Nei giorni successivi (e con le palle sgonfie) per Draco fu più facile riavvicinarsi a Cielo. La ragazza all'inizio era stata un po' fredda e gli aveva risposto a mono sillabi riservandogli il trattamento dell'indifferenza, ma a Draco piaceva anche per questo. Cielo non era una di quelle facili disperate da una botta e via. Se Draco faceva lo stronzo con lei senza un equival motivo, lei restituiva il favore con piacere, e il ragazzo ci andava matto.
In realtà se non avesse saputo da Pansy che quello sfigato di Higgs si era messo a gironzolare attorno alla sua ragazza, dubitava che avrebbe cominciato a tenerle la mano e marcare il territorio a chiunque allungasse l'occhio.
Ok forse un po' lo avrebbe fatto: non amava particolarmente condividere le sue cose.
Il punto era un'altro. Cielo era la sua ragazza.Quindi, su fondamento di ciò, era giustificato il suo possessivo stalkeraggio ossessivo.
"Che stai pensando?" un sussurro venne dall'armadio.
Draco la guardò intensamente negli occhi dalla sua posizione stesa sul letto e sorrise
"Ti sta bene il rosso""Grazie" Sorrise Cielo, sistemandosi il maglione a V, attenuando la scollatura a suo parere eccessiva, con una collanina.
"Metti gli stivali?""Quelli neri?" sorrise quando Draco annuì con gli occhi luccicanti "Sembrerò in lutto, ho già la gonna e le calze nere"
"ma mi piaci con gli stivali" piagnucolò mettendosi a sedere.
La ragazza alzò gli occhi al cielo prendendo il paio di scarpe dall'armadio "ok ma se fai di nuovo quella battuta..."
"Quale?" Ghignò il biondo con finta innocenza.
"Lo sai quale"
"Oh vuoi dire: mi piaci con gli stivali... almeno non devo abbassarmi troppo se voglio baciarti"
"Guarda che non me li metto più eh"
Draco mugolò come un bambino facendola cadere sul letto insieme a lui "mettilii" miagolò al suo orecchio facendola ridere.
Che bel suono..."Sisi li metto, ma non cominciare che siamo già in ritardo e-... ma non ti sei nemmeno vestito Draco! ti avevo detto di vestirti venti minuti fa!"
Il biondo sbuffò alzandosi dal letto per cercare la bacchetta "Ci metto due secondi" sorrise vittorioso quando gli abiti apparvero su di lui in un colpo di polso.
"Siamo in ritardoo" lo canzonò fuori dalla porta quando lo vide fermarsi davanti allo specchio e afferrare il pettine."Merlino! d'accordo d'accordo"
"Alla buon ora!" Una familiare ragazza col caschetto nero urlò ai due ragazzi che si muovevano a passo svelto verso il piccolo gruppo.
"Colpa sua" Il giovane Malfoy indicò la ragazza al suo fianco "invece di prepararsi si è messa su letto a poltrire" Ghignò quando vide lo sguardo in tempesta della ragazza in questione.
Le sorrise prendendole la vita dolcemente e conducendola all'interno.
Come al solito dall'esterno il rumore era inesistente per evitare che i professori li scoprissero, mentre all'interno della sala comune la musica pompava a tutto volume.
In realtà sapevano che Silente poteva percepire le feste segrete nelle sale comuni, Quel vecchio manipolatore...
L'unica cosa che contava in quelle sere era non svegliare Piton."Merlino che casino" Cielo si coprì un orecchio stringendosi a Draco, che assunse un'espressione indifferente allacciandole una mano sul fianco. E no, quello non era un sorriso vittorioso.
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𝖇𝖊𝖙𝖗𝖔𝖙𝖍𝖊𝖉
FanfictionDraco Malfoy è uno stronzo per eccellenza. Ha sempre quello sguardo superiore come se nessuno oltre lui meritasse ossigeno, non provava alcuna emozione, tranne forse l'eccitazione e il disgusto. Ma quando incontra la sua lei, qualcosa cambia.