Capitolo 4

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Ritorno al Katsuki's pov!

Shoto ritorna con Yukiko e noto che ha uno sguardo diverso, i suoi occhi sono rossi.

"Ha pianto?!"
Mi avvicino a lei e poso una mano sulle sue spalle.

«Ehi, tutto bene? Hai una faccia strana.»
Sposta la mia mano con la spalla.
«È la mia faccia.»
La sua voce sembra spezzata.
«È successo qualcosa?»
«Non è successo nulla, puoi lasciarmi in pace un'attimo?»
«Okay, okay, scusa!»

Sbuffo seccato.
"Quando la infastidisco mi risponde male, quando cerco di essere carino mi risponde male. Io le donne proprio non le capisco!"
La vedo lasciarsi consolare da Shoto e la cosa mi irrita.
"Perché lui sì ed io no?!" sospiro. "Katsuki rilassati. Devi rimanere concentrato sulla prova di oggi, va bene? Non puoi farti distrarre da una ragazzina in preda alle turbe adolescenziali!"
Chiudo gli occhi cercando di liberare la mente dai pensieri e concentrarmi solo sulla prova di oggi.

La sirena che annuncia l'inizio della prova suona e noi ci dirigiamo all'interno del campo.

«Facciamo così: io, Yukiko e Shoto prendiamo questa zona accanto alla porta visto che ci sono poche macerie ed è abbastanza piana e la teniamo come zona sicura mentre voi andate a recuperare i feriti. Va bene?»

Io, Izuku e Minoru annuiamo e ci dirigiamo a cercare i feriti.
Senza lasciare neanche passare cinque minuti trovo Mina sotto una macerie.

«AIUTO!» urla.
«Arrivo!»
Mi fiondo da lei.
«Tutto bene? Sei ferita?»
«Mi fa tanto male la gamba... credo che si sia rotta.»
«Non ti preoccupare, ora ci sono io.»
"Mi fa strano essere così gentile. Che schifo..."
Prendo la maceria sopra la sua gamba con entrambe le mani e la sposto in un attimo. La prendo in braccio stile principessa e la riaccompagno alla zona sicura.

«Ehi!» attiro la loro attenzione. «Non sembra avere ferite esterne, ma una maceria le è caduta sulla gamba e potrebbe essere rotta.»
«Va bene, falla poggiare qui.»
Yukiko indica una piccola barella.
«Tutto qua?»
«Lasciala e vai, per cortesia!»
«Sì, sì.»

La faccio sdraiare sulla barella e vedo Izuku tornare con Mezo sulla schiena.
Torno in mezzo alle macerie a cercare qualcun altro.

«C'È QUALCUNO?» urlo. «SE MI SENTITE RISPONDETE!»
«Kacchan...!»
Sento una voce in lontananza, è Ochako.
«OCHAKO!»
«Kacchan...!»
«CONTINUA A CHIAMARMI! STO ARRIVANDO!»
Mi faccio strada tra le macerie e dopo svariati minuti riesco a trovarla.
«Eccoti!» mi avvicino a lei.
Si è nasconsta tra due pilastri crollati intrappolandola in una specie di triangolo.
«Ti sei nascosta proprio bene, eh?»
«O lo si fa bene o non lo si fa proprio.»
Mi sorride facendo sorridere lievemente anche me.
«Senti dolore da qualche parte?» sposto una ciocca di capelli dalla fronte. «Stai sanguinando!»
"So che è finto, ma bisogna comunque recitare bene."
«Riesci a muoverti?»
«Più o meno... mi sono incastrata bene.» ammette con un sorriso.
Cerca di darsi una mano ad uscire usando i piedi ma sembra in difficoltà.
«Cavolo...»
«Aspetta.»
Cerco di spostare un pilastro alla volta anche se pesano come se fossero di peccato mortale.
«Porca troia...» mormoro a denti stretti.
«Tutto bene Kacchan?»
«Sì, sì, tu stai tranquilla. Ci... ci penso io...»
Con ultimo sforzo riesco a liberarla.
«Fatto!» faccio un sospiro di sollievo. «Riesci a stare in piedi?»
Le prendo le mani aiutandola a stare in piedi.
«Sì, le gambe stanno bene.»
Si alza ma le sue gambe perdono la presa per un attimo così la afferro al volo tenendola contro il mio petto.
"Okay... questo è strano..."
«S-scusa...» si tira su.
«Non devi scusarti per una simile sciocchezza su.» minimizzo io.
«AIUTO!»
La voce di Fumikage attira la mia attenzione.
«È signor faccia da uccello
Ochako ridacchia.

La faccio mettere sulla mia schiena e raggiungo Fumikage.

«SONO QUI!»

Lo raggiungo visto che era a pochi metri da Ochako e riesco a tirarlo fuori dal buco in cui si era infilato.
"Ma che cos'è, si sono messi d'accordo per farsi sotterrare?!"

Fortunatamente le sue gambe non sono compromesse, ha solo un braccio rotto ed alcune ferite superficiali, così posso tenere Ochako sulla schiena e farmi seguire da lui.
Quando raggiungiamo l'area sicura rimango sorpreso da come Momo, il bastardo a metà e Yukiko hanno collaborato. Sono riusciti a creare sedie o piccole barelle dove curano i feriti, ci sono già Toru, Yuuga e Tenya.
"Siamo a buon punto allora."
Dopo aver lasciato Ochako, che mi ha ringraziato con un bacio sulla guancia, e Fumikage corro a perdifiato a recuperare gli ultimi.

«Ah, eccoti Kacchan!»

Vedo Izuku e Minoru che stanno portando Kyoka ed Henta.

«Manca qualcuno?» gli domando.
«Tsuyu.» risponde Minoru. «È vicino all'angolo ad est, si è nascosta in una buca.»
«Va bene, vado io.»

Mi allontano da loro per poi usare le mie esplosioni per darmi la spinta e raggiungere la zona più velocemente.
Guardo in basso ma non vedo molte buche così decido di proseguire a terra.

«RANOCCHIETTA!» la chiamo.
Niente.
«RANOCCHIETTA!»
Niente.
Mi guardo intorno e cammino.
«Andiamo... RANOCCHIETTA!»
Non la vedo da nessuna parte.
"Dove cavolo si è nascosta?"
Sbircio tra i vari buchi o le macerie ma non la vedo.
"Com'è che si chiama...?"
«TSUYU! TSUYU MI SENTI?»
Mi sto preoccupando per davvero.
«SE MI SENTI, FATTI SENTIRE!»

Finalmente, in lontananza, la sento.

«Cra...»

"Finalmente!"
Faccio un sospiro di sollievo e mi affretto per dirigermi verso di lei anche perché il tempo sta per scadere.

«Tsuyu!»
«Cra...»
«Ci sono, va tutto bene!»

La raggiungo finalmente e rimango bloccato: è in un buco con sopra una maceria molto grande e la sua ferita alla testa sembra piuttosto vera.
"Spero che sia solo un trucco di Recovery Girl e che lei reciti bene."

«Finalmente ti ho trovata! Mi hai fatto preoccupare!» borbotto. «Ti fa male qualcosa?»
«La testa...» mormora.
Allungo una mano verso la zona insanguinata e vedo che quel sangue è vero.
«Porca puttana... Senti altri dolori?»
«No...»
«Bene. Adesso ti tiro fuori da qui.»

Mi allontano di pochi passi e controllo bene come poterla tirare fuori. Far esplodere la maceria peggiorerebbe solo le cose, quindi devo agire d'astuzia.
"Porca troia! Che cazzo faccio?! Aspetta. Potrei allargare il buco dal basso in modo da poter aprire un varco e farla uscire."
Mi avvicino a lei ed inizio a scavare.

«Adesso cerco di allargare il buco in modo che tu possa uscire, va bene?»
«Cra...»

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