Poso di forza i miei acquisti, ancora nel sacchetto, sul letto.
Li avrei senz'altro sistemati dopo.
Dopo quando?
Beh non lo so, lascio che se ne occupi le t/n del "dopo"
È stata probabilmente la prima volta che sono uscita da sola e non sono stata obbligata da nessuno. Wow, avvenimento più unico che raro.
Ripenso ancora a lui, lì davanti a quel negozio dove sarei dovuta entrare.
Era così...non elegante perchè delle Jordan con una felpa e pantaloni della tuta, non sono sicuramente eleganti ma... su di lui, sembra che vada bene tutto.Scuoto la testa e ritorno alla realtà.
"Ahem"
Alzo la testa e volgo il capo verso la direzione del suono.
Ancora lui.
"Cosa vuoi Tommaso"
"Senti, quando vedi Pessina, digli che sono disponibile per una partita io e lui"
"Non lo conosco neanche dai stai zitto e torna a dormire"
"Faresti meglio a stare zitta tu, e venire a pranzo immediatamente prima che papà ti dica tutto quello che ha detto a me stamattina, traditrice del tuo stesso sangue" finisce, guardandomi male.
Sbuffo e mi alzo nuovamente, altro giro altra corsa.
Prendo il necessario e lo seguo fino alla sala da pranzo dove mio padre stava già cominciando senza di noi."Ah così si fa eh pa'? Mica eravamo noi i maleducati" dico mentre mi siedo.
"E finalmente direi, fate sempre tardi, non posso sempre aspettarvi"
"Ma se ti sei seduto da meno di 5 minuti" aggiunge mio fratello
"Vabbè, quello che è, ora mangiate"
Così facciamo.
Nel mentre, la conversazione che più temevo, è saltata fuori, ora è proprio la fine.
"Quindi t/n, cosa hai comprato di bello" domanda mio padre.
Mentre porto la forchettata di spaghetti alla mia bocca rispondo velocemente per non destare sospetti da parte di mio fratello.
"Ah roba casual come al solito"
"Perchè, dove è andata" dice Tommy con aria titubante, sapeva benissimo che stavo nascondendo qualcosa, lo sa sempre, questo deficiente ha un senso di fraternità incredibile.
"Tua sorella è andata a fare shopping, come dite voi giovani, con una sua nuova amica di Roma, fai passi avanti tesoro, sono molto fiero di te! Aspetta che la mamma lo sappia, sarà altrettanto fiera anche lei" dice sorridendo papà.
Cavoli no, non i sensi di colpa adesso.
I miei genitori hanno sempre tenuto a cuore la mia situazione di antisocialità e tutto il resto, e illuderli, facendogli pensare che io in effetti abbia abbattuto i miei muri di paura e insicurezze, per fare amicizia, mi spezza e sono sicura che li spiazzerà appena lo sapranno.
Spero quel momento non dovrà mai arrivare, non li voglio deludere, vederli fieri mi rende felice; ma tutto ciò mi rende anche la protagonista di questa bugia, non voglio renderli orgogliosi mentendo. Tutto a tempo debito, prometto che dirò tutto una volta che il mio appuntamento- oh... beh diciamo... la mia uscita con lui sarà conclusa, perché non lo rivedrò più, giusto?
Mi piace e anche non piace, pensarla così.Ad interrompere questo dibattito con me stessa c'è sempre Tommaso.
"Ah si? Un'amica? T/n che si relaziona con qualcuno in carne ed ossa, ma non mi dire, questa mi è nuova"
L'aveva capito, palesemente.
"Si hahaha sorpresa" dico innervosita dal suo sorrisetto che sa fin troppo.
Abbasso lo sguardo verso il mio telefono e accendendolo vedo "13:47".
EH COSA, IO DEVO PREPARARMI PERCHÉ SONO ANCORA QUA.
Finisco in fretta e furia la rimanente pasta e ribadendo a mio padre i piani che avevo per i minuti successivi, ho il via libera per alzarmi e andare finalmente a preparare.
Arrivo, mi cambio in un baleno i vestiti e mi trucco leggermente.
Sento la maniglia della porta, non dirmi che è ancora-
"Hey sorella, dove vai così di fretta eh?"
"Tommaso per favore lasciami in pace, si sono di fretta quindi vattene" dico facendo cadere il beauty-case.
Lui si china e inizia per qualche strana ragione ad aiutarmi a rimettere a posto.
"Cosa vuoi?" dico, so bene che vuole qualcosa in cambio per tenere la sua bocca spara cazzate, chiusa.
"So che stai uscendo con lui, fagli firmare questo bigliettino e io manterrò il silenzio con papà"
INCREDIBILE. NESSUN'ALTRA PAROLA.
"Sei un manipolatore del cazzo, ti odio"
e con il suo sorrisino da angelo che è in realtà il peggio demone, mi da il bigliettino e se ne va con le mani in tasca.
Controllo l'ora.
13:56
UGH COME.
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your jersey
FanfictionIl suo sorriso è la prima cosa che vorrei vedere al mattino appena sveglia. Da essere completamente ignari dell'esistenza altrui, a vedere noi e noi due soltanto tra tutte le altre persone. ----------------------- Hey!!! Sono l'autrice di questa sto...