Il sogno premonitore

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[Autrice: Non voglio sapere cosa scriverò, voi leggete e basta ×u×]

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Una calda luce illuminava il dolce viso del biondo sdraiato ancora sul letto caldo in un morbido piomone.

Era inverno e un profumo di pancake mattutini inondava la casa.
La testa era sotto il cuscino e la mano di Stiles vagava sul fianco del ragazzo.

<<Hey biondino svegliati, è pronta la colazione>> sussurrò al suo orecchio in modo chiaro e delicatamente amorevole.

Ma non fece nessun movimento.
Solo un ghigno spuntò sui loro visi.
<<Newt>> sussurrò ancora una volta, ma nulla.

La mano iniziò a vagare di più, la sensazione era così delicatamente bella che subito il biondo si girò a pancia in sotto.

Con risata dolce Stiles si sedette incrociando le gambe e iniziò ad accarezzargli la schiena.

<<Di più>> bisbigliò d'un tratto, Stiles sembrava così preso che non capì quello che aveva detto come bisbiglio <<come dici?>>.

Newt aprì un occhio e con aria intontita prese uno dei piccoli cuscini per metterselo sotto di lui, strinse forte il cuscinetto e fissò il moro.

<<Mettiti sopra e aumenta>> chiarì subito maliziosamente, Stiles rimase a fissarlo per poi concentrarsi su quel magnifico sorriso.

Ubbidendo, Stiles si mise sopra il ragazzo e iniziò a massaggiargli automaticamente spalle e collo, aumentando la forza rendendo il tutto più offuscato.

Le mani vagavano dietro le orecchie e le gambe di Stiles rinchiudevano il bacino di Newt. Schiarendosi la gola, quest'ultimo iniziò a dimenarsi, sentì una gelida arietta provenire da dietro al collo.

<<Così va meglio>> Bisbigliò poco dopo.

Le mani del moro avevano posizionato la maglietta di lui vicino al viso.
Le labbra di Stiles umidirono d'un tratto le orecchie del biondo facendolo gemere di poco, mentre le mani accarezzavano la pelle delicata del biondo, Stiles iniziò a bagnargli il collo.

La testa di Newt si clinò di poco iniziando a dimenarsi eccitato.

Le gambe si liberarono, le braccia smisero di tremare, il battito regolare come prima e la testa a posto.

<<Newt ti vuoi svegliare, dannazione>> quasi gli urlò nell'orecchio. Stiles era lì, in piedi, e vestito.

Era solo un sogno.

<<Oh mio dio, ma stai sudando? Cosa hai sognato>> chiese guardandosi le mani, <<i-i-io, n-no va bene. Che c'è?>> Mugulò impallidito il ragazzo.

La sua testa era piena di confusione: Che significava quel sogno? Perchè l'ho sognato? Stiles sa fare i massaggi?

Ogni domanda era simile a quelle tre, i suoi occhi erano imprigionati su quelli del ragazzo, non sapeva se dirgli del sogno o meno, voleva solo capire.

<<Mi hai sentito?>> chiese d'un tratto, la mano del moro era vicino al suo petto, sentiva il battito accelerato e vedeva le pupille dilatate, <<Hey, stai bene?>> Il pollice iniziò a muoversi teneramente.

<<Io? Benissimo. P-puoi.. ripetete quello d-di prima? Cosa... Dicevi? Sì?>> Balbettò, subito spostò la mano dal petto e iniziò a sistemarsi capelli, si mise seduto e si schiacciò nell'angolo del finto letto della cella.

<<Ho sentito delle guardie, ad alcune di loro sono stati rubati dei soldi, il colpevole verrà tenuto sott'occhio per circa 72h, pensavo... di andare a vedere, non so>> buttò tutto d'un fiato il moro, lo sguardo era diretto, fissò sui suoi occhi.

Come incatenato.
<<Newt, non te lo ripeterò una quarta volta, si può sapere che ti prende?>>, <<Niente- sai chi è? Il nome o come è fatto?>> chiese poi, Stiles mosse il capo in segno negativo.
Newt continuò a nutrirsi delle sue pupille e subito iniziò ad avvicinarsi delicatamente.

