Non farmi preucupare, okey?

934 68 12
                                    

Tn pov
Mi ero beccato una bella rimproverata da parte dei vari medici per quella mia uscita sconsiderata, ma per fortuna riusci a mettermi d'accordo con loro per farmi almeno uscire ogni tanto fuori dall'ospedale.
A patto prendessi tutte le medici ad ogni ora  per poi tornare per le otto di sera, anche se per un normale adolescente era come una prigione per me era una manna dal cielo, non avevo mai ringrazio così tanto la mia dottoressa.

Era davvero magnifico come cosa specialmente per il fatto che avrei potuto rivedere Mikey e uscire con lui a far qualche giro in città.
Da quando ero nata non avevo mai avuto la possibilità di andare a vedere la città, non sapevo neanche che vicino all'ospedale ci fosse un parco dove la gente faceva a botte e chissà cos'altro scoprirò da questa enorme città che è Tokyo.

Busarono alla porta e come mio solito dissi "avanti" pensando che fossero i medici pronti per darmi i medicinali per il dolore come sempre, ma per mia grande sorpresa vidi entrare dalla porta Mikey insieme al ragazzo che era l'ultima volta insieme a lui durante l'incidente che era successo.

<<Ragazzi che ci fate qui?>> Chiesi guardandoli sorridendo posando il libro che stavo leggendo tranquillamente.
<<Siamo venuti a vedere come stavi...a quanto pare non proprio bene>> disse guardandomi per poi osservare la flebo che mi era collegata per sfamare il mio corpo essendo che avevo lo stomaco letteralmente sfasciato e che non era in grado di fare nessuna sua funzione organica.

<<Vi ringrazio come vedete sto meglio me la cavero con un pochino di riposo>> dissi ridacchiando e guardando Mikey che mi guardava storto.
<<Sei dimagrita, parecchio>> disse avvicinadosi al mio vasoio con ancora il cibo dentro e lentamente lo tocco per vedere se era ancora caldo.

<<Lo so...non riesco a mangiare sai mi fa male la pancia, ma tranquillo ho la flebo che mi nutre>> dissi cercando di sorvolare sull'argomento.
<<Mikey e l'unica persona che conosco che si preoccupa se una ragazza mangia o meno e poi si accorge anche se una ragazza perde un pochino di peso>> disse Draken guardando Mikey che si avvicinava al mio letto con il vasoio.

<<La flebo non ti nutre abbastanza e poi i medici hanno detto che puoi mangiare...quindi se non riesci a muoverti ti nutro io>> disse sedendosi affianco a me e tagliandomi il pollo in piccoli pezzi.
Inizio a imboccarmi anche se all'inizio cercai di farlo da sola  ma lui non si arrese e mi lasciai cibare da lui.
Dopo un pochino non c'è la facessi più a mandare niente nello stomaco per colpa del dolore e vidi subito Mikey preoccuparsi e spaventarsi come se stessi morendo.

<<Perdonami...mi ero dimenticato che ti eri operata allo stomaco>> disse Mikey alzandosi e posando il vasoio.
<<Non ti preoccupare almeno ho mangiato un pochino>> dissi alzandomi e prendendo un bicchiere d'acqua.
<<Mikey noi dovremmo andare abbiamo la riuni->> Disse Draken prima di essere interrotto da Mikey.
<<Ti raggiungo dopo>> disse semplicemente per poi guardarlo andar via, eravamo rimasti solo io e lui come in un film.

<<Non ti conviene andare? Farai tardi alla riunione Mikey>> Chiesi ridacchiando ma d'improvviso venni abbracciata da lui che cercava di non stringere troppo per evitare di farmi male.
<<Sono felice di sapere che stai bene ero preoccupato che potessi morire senza che io potessi far niente...cerca di non farmi preoccupare troppo intesi?>> disse mentre mi accarezzava la schiena per poi staccarsi da me e iniziare ad accarezzarmi la testa.
Annui per poi appoggiare la mia fronte contro la sua e rimasi così per un pochino.

<<Bene se vuoi scusarmi dovrei andare alla riunione>> disse sorridendomi per poi sparire dalla mia vista dietro la porta della mia camera.
Sospirai mettendomi sul letto e guardando il soffitto pieno di stelline che avevo messo quando ero più piccolina immaginado che fosse il cielo stellato.

E pensare che non sa nemmeno del reale motivo per cui sono in ospedale e allora li che lui si preoccuparsi fin troppo  e spetterebbe di trattarmi normalmente ma a trattarmi come tutti i miei parenti che mi sono venuti a trovare nel corso dei miei anni, cioè non più come una persona ma come una malattia.
Presi il cellulare e scrissi al mio migliore amico che conobbi grazie ad alcune terapia che avevamo affrontato insieme.

Tn:
Inui sei in camera tua?

Inui:
Ovvio dove vuoi che sia se no?

Tn:
Ti va di passare del tempo con me? Almeno mi racconti del tuo nuovo amico Koko ;)

Inui:
Cinque minuti e sono da te stronzetta

Sorrisi a quel messaggio, l'avevo incontrato grazie alla terapia amica una sottospecie di terapia per persone malate terminali e che permette di aiutarsi ad accettare questa cosa.
Era il mio migliore amico essendo che non avevo nessun'altro che mi potesse capire se non lui, e anche perché per puro caso eravamo vicini di camera.
Dopo poco entro nella mia stanza e ci misimo a parlare dei suoi nuovi tacchi e specialmente del ragazzo che gli piaceva.
Le ore passarono velocemente e dovettimo andar a dormire.
Vorrei pur io innamorarmi di qualcuno...

La dove le nuvole arrivano [Mikey X Reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora