Capitolo 3

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«Ehi, ehi, ehi! Calmatevi adesso.»
Si mette tra me e lei.
«Spostati, voglio proprio vedere come evapora! Dovremo andare a cercarla nel cielo insieme alle altre nuvole!»
«Avvicinati se hai il coraggio, baka
«Lascia perdere Kacchan, dai.» mi prende le braccia facendomi indietreggiare di pochi passi. «In effetti, anche l'idea di Yukiko è sensata.»
«Cosa?!»
«Tutto sommato è un'idea. Shoto, tu sei in grado di creare piccoli pezzi di ghiaccio?» gli domanda.
Per tutta risposta, scrolla le spalle.
«Posso creare dei blocchi e farli a pezzi.»
«Allora è deciso!» sorride Izuku. «Io, Kacchan e Minoru andremo a cercare i feriti mentre Shoto, Yukiko e Momo creeranno un posto dove poterli curare. Siamo tutti d'accordo?»

Tutti posano lo sguardo su di me.
Per darle fastidio io potrei anche dire di non essere d'accordo ma per non penalizzare il mio gruppo sono costretto ad accettare l'idea.
«Sì. Siamo d'accordo.» alzo gli occhi al cielo.

Mentre aspettiamo che i nostri compagni finiscano il loro turno, Recovery Girl ci trucca facendo sembrare che perdiamo sangue, che abbiamo lividi o graffi.
«Ecco fatto!» sorride finendo con me. «Ora potete andare a fare i finti infortuati. State attenti e non mettetevi troppo vicini, okay?»

Annuiamo ed andiamo a metterci in buchi creati da alcune esplosioni o altri posti e urlare aiuto.
"Questa cosa di chiedere aiuto mi fa venire ribrezzo ma se non collaboro avrò un voto pessimo e il futuro eroe numero uno non fallisce mai!"
Mentre cammino per cercare un posto noto che Yukiko è dietro di me seguita da Shoto.

«Puoi smettere di starmi attaccata al culo, grazie!?» ringhio facendola fermare. «Così renderai la sfida più facile agli altri.»
Stringe i pugni pronta a rispondere.
"Mi piace stuzzicarla. Aspetta, che? Non mi piace affatto stuzzicarla!"
«Sturati bene le orecchie, primo: non ci sei solo tu in questo disgraziato pianeta ma ci sono anche io, secondo: se io voglio mettermi qui nessuno me lo impedisce.»
"Quando si impunta nessuno la ferma, eh?"
«Devi stami lontana o rovineremo tutto! Va bene che il professore ti ha detto di stare accanto a me o a lui, ma questo non ti giustifica a starmi appiccicata 24h su 24!»
«Non lo sto facendo apposta, lo vuoi capire sì o no?»

Attivo il mio quirk facendo scintillare i miei polpastrelli mentre lei forma una bolla d'acqua usando l'intero palmo ma Shoto la prende per mano fermando il suo potere.
«Ascoltami Yukiko, forse è meglio se troviamo un'altro posto. Ci andremo insieme, okay?»
A quelle parole abbassa la mano che stava usando per attivare il quirk e stringe la sua.
Non so perché, ma quel gesto mi irrita e non poco.
«Forse è meglio così...»
Mi osserva dalla testa ai piedi con un sguardo misto tra sfida e dispiaciuto per poi allontanarsi mano nella mano con Shoto.

"È fortunata che per ora non ho la mia tuta completa e che ci ha fermati quel bastardo perché l'avrei fatta evaporare in un batter d'occhio! Non capisco perché si impegna così tanto per darmi fastidio. La diverte l'idea di bruciarsi o semplicemente le piace affrontarmi?!" sospiro cercando un posto ottimale."Mancano cinque minuti e poi verranno a cercarci, devo sbrigarmi. Un'altra cosa che non capisco è perché mi attira l'idea di stuzzicarla e vedere che cosa risponde. Effettivamente è la seconda persona a riuscire a tenermi testa dopo Kirishima. Ecco, Kirishima sarebbe stato un compagno di gruppo perfetto! Poi ha quell'aria strana... quando mi guarda negli occhi sembra che abbia bisogno di me, come se fosse venuta a cercarmi lei. Ma magari mi sto inventando tutto e vedo cose che non esistono." scuoto il capo e trovo un luogo perfetto.

«Era ora!» mi nascondo in esso e trovo un piccolo megafono. «È un'idea. Potrebbe aiutarmi a farmi sentire se quegli sfigati sono troppo lontani o semplicemente sono sordi.»
Rimango in silenzio fino al suono del segnale dell'inizio della prova per poi prendere il megafono e chiamare aiuto.
"L'ho già detto che l'idea di chiedere aiuto mi fa schifo?! Spero che almeno venga a soccorrermi il tipo con la faccia da uccello o la ragazza con le cuffie."

Poco prima dello scadere del tempo la mia squadra viene soccorsa ed ho notato alcune falle nel sistema dei miei compagni. Forse mandare tre persone a cercare i feriti e lasciarne solo due al soccorso è un po' poco, ma sarà anche perché il mio gruppo è l'unico pari. Hanno pulito le nostre ferite come potevano ed adesso la mia squadra è riunita per aspettare che vengano "truccati" i nostri compagni.

«Allora, vi hanno trovati subito?» domanda Izuku.
«No, con me e Shoto ci hanno messo un po' e dire che non eravamo così ben nascosti.» replica Yukiko con una risata.
«Che strano.» borbotto. «Pensavo che con la vostra fantastica idea di andare insieme vi avrebbero trovato subito.» commento con un sorriso sul volto.

Improvvisamente sento un getto d'acqua venirmi in faccia e gli altri si mettono a ridacchiare.

«SMETTETELA! Non è divertente!»
«Oh no, baby Kacchan è arrabbiato.» mi prende in giro a lei.

Ora basta. La mia pazienza ha un limite.
La prendo per il polso, la trascino lontana dai ragazzi e la metto con la schiena al muro ed le mia gambe contro le sue in modo che non riesca a scappare.

«Lasciami andare! Andiamo Kacchan era solo uno stupido scherzo!»
Cerca di dimenarsi così prendo i suoi polsi e li blocco sopra la sua testa.
«Adesso stammi bene a sentire perché non lo ripeterò di nuovo, okay?»
Alza lo sguardo guardandomi intensamente negli occhi.
"Wow... troppo intenso..."
«Dimmi...»
«Non so perché tu mi irriti così tanto o perché ti piace tanto contraddirmi e rispondermi a tono, ma una cosa la so.»
«Aspetta Kacchan-...»
«No aspetta tu.» la zittisco. «Qualunque cosa tu stia cercando di fare, smettila subito. Io non sono un tipo con cui è facile stare o simpatico alla società, va bene? Lo dico per te: stammi alla larga.»
La ragazza sospira.
«Stammi a sentire Kacchan... devo dirti una cosa anche io...»
«Va bene, dimmi.»
«Io in veri-...»
Viene bloccata dalla voce di Izuku.
«Yukiko! Ti sta suonando il cellulare!»

Come lo sente sbianca improvvisamente, la lascio andare e si fionda a recuperare il cellulare.

«Hai per caso letto chi mi chiama?» domanda impaurita.
«No, no! Non lo farei mai.»
«Grazie.»

Risponde al cellulare e si allontana per non farsi sentire.

«Perché dovrebbe preoccuparsi così tanto per una stupida telefonata?» domando.
«Non lo so, ma sembrava abbastanza importante.»
«MerDeku, perché non hai spiato chi la stesse chiamando?»
«Perché è un comportamento scorretto Kacchan! Non si spia mai un cellulare!»
Alzo gli occhi al cielo.
«Come sei noioso!»
«Comunque, siamo d'accordo tutti sulla strategia da attuare, vero?» ci domanda Momo.

Annuiamo tutti contemporaneamente.

Piccolo Yukiko's pov! (Servirà per capire meglio la trama)

Prendo il cellulare e corro nel bagno femminile assicurandomi di essere sola.


«Pronto...?» esordisco rispondendo.
«Allora? Sei dentro?»
«Sì, sono dentro.»
«Eccellente. Sapevo di potermi affidare a te.»
«Libera mia sorella.»
«Non ancora bambolina. Prima rispondi: ti stai avvicinando a lui
«Sì, ma ha un carattere difficile. Non so quanto ci vorrà per ottenere la sua fiducia.»
«È per questo che ci serve, idiota! Il suo carattere è perfetto! Non mi interessa quanto tempo ci metterai, devi farlo punto e basta, chiaro?!»
Sussulto impaurita dalla durezza del suo tono.
«Chiaro...»
«Brava bambina.»
«Ora dimmi come sta mia sorella.»
«Puoi stare tranquilla, sta bene.»
Allontana la cornetta e sento una bambina singhiozzare.
«Kiki sei tu?»
«H-ho pa-paura...»
"Dio mio Kiki... non sai quanto mi dispiace..."
Senza rendermene conto inizio a piangere.
«Non preoccuparti Kiki, okay? Andrà tutto bene, mamma e papà come stanno?»
«Tempo scaduto. Ci vediamo stasera quando tornerai a casa.»
«No, aspetta! Fammi sentire-...»
Ha riattaccato. Mi porto le mani al volto piangendo disperata.
"Perché io? Che cosa ho fatto di male?"
«Yukiko...? Sei tu?»
È Shoto.
«Che ci fai qui...?» mi asciugo le lacrime.
«Tra poco tocca a noi.»
«S-scuami... adesso arrivo.»
«Stavi piangendo?»
«N-no... sto bene... davvero.»


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