Acceso&Spento

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Una strana luce si bloccò sul viso dei Newt mentre era accoccolato al più grande, continuavano ad assaporare l'uno la pelle dell'altro.

I suoi capelli biondi erano sparsi sul cuscino, profumati, le labbra carnose e bagnate erano l'obbiettivo di Stiles.
Quest'ultimo le fissava come un leone fissa la sua preda.

Disarmato era l'unica parola che poteva descrivere il suo cuore quando era accanto al suo.

Lo accarezzava fissando il soffitto, sentiva i brividi dappertutto, metà del copro di Newt era su di lui, e il braccio chiedeva pietà, ma la sensazione era bella, libera, sentita.

Lo amava e voleva dirglielo.
Voleva di nuovo le farfalle nel suo stomaco.
Il fuoco della sera prima era stato magico e potente.

Quel biondino era riuscito a trovare in Stiles una luce. La luce che per il Nogitsune non esisteva. Non prima di ritrovare la serenità e la calma di un tempo.

Lui. Era tutto grazie a lui.

Questo serviva al nogitsune. Tutti credevano che esso voleva giocare, ma non sapevano che tutto quel caos creato, quelle morti che in Stiles ancora vedeva la notte, erano tutte per trovare la sua amata Nekomata. A tutti serve amore, anche al demone più oscuro.

Guardava il soffitto, i dettagli che lasciava.
Allison, Aiden... Donovan
Sentiva un vuoto.
La loro morte era solo colpa sua.
Anche se Donovan se lo meritava, era pur sempre umano. Poteva benissimo salvarlo ma non lo ha fatto, lo ha lasciato lì a morire.
E Theo sapeva.
Scott sapeva.

Adesso sapevano quasi tutti del soprannaturale. Il sangue sparso.

Stiles sospirò, chiuse gli occhi e si lasciò accarezzare dal buio.
Quando ormai la stanza era isolata dal silenzio Newt aprì gli occhi.

Uno sbadiglio inondò la camera dei due, e si strusciò di poco sul più grande per lasciargli un amorevole bacio.
Stiles però, lo prese del tutto facendolo saltare dalla paura, le mani erano intorno ai fianchi e il petto era appiccicato al suo.
<<Pensavo dormissi, mi hai spaventato>> gli disse Newt lasciandogli un pugno non troppo forte.

<<Non sempre i tuoi poteri sanno ogni mia mossa, biondino. Sono imprevedibile>> rispose <<mmh un bellissimo ninja>>

Newt lo vide sorridere, ormai era stregato dalle sue labbra. Era ossessionato dal suo corpo, la risata, cosí intelligente e bello.
Le braccia del piú piccolo reggevano la testa del moro, lo voleva.

Incolló le loro labbra, Stiles le aprí lasciando entrare la lingua del suo ragazzo. Le sue mani viaggiarono sui fianchi stretti dell'altro che lasció versi.
Gli lasciò fare.

Le mai incontrollabili finirono sul sedere di Newt, lo strinse, lo graffiò
Newt si posizionò a cavalcioni sull'altro.
Il collo chiedeva di essere morso, chiedeva di essere fatto, la lingua del biondo calcò la mascella inferiore del ragazzo fino allo arrivare su quel magico punto.

Le sue labbra sfiorarono la pelle di Stiles che sotto di lui, chiedeva di più.
I bacini si scontrarono con passione, i fiati si scontrarono e i respiri si fondevano tra loro.

Newt sbuffò e scese dal ragazzo, mentre Stiles diede una leggera capocciata al muro dietro di loro.
Stiles si sistemò i capelli che al biondo piaceva scompigliare, e si mise i jeans.

Qualcuno aveva bussato alla porta.
E chi poteva essere se non..
<<Teresa, c-iao>> disse con aria agitata,
<<i caspi suoi questa ragazza mai?>> ribatté il biondo di sottovoce, Stiles lo guardò per due secondi e tornò a dare retta alla ragazza.

<<Sai Stiles, mi serve un grande favore, non è che fai questo bello scorso? Tu sei così bravo e->> disse, <<cos'è quello>> continuò sorpresa.

<<Un succhiotto, cara>> gli rispose d'istinto Newt, in sorriso falso gli si spuntò in pieno viso, avvelenata fece finta di niente e continuò con la richiesta.

Facendo cenno Stiles segui Teresa fuori dalla stanza chiedendo privacy ai due, ma Newt quella parola non piaceva, si alzò e mentre si rimetteva la tuta riuscì a sentire la conversazione.

<<Stiles -iniziò la ragazza mettendogli la mano sulla spalla nuda- So che non lo ami, so che sei eccitato da me e anche io ricambio, perchè non lo lasci- forse togli quel tuo peso dallo stomaco e potremmo->>
<<Teresa- credo che tu non abbia capito, Newt per me è tutto, quello che tu credi un peso per me sono farfalle. Dimmi quel che devi fare e smettila di parlare male di lui>>

Poco dopo Stiles notò la finestra della sua stanza e vide lui, gli occhi bianchi, le punte dei suoi capelli iniziarono a prendere colore.
<<Puoi andarmi a prendere del cibo a qualche isolato da qui? Io non posso lasciare questo posto>> sbraitò irrompendo il silenzio.

Il moro annuì e prima che potessero avere qualche altro fastidioso contatto, il ragazzo tolse la mano di Teresa e tornò dentro la camera.

Newt era in lacrime, lo fissava come se non lo conoscesse, <<Newt>> disse, ma appena fece un passo verso di lui, subito indietreggiò.
<<hai sentito tutto, vero?>> Continuò, <<perché vuole averti! Non può averti! Tu sei mio, appartieni a me>> cantonò infastidito il biondo.

Il cuore di Stiles rallentò, un sorriso sincero spuntò sul suo viso, con sicurezza si avvicinò al ragazzo e lo abbracciò,<<Non ci sarà nessun'altro tra te e me intesi?>> gli borbottò nell'orecchio.

Newt ricambiò l'abbraccio facendo tornare tutto più calmo e sereno.

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Blunned Lines - Stiles&NewtDove le storie prendono vita. Scoprilo ora