La luce del giorno arrivò agli occhi dell'alfa.
Erano 24h che erano chiusi a The Maze.
24h che non vedevano Stiles e Newt.
24h che Scott non vedeva il resto del branco e non poteva fare altro che continuare a vedere il vuoto, seduto davanti al bancone.Minho gli dormiva al fianco, con la bavetta che gli scendeva dalle labbra e il suo russare fastidiosamente.
Gally abbracciava il piccolo Chuck in un lato delle poltroncine in pelle scura, Theo e Liam avevamo uno il piede dell'altro in faccia impedendo a Brenda di preparare un succo alla mela per il piccolo Chuck che sperava con tutto se stesso di essere liberato dalla presa di Gally.
La televisione parlava ancora del meteo e McCall ancora non riusciva a capire del nuovo cadavere.
Perché tutte quelle creature, morivano così in fretta? Perché non potevano tranquillamente uscire, sfondando la porta del Bar e rompere quelle catene per cercare il loro umano preferito?
In fondo, era la prima volta che si ricordava di essere il vero alfa.Ne volavano molte di domande nella testa di Scott. Iniziava a preoccuparsi per l'amico. Quanto ci voleva per trovare uno stupido ciondolo?
<<Sai -una voce femminile portò il ragazzo a girarsi di scatto- la prima volta che sono venuta a lavorare qui, ho fatto cadere un piatto di zuppa calda sopra i pantaloni Minho>>. Scott alzò del tutto lo sguardo, Brenda gli sorrise amichevolmente ma Scott non mosse di una virgola.
Voleva sapere cosa stava facendo il suo amico con Newt.
<<Andiamo, dormono tutti. Dimmi qualcosa>> continuò scherzosa, Scott sbatte la sua testa di poco sulle sue braccia facendo ridere Brenda, <<come si chiama la tua ragazza>> chiese appoggiandosi sui gomiti al bancone.
<< Si chiama Malia ed è pericolosa>> borbottò con ancora la testa nascosta.<<Posso esserlo anche io, sai>> continuò provocatrice, subito sentirono tossire al loro fianco, Scott alzò lo sguardo imbarazzato verso il rumore cercando di ignorare Brenda.
<<Silenziate pivelli, o vi lancio uno sgabello>> disse d'un tratto l'asiatico, mentre si stiracchiò per cambiare posizione.Di poco Scott ghignò ma l'occhio finì sulla tv. <<Brenda, potresti alzare la televisione?>> chiese facendo cenno con la mano.
<<Ragazzi>> chiamò subito tutti con un unico urlò potente. Tutti intontiti si avvicinarono a Minho ma prima di poterlo picchiare si bloccarono.
"Interrompiamo il programma per avvertire tutta Beacon Hills che i colpevoli dei cinque omicidi sono appena stati catturati. Li stanno portando in una prigione poco fuori la contea. I colpevoli erano nelle vicinanze tra l'omicidio di Veronica Mars e Rodriguez CanCan. La polizia ha tolto il coprifuoco, si può finalmente tornare come prima. Linea al Meteo"
Un silenzio inondò la stanza, si riusciva a sentire il respiro agitato di Chuck che subito iniziò a stringere il pantalone di Gally.
<<Sono stati arrestati- perchè sono stati arrestati>> quasi borbottò il piccolo, Scott si alzò dalla sedia, <<Chuck -disse subito- ascoltami va bene- >>. L'alfa cercò di tenere la mano del ragazzino ma si allontanò bruscamente <<NO>> urlò con voce tremolante.
Tutti i radurai si voltarono di colpò. Ora al centro di tutto c'era il piccolo che iniziò ad agitarsi, le mani finirono tra i suoi capelli riccioluti e anche se tutti provavano a calmarlo, no riuscirono.
<<Chuck un bel niente -sbottò- sentite. Ho perso mia madre quando ho compiuto tre anni, non so dove sia mio padre e ho tutti voi che anche se provate a darmi una mano, non fate altro che trattarmi come un caspio di poppante. L'unico che mi trattava bene qui dentro ora è finito sulla tv per un quintuplo omicidio che sono sicuro non ha commesso>>
Il piccolo scoppiò il un pianto liberatorio.
<<Chuck>> ripeté Scott abbassandosì per vederlo meglio, il piccolo corse tra le braccia dell'alfa e disse <<lui m-mi fa da madre-e Scott>>..
<<no-n può abbandonarmi! Me lo ha promesso>>
Scott ricambiò l'abbraccio e dopo aver promesso al piccolo di riportare quei ragazzi a casa, si sentì chiamare.
Si voltò e vide Theo e Liam con aria preoccupata, il beta fece cenno di seguirlo nel retro del bar, <<che succede?>> Chiese Scott aggrontando le sopracciglia.
<<Lo sceriffo Stilinski è qui fuori, vuole parlare con te>> Theo borbottò all'orecchio dell'alfa quelle parole così soavemente che percepì preoccupazione e un non so che di "non fate cazzate".
Guardando la porta sul retro del locale, Scott diede una pacca ai due e si incamminò per capire cosa aveva in mente il padre del suo migliore amico scomparso ormai da ieri pomeriggio.
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<<Sceriffo>>disse subito guardandosi attorno, subito l'uomo mise una mano per calmare il ragazzo, la appoggiò al suo petto e lo zittì <<Scott -iniziò fissandolo negli occhi scuri- non posso disubbidire alla legge, l'ho già fatto un sacco di volte e La Monroe credo sia uno dei motivi>>
<<È lei che ha ucciso quei ragazzi?>> Chiese poi preoccupato, <<Signore, il metodo della Monroe non è lo stesso, anche se tutti quei ragazzi sono come me>> sputò acidamente.
Noah lo fissò dall''alto in basso, <<tra qualche settimana c'è La luna piena, quello che vorrei sono tutti gli umani del tuo branco al sicuro. So che Stiles ne fa parte Scott, ma ci sono delle prove contro di lui e il vostro amico che non posso raggirare. Promettimi che non moriranno altri giovani>> supplicò.
"Sceriffo i due assassini sono legati nel retro. Quel biondo continua a dimenarsi come un pazzo chiedendo di quel fottuto ciondolo, se continuano a parlare partirà un colpo"
La radiolina parlò, lo sceriffo lo richiamò <<Agente dica un'altra parola contro quei ragazzi e le prometto che le farò togliere, moglie figli e nipoti, con un semplice tocco.
Li faccia controllare da qualcun'altro e si allontani da loro. Immediatamente!>>Il vento aumentò, le foglie caddero da un ramo sopra le loro teste, la preoccupazione aumentava e il petto gli si stringeva sempre di più.
Sentiva solo il battito dello sceriffo.
<<Perché è preoccupato>> chiese subito.Lo sceriffo lo guardò zittito.
<<Sceriffo si sente bene?>> disse ancora.<<Questa mattina, ho abbracciato Stiles prima di lasciarlo andare da te -Noah passò la lingua tagliente fra le labbra e gli occhi tremavano più del dovuto- credo che mio figlio sia di nuovo nei panni di quel maledetto Nogitsune, ma c'è quel qualcosa che secondo me lo blocca, come se- gli impedisse di creare caos, come se->> parlò così velocemente che quasi non riuscì a finire per l'incredulità delle sue stesse parole.
<<Come se lo tranquillizzasse..>>
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Blunned Lines - Stiles&Newt
Fanfiction[COMPLETA] Dicono che i sogni non siano altro che ricordi di una vita passata. Le piccole cose possono avere un grande potere. L'amore è come una fiamma delicata. Come una ferita dolente, L'amore ci perseguita anche nel sonno, e fonde le emozioni co...