La sensazione di quando stai aspettando che la spina si stacchi all'improvviso, in un ospedale psichiatrico pronto ad essere attaccato a dei macchinari per electroshock.
O semplicemente, sono solo le sensazioni che trasmettono ansia e oscurità.
Quelle sensazioni che le persone come La Monroe e gli scagnozzi riusciva a trasmettere.
Le morti erano già a quattro in meno di un giorno e più si aspettava, più il paranormale poteva scomparire dalla faccia della terra.
La paura era molta, ma perchè annoiarsi?
La paura poteva finire al centro di tutto e tutti. A Beacon Hills, la paura era l'unica che forse riusciva a salvarti.
La maggior parte dei poliziotti stava fissando i due ragazzi. Entrambi non si stavano muovendo, la mano del biondo era ancora sulla spalla di Stiles, entrambi scambiavano dei profondi respiri.
Gli uomini in uniforme, avevano dato l'ordine ai due di rimanere immobili.
E di non fiatare.<<Finiremo sempre nei guai se ci sarai tu nei paraggi, non è vero Sherlock?>> Sussurrò <<è probabile, biondino>> rispose immediatamente con tono sarcastico.
<<Pessima idea. Pessima idea- >> continuò a ripetere senza sosta, ma una voce leggermente più cupa tese alle orecchie dei due giovani.
"Trovato un cadavere nel bosco vicino la strada, a trenta min dalla banca di Beacon Hills, richieste pattuglie immediate"
Si sentì una voce dentro una radiolina della polizia. I due ragazzi si voltarono delicatamente e immediatamente sospirarono.
<<Cosa è una pessima idea, sentiamo>>
Lo sceriffo fece qualche passo in più avvicinandosi di poco ai ragazzi.Il resto dei poliziotti si unirono con in mano delle pistole puntate su di loro.
Appena Stiles vide il padre, subito si avvicinò a passo svelto, ma l'uomo non ricambiò.Subito fece un passo indietro e alzò un braccio per prendere le manette.
<<Papà c-cosa vuoi fare->>iniziò a dire, appena vide la mano sulle manette, subito gli iniziarono a tremare le palpebre.
Un viaggio di ricordi di quelle sera, la sensazione di felicità e manipolazione erano pressi nella mente.
Ogni cosa che faceva.
Ogni persona che uccideva.
Ogni secondo di quelle maledette sensazioni.Si ricordava tutto ed era straziante sentire quella voce che diceva "era giusto. Ci siamo divertiti stiles".
Oltre a Minho, nessuno sapeva che il classico e divertente stiles, aveva ricominciato con la propria paura.
Indigna, attacchi di panico.
Stare lontano da casa senza il suo cuscino o qualche contatto ravvicinato con gli amici.Era partito per Londra solamente per un anno e dimenticare il tradimento di Lydia.
Sia Parrish che Lydia ora erano una coppia ufficiale ma al ragazzo stava bene.
La cosa che più preoccupava Scott era che se lo aspettava, erano entrambi intelligenti, e molto in gamba, ma allo stesso tempo molto diversi, una voleva feste e divertimento mentre l'altro voleva sapere e indagato per diventare poliziotto.
Semplicemente, accettò il tradimento e perdonò entrambi.
Ora Lydia vagava per il mondo insieme al vice sceriffo e con calma sarebbe tornata dal branco.
La radiolina dello sceriffo continuò a chiedere pattuie per il nuovo cadavere vicino l'altra scena del crimine.
Subito si sentì uno degli agenti, <<signore mi dia l'ordine e li ammanettò>> il moro scambiò uno sguardo veloce all'amico poi portò l'attenzione al padre.
Con occhi lucidi, lo sceriffo mise la mano in tasca <<ditemi perchè c'erano le vostre impronte>> disse portando davanti a sé un ciondolo.
<<Quello è mio!>> sbottò Newt, subito andò in avanti a passo svelto per riprende l'oggetto ma un colpo partì.
Subito si agitarono tutti.
Stiles che guardava in torno e Newt rimase bloccato sul posto.Un po' di fumo uscì dalla pistola di un'agente piuttosto vecchio, che era ancora puntata verso il soffitto.
<<Agente Vullo.>> richiamò lo sceriffo, subito ritornò con gli occhi sui ragazzi con in mano delle manette.
Notò subito che il figlio teneva d'occhio l'amico.
<<Ragazzo, stai bene?>> Chiese avvicinandosi di poco, ma Newt rimase immobile e non fiatò.
<<Ehy biondino?>> Ripetè poco dopo, Newt alzò di scatto la testa, poco pallido guardò il moro e l'uomo di fronte.
<<Sto bene>> disse con tranquillità, rivolse lo sguardo al resto degli uomini, con occhi lucidi.
<<Ascoltate -disse lo sceriffo, mostrando la collana- questo ciondolo lo aveva in mano quella ragazza lì, e come vedete è morta>> li rimproverò.
<<Quindi o ci ha incastrato il tizio che l'ha uccisa, mettendo il mio ciondolo lì oppur->> disse Newt, poco prima d'essere interrotto <<o siete stati voi due, semplice>> ripensò ad alta voce Stilinski.
Subito sentirono dei passi provenire dalla porta della banca, un uomo alto con capelli mori, occhi scuri, grandi e con una giacca odiosamente perfetta si mise a ridere.
<<Questa volta non sei l'unico Stilinski, fammi indovinare stiles, lui è uno dei tuoi cugini?>> Disse, subito Stiles guardò l'uomo negli occhi.
Newt si sporse di poco verso l'amico e sussurrò <<Chi sarebbe questo tizio?>>
<<Il padre di Scott>>.
Stiles passò la lingua tra i denti con alito tagliente e gli occhi fissi su di lui. Con un aria divertita, lo sceriffo ghignò.
<<Signor Stilinski, mi spiace dirlo ma deve farlo>>
I due ragazzi aggrontarono le sopracciglia, quando lo sceriffo maneggiò le manette, era troppo tardi per ragionare.
<<Stiles Stilinski, Newton Compton, vi dichiaro in arresto per gli omicidi di: Bellamy Blake, Octavia Blake, Oliver Treese, Veronica Mars e Rodriguez CanCan. Avrete diritto ad un avvocato, se non ne avrete uno ve ne sarà dato uno a testa. Non avete diritto di parola>>
<<Non abbiamo ucciso nessuno>> urlò Newt. Cercò dimenarsi dalla presa di un'agente ma non riuscì, fissò Stiles che appena messe le mani addossò subito si dimenò.
Entrambi li buttarono sul pavimento con gli sguardi ancorati.
Non si potevano muovere.
Non si potevano difendere.
Non potevano chiedere aiuto.Solo silenzio mentre il rumore delle manette avvolgeva i polsi dei due giovani.
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Blunned Lines - Stiles&Newt
Fanfiction[COMPLETA] Dicono che i sogni non siano altro che ricordi di una vita passata. Le piccole cose possono avere un grande potere. L'amore è come una fiamma delicata. Come una ferita dolente, L'amore ci perseguita anche nel sonno, e fonde le emozioni co...