Lo sguardo del moro fini sulle sue labbra e poco dopo iniziò a tremargli la mascella, <<posso i-indagare con te, se...>> Gli sussurrò ma un rumore improvviso svegliò i due da quello stato di trans facendoli allontanare.

<<Potete uscire>> disse una guardia mentre apriva le sbarre della stanza grigia e sporca, <<dopo 24h chiusi qui dentro, finalmente potrete vedrete i vostri nuovi amici>> continuò ridendo sotto i baffi.

Newt liberò i loro sguardi e andò tremante verso la guardia.
Stiles lo seguì solamente, si fermò due secondi vicino alla guardia e gli si avvicinò per parlare ma notò un qualcosa d'argento al collo.

<<Cos'è quella?>> Gli chiese, la guardia abbassò lo sguardo e gliela mostrò.

Era una collanina con ciondolo finale, la forma era come sporca di pietra ma capì lo stesso che era un albero.

<<È la collana di un detenuto>>

Udì solo quelle parole.

La collana che cercava, quella che voleva a tutti i costi e che sta notte borbottava tra sé e sé, era di lui e il ciondolo, con quell'albero non poteva altro che essere...

Il Nemeton...

Perchè voleva quella collana? Perchè era importante la collana con quell'albero diabolico.
Ma soprattutto perchè si stava preoccupando così tanto?
Era solo un'albero, no?

Un maledetto albero assassino, ma non c'entrava nulla con quel dolce e sensuale biondo.

La confusione era molta, nella testa di Stiles c'era solo nebbia così tanta confusione che quasi non lo notò vicino a lui.

Con un sorriso a trentadue denti gli sventolava la mano davanti al viso, <<Stiles ti muovi?>> Udì di poco tornando alla realtà, strizzò gli occhi e tolse lo sguardo dal ciondolo per posizionarlo sugli occhi magnetici di Newt.

Aveva Newt che lo fissava sorridente, quando fino a pochi secondi fa sudava e borbottava. <<Ti capirò mai?>>
<<Probabilmente no, biondino>> il moro fece un occhiolino e un sorrisetto ordinato.

Subito si guardò in torno ma sentì una presenza sfiorargli la mano.
Agitato e curioso si girò a controllare.
La figura che vide era di un ragazzo, alto, muscoloso e pronto a picchiare tutti.

<<Che diavolo- ?>>

<<Come?>> chiese d'istinto newt, non appena si girò verso il ragazzo subito gli staccò la mano dal braccio dell'amico.

<<E tu chi sei?>> Gli domandò, il viso era di poco sporco e il taglio dei capelli faceva schifo, gli occhi erano fissi su Stiles e Newt, ed entrambi erano piuttosto confusi.

La mano di Stiles automaticamente si appoggiò sullo stomaco del più piccolo facendo rabbrividire entrambi <<E-ethan cosa ci fai qui>>

<<Jackson è stato arrestato per furto ad un poliziotto ieri sera, vado a pagargli la cauzione o ucciderà tutti>> rispose con nonchalance, <<ucciderà tutti?>> Ripeté incredulo Newt.

<<Lascia perdere- Ethan possiamo..>> cennò cambiando discorso, newt aggrontò le sopracciglia mentre Ethan lo tirò per un braccio.

<<Scott mi ha detto della situazione>>
<<Già, non è delle migliori>> borbottò silenziosamente, <<volete scappare o rimanere qui a farvi trent'anni di galera>> sussurrò all'orecchio.

<<Sai come farci uscire?>>

<<Ma prima devo avvertirti di una cosa, Stiles -avvicinò la mano e strattonò il moro per farlo avvicinare il più possibile in modo da far sentire la sua voce solo a loro due-

-una cosa che riguarda il tuo caro biondino>>

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Blunned Lines - Stiles&NewtDove le storie prendono vita. Scoprilo ora