viaggio nei pensieri

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"Lui fa parte dell'Atalanta, una squadra di Bergamo" dice mamma mentre sistema gli articoli che ha comprato, sul rullo della cassa.
"Wow, interessantissimo proprio" dico con una nota aspra di ironia mentre la aiuto.
"Ho visto una sua foto ed è veramente un bel ragazzo" dice.

"Mamma senti, perché non vieni oggi allo stadio?" domando mentre sistemo la spesa nei sacchetti.
"Devo lavorare, in più non mi sono mai piaciuti i treni, cioè 4 ore di treno sono davvero troppe da sopportare" dice mentre carichiamo la spesa in macchina.

S/T
Io, Tommaso e papà ci siamo appena seduti sul treno.
Sono stata malamente obbligata a indossare la maglietta di "Pessina" quindi imbarazzo più imbarazzo.
Posso dire con fierezza che non abbia attirato l'attenzione di nessuno, c'è da dire che Tommaso ha la maglietta di Donnarumma, il suo preferito, mentre mio padre quella di Chiellini, senza dubbio, non so chi siano ma contenti loro.

Io molto intelligente mi sono scordata di scaricare dei film per colmare queste 4 ore di viaggio, quindi dovrò trovare qualcos'altro da fare.

Mi giro verso il vetro del treno e vedo nel riflesso vedo il mio abbigliamento "casereccio" proprio.

Maglietta dell'Italia, pantaloncini dell'adidas e delle airforce, si si va bene adidas e nike insieme non si possono vedere ma a me non può fregare meno.

Prendo il telefono e faccio delle ricerche sul legittimo Pessina, chissà quale sarà il suo nome, sono abbastanza stanca di chiamarlo con il suo cognome.

Clicco il primo risultato e leggo un po' di informazioni, giusto per ammazzare il tempo

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Clicco il primo risultato e leggo un po' di informazioni, giusto per ammazzare il tempo.
Almeno adesso so che si chiama Matteo.

Sono tentata di cliccare il secondo risultato ma perché dovrei farlo infondo...
Perchè NON dovrei farlo...è li per essere letta no?
Stavo per cliccare quando passa la tipa con il carrello, chiedendomi se volessi qualcosa.
D'istinto chiudo la pagina di google e metto su la musica sulle cuffie per rilassarmi un po' prima di stare nella completa confusione dello stadio.

Mentre sono immersa completamente nella musica, osservo quello che mi circonda.
La prima cosa che mi capita a tiro è mio fratello, anche lui con le cuffie, ha gli occhi chiusi ma non sono sicura stia dormendo.
Cambiando soggetto, mio padre, accanto, sta guardando un film.
Nel nostro vagone non c'era nessun altro.

Non sono più tanto arrabbiata con loro, cioè si ma anche no poichè magari alla fine potrò pure divertirmi, non è una grande tragedia, in più lamentandomi non risolvo niente.
Vado lì, guardo la partita, dormo in hotel e torniamo il giorno dopo. In più durante la partita posso fare pure altro.
Certo, nella confusione non credo ci siano tante cose possibili da fare, però troverò qualcosa.

S/T
Gesù, quest'entrata è completamente intasata da persone in foga per vedere la partita.
Tutto ciò sembra uno scherzo o a sto punto una barzelletta direttamente.
Ci siamo appena seduti e la partita comincerà tra un'oretta circa.

La gente si fa sentire anche se ancora manca un po' all'inizio.
Il campo sta venendo irrigato e lo staff si sta preparando a ricevere le squadre.

Aspettiamo e aspettiamo fin quando non sentiamo che la partita sta per cominciare.

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