A:h-hai fatto in fretta
M:si, e fai in fretta anche tu!

La tua dannata malattia Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora