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Ehi belli e brutti!
Scherzo

Ho scritto questo capitolo con Renaissance nelle orecchie quindi se la musica vi piace durante la lettura penso che questa canzone che sia adatta a questo capitolo

Xoxo, me.
ps:il disegno è mio, com'è?? X>


















Draco, Villa Belvita Italia

Cammino nervoso lungo il corridoio. Questa casa è grandiosa oltre che stupenda, la sua architettura si sposa magnificamente con lo stile tipico delle città Italiane ma, come ho detto sono nervoso.

Non riesco a distrarmi ne a mascherare il mio nervosismo.

Questa sarà la mia ultima possibilità, che mi piaccia o no dovrò sposare questa ragazza chiunque sia.

"Draco smettila"

Smettila. Facile per te parlare, non riesco nemmeno a tenere le mani ferme. Merlino da quando ho la tremarella, non era una cosa da Paciock?

Non voglio sposarmi, non posso sposarmi, non a quest'età, che ne sarà della mia vita dopo?

"Draco" mio padre mi guarda dal suo piedistallo mentre mi posa una mano sulla spalla, anche se il suo viso e freddo il suo tono mi trasmette rassicurazione e compostezza. O almeno ci prova.

"Padre... ho solo quindici anni" la mia voce maledettamente trema.

"Sei abbastanza grande" lui gira il suo viso con fare gelido e spalanca le porte della sala davanti a noi.

Famiglia Malfoy, Villa Belvita Italia

"Oh Lucius!" L'uomo dai capelli neri e una barba balbo particolarmente curata urla dalla porta, poi abbraccia l'uomo dai capelli biondi.

"finalmente credevamo non arrivaste più" una donna bassina e dall'allegro sorriso prese a braccetto suo marito dopo aver salutato i due.

"Non saremmo mancati per nulla al mondo Claudia, ho ancora in bocca il sapore di quella deliziosa pasta alla norma!" La signora Malfoy, come le sue papille gustative, quasi saltellò sul posto al ricordo del famoso piatto.

"Oh mia bella Narcissa, sei l'unica che apprezza l'arte italiana oramai" Lorenzo proclamò con un gesto enfatizzante prima di baciare la mano della signora inglese.

Un paio di convenevoli ancora e le due famiglie furono condotte ad accomodarsi nel salotto poco distante, colori vivi e sgargianti accompagnarono le tavole imbandite di frutta.

"Allora, le linee dei camini in inghilterra devono essere mal otturate perché il grande Lucius Malfoy arrivi in ritardo di ben 40 minuti"

Narcissa scosse subito la testa nonostante il volto di Lorenzo mostrasse un evidente è innocuo scherno. "Perdonaci davvero 'Renzo, Draco ci ha messo un po' a prepararsi..." poi con una risatina e un leggero occhiolino aggiunse "...per tua figlia"

Draco ingoiò il macigno in gola quando tutti si girarono a guardarlo.

Lorenzo lo squadrò con serietà mentre sua moglie si apriva in un sorriso e andava ad abbracciarlo "Oh quindi tu sei Draco piacere tesoro, ehi guarda guarda che splendidi fiori ha portato questo bel giovanotto"

Suo marito annuì "e niente abito elegante da damerino...forse non è stata proprio avventata come idea presentarli"

"Lorenzo se posso chiedere" Lucius si sporse dalla sedia in un'abitudine chiaramente acquisita da sua moglie per arrivare al punto della questione "dov'è la tua bellissima primogenita?"

"Oh si. È in giardino a leggere, purtroppo segue un programma per riprendere il suo ritmo da giornate invernali, per cui mette tutto il suo tempo libero nei suoi passatempi"

"Draco tesoro" Claudia gli sorrise indicandogli una porta che dava sul giardino "perché non le porti i fiori"

il ragazzo annuì.


Villa Belvita italia, giovani promessi

Il giardino dì Lorenzo e Claudia era uno schema classico rinascimentale che si intrecciava con i colori estivi che la stagione regalava ai quei giardini. Ogni statua afrodisiaca intenta a darsi da fare con un elemento della natura, le piante ben delineate ma quasi dall'aspetto naturale e ribelle davano un bel tocco di vita.

Il piccolo vigneto più avanti si apriva ad arco per proteggere un sentiero che portava fino a un lago artificiale imbellito da architetture antiche.

Come un piccolo tempio, la cui panchina era occupata da una giovane immersa nel suo romanzo che l'aveva trasportata ormai da tempo nella bella Verona mentre il suo cuore sognava su ogni parola un amore così.

Profondo e Divoratore: vero.

Draco la osservò da lontano stringendo il mazzo di fiori fino a quasi stritolarlo. I suoi capelli cadevano sciolti accanto ai suoi occhi frenetici, il suo collo esile decorato da un semplice ciondolo, nella piegatura della posizione curva ma elegante permetteva di essere ben visto mentre il suo restante corpo superiore era racchiuso in un top rosso indentro al pantalone scuro che permetteva di ammirare le sue curve.

Draco si fece avanti incantato. E pensare che avevo paura fino a due secondi fa.

Il suo cervello maschile partorì un pensiero, nonostante la sua faccia da pesce lesso non desse l'impressione di poter far ciò.

Calpestò un piccolo sasso che si spostò alla pressione, causando un rumore a gocce.

La sua testa distratta dal suo mondo scattò al rumore come un piccolo cerbiatto spaventato e subito si alzò in piedi e, con un passo che di umano non aveva nulla, si avvicinò al suo ospite.

Un piccolo sorriso si aprì sul suo delicato viso e quasi portò a venire Draco in un leggero gemito.

𝖇𝖊𝖙𝖗𝖔𝖙𝖍𝖊𝖉Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora