Non portarmi li

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Mikey pov

La tenevo per i fianchi per evitare che si potesse sporcare in qualche modo, sembrava fin troppo curata per essere in un ambiente come quello. E poi anche perché oramai era svenuta in braccio a me, probabilmente per il dolore alla pancia, anche se mi era sembrato che quel tipo non le avesse dato un pugno così forte.
Posai gli occhi su di lei, sembrava una bambina piccola che se osava sporcarsi i suoi genitori l'avrebbero messa in punizione.

<<Boss mi dispiace sa com'è si è messa in mezzo al pugno che stavo per dare a quel ragazzo>> disse Kiyomasa come per difendersi o per meglio dire giustificarsi ma ricevette un calcio nella pancia da parte di Ken-chin.
<<Lo abbiamo visto tutti che l'hai fatto apposta anche perché si era messa davanti appena tu avevi smesso di picchiare il ragazzino>> disse Ken-chin squadrandolo dal basso verso l'alto, in un certo senso aveva fatto una cosa che avrei voluto fare dall'inizio.

La presi in braccio a mo' di sposa, non sembrava svenuta ma solo addormentata come una piccola bambina. Era davvero molto leggera, fin troppo per i miei gusti.
Mi venne in mente il ricordo di mia madre sdraiata sul letto d'ospedale sempre più magra che mi accarezzava i miei capelli.
Scossi la testa per mandare via il ricordo di mia madre e per farmi concentrare sulla ragazza che avevo in braccio.
<<Ken-chin prendila un attimo in braccio>> la diedi in braccio all'unica persona di cui mi fidavo tra tutte quelle presenti li.
Mi avvicinai a Kyokasa e con un colpo secco lo stesi, ma non mi fermai solo a quel calcio ma continuai a picchiarlo finché non smise di supplicarmi di smetterla.
Forse lo feci perché volevo fare capire a tutti quei presenti che non si poteva giocare con la Toman oppure era solo perché mi andava e avevo bisogno di sfogarmi su qualcuno.

Dopo che lo vidi cadere a terra dolorante mi avviai verso il ragazzino che prima che la ragazza si mise in mezzo le stava prendendo di brutto infatti era ricoperto di ferite e specialmente di sangue.
<<Tu come ti chiami?>> Dissi semplicemente ma poi lo vidi cadere spaventato, forse avevo esagerato prima a picchiare quel defficente?
<<Takemichi>> disse semplicemente cercando di evitare il mio sguardo, fin troppo spaventata da sostenerlo.
<<Oh, ho capito Takemicchi d'ora in poi sarai il mio amichetto>> dissi sorridendogli per poi avvicinarmi a Ken-chin e ripresi la ragazza di prima di cui non sapevo neanche il nome. Iniziai a incamminarmi con in braccio la ragazza, per fortuna Ken-chin era riuscito a dare l'ordine di fare tornare tutta quella gente a casa loro.

Lentamente iniziammo a dirigerci verso il luogo segreto di me e di Ken-chin per lo meno per vedere come stesse la ragazza dato che non si svegliava da un pochino, e iniziavo a preucuparmi davvero.
<<Ken-chin e davvero molto leggera secondo te mangia?>> Chiesi guardando la ragazza e poi Ken-chin, avevo uno sguardo davvero spaventata e preucuparto.

<<Ovvio devi smetterla con queste inutili preucupazioni...di certo non farà la fine di lei. Anche se a guardarla non si direbbe lo ametto, le si possono contare le ossa>> disse prima di arrivare al lago dove da piccoli io e i vecchi fondatori avevamo costruito una casetta in quel luogo magico.
La posai a terra delicatamente e dopo circa una ventina di minuti dove Ken-chin si era dovuto assentare per motivi a me ignoti si riprese e si guardo attorno come meravigliata da quella vista così incantevole.

<<Buongiorno bella principessa, dormito bene?>>Chiesi ridacchiando a guardarla così meravigliata da un paesaggio così normale ai miei occhi.
<<Si grazie, ma che bel posto non l'avevo mai visto>> disse mentre si alzava con fatica tenendosi la pancia.
<< Sei nel mio posto felice, ritieniti onorata>> dissi alzandomi e avvicinandomi a lei e tenendola per le spalle per evitare che cadesse.

<<Hai ancora male per la botta di prima?>> Chiesi ricevendo un "si" da parte sua.
Con tutta la calma del mondo gli alzai di poco il top per vedere bene la ferita e vidi subito che era diventata nerissima.
<<Dobbiamo andare in ospedale questa non è una normale botta sembra che tu stia letteralmente avendo una emorragia all'interno>> la guardai spaventato ma appena incontrai il suo sguardo rimasi di stucco a vederla così tranquilla.

<<Non serve, sto benissimo poi e solo una botta niente di che ne ho prese molte volte e normale che sia così nera te lo dico io>>  disse prima di iniziare a tossire sangue esattamente come stava facendo prima che svenisse.
<<Ti prometto che sarà solo un rapido controllo e poi puoi andartene, se vuoi ti accompagno in moto>> dissi per poi prenderle le mani e avvicinarle alla mia bocca per poi guardarla e sospirare.
Stanamente mi ricordava così tanto mia madre quando era ricoverata in ospedale la quale non voleva mai farsi controllare, aveva sempre la paura che i medici potessero dire che era peggiorata, e quindi preferiva restare nell'ignoto.
Le assomigliava fin troppo e non voglio che possa morire davanti a me come fece mia madre.

<<No...non adesso>> disse prima di svenire nuovamente però questa volta riuscì a prenderla in tempo prima che sbattesse la testa o il corpo a terra.
La presi in braccio per poi andar a prendere la mia moto e dirigermi verso l'ospedale cercando di non farla cadere a terra.

Revisione 05-07-2022

La dove le nuvole arrivano [Mikey X Reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora