In Radio Silenzio

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Scott era uscito di casa il più presto possibile, era entusiasta di vedere il suo migliore amico dopo un'anno lontano da Beacon Hills e le sue stranezze.

Scrivevano tutte le sere, cosa faceva, cosa pensava del coinquilino, i piani per capire chi diavolo era e se tramava qualcosa.

Il solito Stiles.

Montò sopra la sua moto verde fluo e partì.

<<ScoOoOoOooOtt>> sentì urlare subito dopo, girandosi di scatto quasi non cadde con la moto e non potè non riconoscere la voce.

Il fiato sospeso era tipico dell'unica persona negata a correre. Stiles.

<<La prossima volta-... Ti lascio andare via>> sputò a foce alta con il fiatone, si poggiò sulle ginocchia in cerca di fiato, mentre Scott, intanto, poggiava la sua moto per correre ad abbracciarlo.

Si unirono in un abbraccio stretto e pieno di pacche, Stiles, agli occhi di Scott, sembrava più stanco, ma non lo notò troppo allungo.

Voleva godersi il suo amico.

<<Allora? Cosa mi racconti? Londra era bella? Hai fame? Sbaglio o sei più alto..>> Scott lo riempì di domande, lo punzecchiava sullo stomaco per fargli dispetto.

<<Londra era una favola, no non ho fame e no, siamo alti uguali da sempre>> rispose con occhiolino finale. <<E il tuo coinquilino? Sospetti ancora di lui?>> Chiese subito, <<beh, non so dove sia, sono rimasto a Londra per un paio di giorni, ma non smetterò di indagare Scott. Devo- sapere- di più>>

Gesticolò così tanto da far perdere per due secondi l'attenzione dell'amico.
<<Stiles hai fatto così pure con Theo e->> blaterò, <<e avevo ragione~ Scott, voleva ucciderti per il potere -Andiamo>> cantonò interrompendolo.

Il ragazzo guardò l'altro arreso, <<Liam si fida di lui, e noi di Liam>> ribatté come una cantilena per la 2 volta in una settimana.

<<Comunque sia non smetterò di indagare, nasconde qualcosa>>

<<Stiles dagli una possibilità, magari non vuole seguirti e ucciderci, magari vuole solo una casa in un posto qualsiasi>> calmò l'amico.

Lo fissò incerto, per un può di guardò attorno in cerca di idee per non smettere di indagare, da solo non poteva farcela.

<<Smetterò quando gli asini inizieranno a volare- e credimi, non mi stupirebbe se succedesse>> sputò sarcastico.

Iniziarono ad incamminarsi presso la moto dell'alfa, ancora parcheggiata in mezzo alla strada con la Jeep poco distante dai due.

Si diedero appuntamento in un bar aperto da poco tempo, vicino alla vecchia scuola di Scott e Stiles.

Si diceva che il Capo del "The Maze" era un uomo spagnolo, alto e di bell'aspetto, molto ricco e con una figlia adottiva di nome Brenda.

Una ragazza in gamba dicevano tutti, molto attenta ai dettagli e con l'istinto di suo padre Jorge.

Arrivarono presto al Bar, videro subito che era grande e con dettagli in legno scuro, le porte erano con una finestra e si poteva andare sul tetto a vedere il tramonto.

"Attenzione: Questo sabato il bar sarà chiuso alla clientela, dalla mattina alla sera tardi e si potranno fare solo consegne a portar via, grazie"

<<Sabato>> disse d'un tratto Stiles che subito guardò l'amico incuriosito, <<stiles sei appena tornato da Londra e già vuoi intrufolarti in una festa di un nuovo locale sconosciuto?>> Rispose immediatamente, rise e seguito dall'altro aprirono la porta notando tutti il bar.

Blunned Lines - Stiles&NewtDove le storie prendono vita. Scoprilo ora