Dietro le sbarre

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Avere la certezza di non avere una via di fuga è una sensazione che è meglio evitare a tutti i costi.

La certezza che l'unico modo per fuggire è versare sangue.

Chiedere aiuto in silenzio, non poter fiatare, senso di nausea e odore di morte avvolge a la testa del moro.

'è il buio perchè ti stai sforzando per cose inutili. [...] Con leggerezza, miei burattini, con leggerezza. Impara a fare le cose con leggerezza e forse arriverai alla vittoria. [...] Si usa la leggerezza anche quando il sentire è profondo, e con leggerezza bisogna affrontarle. [...] Siete circondati da sabbie mobili, che vi risucchiano i piedi dalla paura, che cercano caos e disperazione. [...] Ecco perchè nel mondo, c'è bisogno di tale leggerezza. O il sangue incomincierà ad espandersi'

La voce nella testa dei due era molto forte, il mal di testa aumentava e l'odore di sangue era potente.

Stiles incominciò a non poterne più, l'odore dei calzini dell'uomo in uniforme era insopportabile.

Volevo alzarsi e uscire per una bella pizza. Magari con Newt, per dimenticare l'accaduto. Voleva solo andarsene. Aveva sonno, fame e aveva paura per quel biondino al suo fianco.

Non sapeva bene il perchè, fissava solo l'agente davanti a loro che al contrario, era impegnato a mangiarsi un panino al burro d'arachidi e insalata.
Che orrore.

<<Cosa fissi tu>> disse tutto d'un botto l'agente, <<Solo perchè sei un ragazzino non vuoldire che tu non debba abbassare la guardia>> aggiunse ridendo a denti stretti.

<<Sa che sta parlando di un diciannovenne vero? È troppo carino per far schizzare sangue>> Avvisò poi Stiles, con il suo solito volume di sarcasmo.

Appena spiccò parola, Newt rimase fermo. Il vento diventò pioggia. Le strade diventarono montagne russe e lo sguardo si piatrificò su quello dell'amico.

Solo una voce continuava a fischiargli nella testa. Ma la ignorò totalmente.

La macchina svoltò così velocemente da far avvicinare i due, il fiato di uno si fuse con quello dell'altro, le mani si sfiorarono e gli occhi ancorati divennero quasi un solo colore.

<<S-scusa>> bisbigliò di colpo il più grande, Newt invece sembrava leggermente cambiato. Gli occhi fissi sulle labbra che cercavano solo di mangiarselo vivo. Le dita quasi non si incollavano del tutto a quelle dell'altro, era come posseduto.

Come se avesse voglia di giocare.

<<Hey! Non bisbigliate voi due, ultimo avviso capito?>> gridò un agente. Presto Stiles si sentì tirare indietro il colletto della t-shirt, ancora fisso sul biondo ghignò di poco divertiti e con un semplice sguardo mormorò, <<si padrone>>.

Newt non trattenne le risate che subito fissò l'agente dall'alto verso il basso, rise silenziosamente coprendo invano le labbra.

Dopo una serie di finti sguardi innocenti e i richiami che l'uomo faceva arrivammo alla prigione.

Li fecero spogliare, per spruzzarli con la pompa dell'acqua e fargli mettere classica la tuta arancione che puzza di topo morto.

Dei versi strozzati uscirono dalla bocca del biondo, <<speravo che quei versi ti uscissero in un momento più opportuno, biondino>> sussurrò sarcastico.

<<Forse più tardi lo sarà>> rispose in modo provocante per poi essere richiamati e tirati dalla guardia che li stava gentilmente portando alla loro nuova e stretta dimora.

<<I soggetti A2 e A5 sono arrivati aprite la cella numero 250>> disse poco dopo con uno dei Walkie-talkie, a ordine, aprirono la cella e dentro era completamente quandrata e sporca, con un secchio vuoto all'angolo, e con due tegole di legno appese a delle catele.

Blunned Lines - Stiles&NewtDove le storie prendono vita. Scoprilo ora