AAA NONSENSE PROPRIO AIUTO COSA FACCIO.
Respiro 1.
Respiro 2.
Respiro 3, 4, 5 e pure 6.Ero bloccata, cosa dovevo fare?
Decisi di fare la cosa più ragionevole.
"Mi farebbe veramente tanto piacere, anzi ti do il mio numero così puoi scrivermi quando e dove, io sono sempre disponibile ;)"
HAHAHAHHA LO SO LO SO.
Non ho neanche chiesto a papà.
Ma io sono maggiorenne e sono indipendente quindi faccio quello che mi pare.
Quindi come ho detto, mando il mio numero e lui non esita a scrivermi su whatsapp.
Ancora non realizzo comunque.
"Okok sei registrata nella mia rubrica adesso hahaha"
Oh....Ok....Manteniamo la calma.
Mi scrive in quale bar ci dobbiamo incontrare e scrive anche che ci troveremo li verso le 14/14:30.
"Va benissimo Matteo, ci vediamo più tardi"
Sembro una vecchia che comunica con i suoi simili.
Ok...
Mi alzo dal letto e anche se erano solo le nove e qualche minuto, inizio già a vedere cosa met-
Oh...
Vero... io non mi sono portata niente oltre i pantaloncini, la maglietta dell'Italia e...beh il pigiama.
Andrò a comprare qualcosa allora.
Apro la porta tutta convinta ma mi ricordo di essere in pigiama-
Mi cambio e metto gli unici vestiti che avevo a disposizione, nonché i vestiti di ieri.
Incontro mio padre nel corridoio."Ehi ehi dove vai così di fretta, non hai neanche fatto colazione"
e ora cosa gli invento.
"Ah no no non ho fame quindi... ehm papà... allo stadio mi sono fatta un amica che è di queste parti quindi adesso vado a fare acquisti con lei e poi ci esco di nuovo questo pomeriggio" dico sperando che non chieda nulla a riguardo.
Mi guarda stranito.
Oddio.
"Potevi dirmelo prima, mi stavo quasi preoccupando ma nessun problema, stai attenta alla bufera però, adesso c'è un tempo decente ma non si sa mai"
e passa avanti.
Meglio non commentare e sinceramente sono contenta così.
Passo avanti come raccomandato da lui e mi avventuro a Roma. Con un 50€ che per flex o per svogliatezza tenevo sempre in borsa, rischiando di farmi derubare naturalmente.
Passo davanti a negozi decisamente troppo di lusso per il mio quantitativo di soldi, contando pure gli spicci lasciati qui dentro da anni e anni.
Aaaa si Bershka, il mio amato negozio; probabilmente il mio preferito.Entro e adocchio subito dei vestiti interessanti.
Giro e rigiro e mentre dò un'occhiata ad un paio di jeans a zampa di elefante...
"Ma si, hanno trovato il suo Instagram ma non ho avuto tempo di vedere il suo profilo, se non ricordo male il suo nome è t/n" sento dire da una commessa.
"Con Pessina dici? Chissà, prima di giudicarla vorrei vedere il suo faccino da conquistatrice" ribatte l'altra, mentre successivamente, qualche attimo dopo, scoppiano a ridere.
Odio questa gente. Pensa veramente di essere ad un gradino più in alto delle persone umili? Ma per favore, se tutto quello che sanno fare è criticare allora sono proprio messi male.
Dopo alcune considerazioni sullo staff di questo negozio, tra me e me prendo un top aderente vedo non vedo blu cobalto e dei jeans a vita alta normali, neri.
Tutto ciò con la mia borsa nera con dei piccoli dettagli blu, andava più che bene.Arrivo alla cassa e per non attirare l'attenzione di chi magari aveva già avuto modo di fare un giro nel profilo della famosa e meravigliosa "fidanzata di Pessina", tengo un profilo apparentemente basso.
Grazie a Dio non ho dovuto avere una conversazione con la cassiera visto che avevo calcolato i prezzi dei capi già in mente quindi sapevo quanti soldi darle e quando metterli sul bancone, prima che lei mi dicesse quanto sarebbe venuto a costare.
Avendo l'ansia di avere qualsiasi contatto con persone indesiderate, aiuta a volte. A volta mi risulta indispensabile comportarmi così.
Prendo il mio sacchetto e mi dirigo all'uscita.
Stavo tornando all'hotel quando una campanella suona nel mio cervello e mi ricordo che avrei dovuto pure rimediare delle scarpe-
Giro l'angolo, visto che negozi di scarpe non ce n'erano fino ad adesso.
Guardo a destra, sinistra, su, giù, di lato e pure dall'altro lato ma niente da fare, si vede che a Roma vanno in giro scalzi.
Mi piego per allacciarmi le scarpe e come mi rialzo vedo una luce, era Gesù? Era Dio? Oppure era solo l'insegna accecante di questo negozio di scarpe?
Aspetta.
Negozio di scarpe.
Oh Gesù finalmente ti ho trov-
No.
Cioè sarà un suo sosia, come ci è arrivato Pessina qui.
Cerco di mettermi dove a lui non è possibile notarmi e guardo bene ed effettivamente era lui. In chiamata con qualcuno, davanti al negozio di scarpe dove fino a qualche secondo fa, avrei avuto l'intenzione di entrare.
Va bene t/n.
Significa che oggi usciremo in Air Force.
Giro i tacchi o come appena citate, giro le Air Force e me ne torno in hotel.
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your jersey
FanfictionIl suo sorriso è la prima cosa che vorrei vedere al mattino appena sveglia. Da essere completamente ignari dell'esistenza altrui, a vedere noi e noi due soltanto tra tutte le altre persone. ----------------------- Hey!!! Sono l'autrice di questa sto...