Capitolo 8

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Yukiko's pov!
"Non ci credo... Lui... perché è qui? Non gli basta torturare i miei, ora deve pure seguirmi?"


«Mi senti? Terra chiama Yukiko. Oi?»

Lui. Lui è qui. Di fronte a noi che mi fissa confondendosi tra la folla.
"Come sapeva che io ero in questo centro commerciale? Non gli ho detto in quale cinema sarei andata."
Mi sorride in modo malvagio e passa il suo indice sul collo facendomi capire che è l'occasione giusta per allontanarlo e portarlo a casa.

«Tutto okay?! Perché tremi?!»

"Cazzo! Senza accorgermene ho iniziato pure a tremare!"

Improvvisamente sparisce tra la folla. Sono un tremolio. Tengo Katsuki a me e lo trascino lontano dal gruppo verso un vicolo nascosto dallo sguardo di tutti.

«Ma che fai?! Dove mi porti?»

Senza rispondergli ci nascondiamo coperti dall'ombra ed io mi metto contro al muro facendo mettere Katsuki di fronte a me. Posa entrambe le mani sul muro.

«Mi puoi spiegare che succede?» mi alza il mento con un dito. «Soffri di attacchi di panico?»
«Attacchi di panico...?»
«Hai cominciato a tremare e guardavi un punto imprecisato, pensavo stessi avendo un attacco di panico.»
«Non... non lo hai visto...?»
«Visto chi? C'era un sacco di gente!»
"Si è camuffato così bene che Kacchan non l'ha visto..."
«È stata colpa di quel messaggio che ti senti così?»
«Eh...?»
«Ho notato che hai cominciato a comportarti in modo strano quando hai visto il cellulare. Hai ricevuto una brutta notizia? C'entra tua madre?»
"Oh Kacchan... se solo tu sapessi la verità..."
«No... mia mamma non c'entra e non c'entra nemmeno il cellulare...»
«Allora cosa?»
Rimango in silenzio ed abbasso lo sguardo.
«Ti prego parlami. Non posso aiutarti se non mi parli.»
"Se te lo dicessi mi daresti veramente fuoco..."
«Non puoi aiutarmi...»
«Perché?»
«Perché...?»
«Sì. Perché? Perché non posso aiutarti?»
«Perché... perché è più grande di me e di te...»
Senza neanche volerlo i miei occhi diventano lucidi.
«Io... io non volevo nemmeno infilarmi in una situazione del genere...»
«Se hai bisogno di parlarne con qualcuno, perché non chiedi aiuto ai professori o addirittura ad All Might?»
Alzo lo sguardo rivelandogli i miei occhi lucidi e sul punto di piangere.
«Non lo vedi? Non posso.» singhiozzo. «N-non ho altra scelta...»

Scoppio in un pianto disperato, intreccio le braccia intorno al busto di Katsuki attirandolo a me in modo che possa nascondere il viso nel suo petto.
"Se avessi avuto la possibilità di scegliere non mi sarei incappata in questa situazione... non sai nemmeno quanto mi sento in colpa per dover mettere in mezzo anche te..."

Improvvisamente sento la mano calda di Katsuki accarezzarmi la schiena.

«Va bene... sfogati pure...»
«M-mi dispiace...»
«È normale doversi sfogare ogni tanto. Fa bene. Non devi sentirti in colpa di piangere.»
«Perché t-tu pi-piangi?»
Lo sento sorridere.
«Io? Certo che no. Però so che fa bene.»
Mi asciugo le guance col palmo delle mani sentendomi leggermente meglio.
«Davvero non hai mai pianto? Non hai mai sentito il bisogno di farlo?»
A quella domanda rimane in silenzio per alcuni secondi. Alzo lo sguardo verso di lui e noto che serra la mascella.
«In verità... sì. Ho sentito il bisogno di farlo.»
«Ma...»
«Ma non l'ho mai fatto. Almeno non di fronte ad altre persone.»
«Perché...?»
«Perché dimostrarsi debole, soprattutto davanti al nemico, comporta il fatto che nessuno riuscirà più a prenderti sul serio.»
"Quanto hai sofferto in questi anni Kacchan...?"
«Deku piange in continuazione ma alla fine si dimostra sempre forte.»
«MerDeku è un caso a parte!»
Il suo sguardo diventa quasi freddo.
«E perché sarebbe un caso a parte?»
«Perché lui non fa altro che piangere e piangere, piange sin da quando siamo piccoli!»
Evita il mio sguardo.
"Perché improvvisamente i suoi occhi sono pieni di odio...? Cosa sarà mai successo fra te e Deku?"
«Kacchan...»
Continua ad evitare il mio sguardo.
«Kacchan guardami...»
Ancora niente.
«Ti prego, guardami.»
Prendo il suo viso tra le mani costringendolo a guardarmi negli occhi.
«Deku ti vuole un gran bene. Ti ha sempre ammirato sin dall'infanzia, ti considerava un modello da seguire, un livello da raggiungere, ha sempre voluto essere alla tua pari ed ora che lo è, non alzargli un muro di fronte. Ti prego...»
Katsuki poggia la fronte contro la mia. Sento il suo respiro caldo contro la mia pelle causandomi dei brividi.
"Perché questi brividi...?"
«Capito Kacchan? Deku ti considera il suo migliore amico, non odiarlo.»
«No. Lui non mi considera come un amico, almeno non più. Ora mi considera come un qualcosa da superare ed io non posso permettere che accada.»

Rimaniamo in silenzio a guardarci negli occhi, non ha spostato le mie mani dal suo viso, deduco che non gli dia fastidio.
"Wow, sono una dei pochi fortunati che possono toccarlo. Stando in classe con lui ho notato che non ama il contatto fisico o almeno lascia solo che una cerchia ristretta di persone si avvicini a lui come Denki o Kirishima. Non mi ha nemmeno allontanata quando ho pianto."

I nostri occhi continuano a scrutarsi, sembra che né io né lui vogliamo interrompere questo momento. Quando parliamo di Izuku i suoi occhi si riempiono di odio, ma ora sembrano tornare quelli del Katsuki di sempre.
"Mi domando cosa successo tra loro due per fargli nascere questo sentimento di odio... sente così forte il bisogno di diventare l'eroe numero uno che è disposto addirittura a schiacciare un suo vecchio amico?"

Noto che Katsuki posa per una manciata di secondi lo sguardo sulle mie labbra facendomi mordere involontariamente il labbro inferiore. Passa, a mio parere sensualmente, la lingua sulle labbra. Il mio cuore comincia a battere come una trivella contro il mio petto.

«Sento il tuo cuore correre come un treno...»
Sussurra a pochi centimetri dalle mie labbra.
«Ti senti nervosa con me?»
Il mio viso diventa rosso tutto d'un colpo.
«Non... non sono nervosa è solo che...»
«Cosa?»
"Non posso dire che sei l'unico ragazzo a cui mi sono mai avvicinata e che mi fai effetto, baka!"
Sul viso compare un piccolo ghigno e mi accarezza una guancia.
«Non... non sono mai stata così vicina ad.. ad un ragazzo fin'ora...» mormoro imbarazzata.
«Oh, quindi ti faccio effetto?» mi domanda compiaciuto.
"BAKA! Una cosa non dovevi dire Yukiko, una cosa!"
«N-n-n-n-no... hai completamente frainteso...»

Il mio viso è ormai diventato un pomodoro e Katsuki non sembra farsene un problema. Prende i miei polsi mettendoli dietro il suo collo, il mio cuore non ne vuole proprio sapere di calmarsi, le mani di Katsuki passano lungo i miei fianchi e mi avvicina a lui facendomi sentire tutto il calore del suo corpo.
"Forse lasciarsi andare non è una cattiva idea..."

«Se vuoi che mi fermi, dillo subito.»
Faccio un piccolo cenno di "no" col capo.
«Non fermarti...»

Quelle due semplici parole escono dalle mie labbra come un ansimo facendo in modo che quel ghigno, sensuale ed intimidatorio allo stesso tempo, rimanga sulle sue labbra.

«Allora non mi fermo.»

Si bagna le labbra un'ultima volta mentre sento le mie sempre più secche ed assetate delle sue. Passo velocemente la lingua anche io sulle mie labbra.
"Baciami... non lo vedi dai miei occhi che ti stanno letteralmente pregando?"

Piega di poco il viso e mi bacia. Lungo il mio corpo sento una scossa di brividi di piacere.

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