Al sicuro da tutto e tutti.

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Era tutta la notte che vagavano per il bosco, la polizia gli dava la caccia da ore.
Non osavano fermarsi a mangiare o a guardare indietro.

Il sole picchiava sulle loro teste, le teste giravano, il verde delle piante era ovunque, e l'unica cosa che Stiles pensava era al suo biondo, davanti a lui, che sculettava.

Glutei sodi. Pronti all'uso.

Newt si voltò qualche secondo verso Stiles, lo vedeva incatenato a fissare la zona. Subito rimase stupito.

<<Hai paura che scappi?>> Borbottò.
Stiles quasi non si strizzò con la sua stessa saliva <<c-cosa?>> gli comunicò.
<<Beh, vedo che non molli lo sguardo dal mio sedere, credevo ti fossi rotto- stai sbavando?>> Mormorò sarcastico, stiles sbuffò innocente, guardò il ragazzo davanti a lui che con tutto il busto si era girato.

Lo vedeva solo camminare all'indietro mentre continuava a ridere.

<<Non m-mi sono rotto, è solo che.... concentrato i-in quel punto la, io.. beh>>
Newt rise nuovamente <<Stiles ho capito, sei solo stracotto di me, va tutto bene>>, Subito quest'ultimo perse il controllo, andarono entrambi addosso ad un'albero.
Le mani del moro finirono sui fianchi del più piccolo, i basi si sfiorarono e le braccia di Newt erano sul petto dell'altro.
I fiati si scontrarono, gli occhi facevano da sé e i bacini erano a pochi centimetri.

<<S-scusa>> gli disse newt, <<n-no s-scusami tu- io..>> borbottò silenziosamente, coprendo l'imbarazzo, Stiles trovò giusto fissargli le labbra, e non poteva negare di averlo visto fare lo stesso.

Newt strusciò le proprie mani fino a farle arrivare al succoso collo dell'altro, le labbra si unirono, aumentando la dose di adrenalina.

Subito sentirono abbaiare con delle voci di sottofondo, <<e che palle però>> sbraitò subito.
Le mani si intrecciarono e subito corsero via, prima che la polizia potesse trovare qualche loro traccia.

Passaeono vicino alla strada, Stiles teneva la mano di Newt in modo da non perderlo, per via della caviglia.
Le sirene si avvicinarono, e le macchine aumentarono dall'altra parte della via, causando un blocco.

<<Pronto?>>

<<A cosa-?>> Quasi strillò Newt, ma non fece in tempo, per via delle auto a loro fianco.
Stiles non lasciò qualche minima cosa, lo avvicinò a sé e gli lasciò il suo zaino, dimenticò ogni respiro, ogni domanda, ogni rumore, e lanciò il biondo.

Quest'ultimo cadde sul retro di un piccolo furgone. Vide gli occhi scuri del moro andar via, presto le sirene si avvicinarono ai due.

<<Amore, s-e provi ad abbandonarmi, g-giuro che ti->>

Stiles sgranò gli occhi e aumentò la corsa, finendo sopra il furgone.
Newt sospirò, le sirene si sentirono sempre più lontane ma il respiro affannato dei due era molto rumoroso.

I due iniziarono a ridere come prima, si fissarono e sorrisero.
<<Amore eh>> sbraitò Stiles, pieno di entusiasmo eccitante.

Lasciando Newt sorpreso e rosso d'imbarazzo.

-

Si era fatto tardo pomeriggio.
I due erano seduti a fissare il vuoto da un po' di tempo, <<puoi parlarmi di quella collana? Perchè la vuoi così tanto?>> Chiese d'un tratto Stiles, Newt non ricambiò lo sguardo e iniziò a picchiarsi i polsi agitato.

<<Senza, perdo il controllo, uccidendo tutti quanti... È l'unica cosa che mi diede mio padre prima di tornare dallo stesso branco che voleva la mia testa>>

Blunned Lines - Stiles&NewtDove le storie prendono vita. Scoprilo ora