10 capitolo

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-Davvero Sam ti sei fatto battere da una formica?!- esclamo ridendo dopo ciò che ci ha detto -Non era un formica, era una persona.- cerca di difendersi ma io non ci posso credere, una persona che diventa formica? Oppure una formica che batte Sam? Meglio la formica che batte Sam. -Questa sarà bella da raccontare a cap.- dice Nat anche lei sul punto di scoppiare a ridere.

-Cosa sarà bella da raccontarmi.- entra il biondino nella stanza, dev'essere tornato dalla sua corsa mattutina -Niente niente.- guardo male Sam e alzo gli occhi al cielo visto che cercava di difendersi, dal mio sguardo intuisce che lascio perdere la questione visto che non è importante.

-Signori basta chiacchere abbiamo una nuova missione, Lagos, dobbiamo ricatturare una vecchia conoscenza, Rumlow e i suoi scagnozzi. Preparatevi si parte tra poco.- ci comunica di nuovo Steve,  faccio un cenno con la testa e vado a cambiarmi -Ah deve essere in incognito!- mi urla prima di perdermi di vista, bene un operazione in borghese, mi piace.

Mi metto una giacca marrone scuro con sotto una maglia nera, dei pantaloni neri e degli stivali molto comodi a dire il vero. Sotto i vestiti nascondo anche due pistole in caso di necessità ma posso benissimo affidarmi alle mie doti di combattimento e hai miei poteri, anche se nel combattimento non sono proprio perfetta come Natasha ma questi sono dettagli.

Esco dalla camera e raggiungo gli altri che stanno anche loro andando verso il jet, ovviamente mancava Steve all'appello ma cosa potevamo farci? Assolutamente niente.

Arriva anche lui e partiamo verso la nostra missione.

Lagos-Nigeria

Siamo arrivati e siamo già tutti nelle nostre postazioni, io, Nat e Wanda ci troviamo in un bar per ispezionare la zona, la strega è ad un tavolo da sola mentre io sono con la rossa e ci prendiamo tutte e tre un caffè come se ci fosse tranquillità, beh infatti c'era, era la calma prima della tempesta. -Vedi la Range Rover a metà dell'isolato?- domanda Steve dall'auricolare -Quella rossa? Si è carina.- io non posso guardarla perché sono di spalle e se mi giro darei troppo nell'occhio -Ed è anche blindata, vuol dire sicurezza privata, vuol dire altre armi e altre rogne per qualcuno. Probabilmente noi.- stavo ascoltando tutto attentamente visto che non potevo tanto girarmi per guardare, prendo un sorso del mio caffè e lo butto giù -Sapete che posso spostare gli oggetti con la mente, vero?- domanda l'altra rossa in modo ironico -Beh anche io n un certo senso posso. -Guardarsi alle spalle deve diventare una consuetudine ragazze.- -Ok mamma staremo attente.- le dico e lei mi guarda male e anche io la guardo male a mia volta e Sibillo con le labbra un "che ce?" e lei alza gli occhi al cielo -Nessuno ti ha mai detto che sei un po' paranoica?- chiede Falcon che era appostato su un tetto a fare l'uccello, -Non in faccia. Perché? Girano voci?- e mi riguarda male, giuro che sta volta io non c'entro niente -Non mi guardare così io non c'entro niente Nat.- lei ride sotto i baffi -Lo so, lo so.- e mi risponde sempre ridendo -Simo nel bel mezzo di una missione potete non flirtare?- abbiamo un uccellino geloso qua, il capitano ci risveglia dalle nostre chiacchere mattutine -Occhi sul bersaglio. E' la pista migliore su Rumlow negli ultimi sei mesi. Non voglio perderlo.- -Se ci vede arrivare, non scapperà di certo. Ci odia.- ci riferisce Sam, wow che strano qualcuno che ci odia -Chi non ci odia.- rispondo ma nessuno mi calcola probabilmente esausti dal mio parlare, ma la rossa davanti a me non si risparmia un'altra occhiataccia e con il labiale mi dice che dopo non la passo liscia, -Sam vedi il camion dell'immondizia? Stagli addosso.- e quindi parte la missione, avevamo già deciso il piano su cosa doveva fare Sam, se si vedeva qualcosa di strano il pennuto senza piume doveva stargli addosso con il suo coso volante e comunicarci informazioni, -Hey, il camion ha un carco bello pesante e il guidatore è armato.- di comunica dopo poco tempo -Lo usano come ariete.- sta volta dalla mia bocca esce qualcosa si sensato al posto delle mie solite stronzate giornaliere, -Andate subito.- ci dice il capitano Rogers e una Wanda tutta innocente chiede che c'è?

-Ha un altro obbiettivo.- e dopo questo la missione è cominciata veramente, io e le altre due ragazze con me ci alziamo e andiamo verso il nostro obiettivo. Il laboratorio.

Wanda arriva volando mentre a noi tocca correre perché giustamente io non so volare, per strada troviamo una moto e la usiamo per avviarci verso l'uscita da dove stava uscendo Rumolw.

-Rumolw ha un'arma biologica.- ci comunica Steve, cazzo -Ci pensiamo noi.- dico mentre saltiamo giù dalla moto che va addosso ad alcuni scagnozzi, e da li cominciamo a lottare.

Non dovevo ucciderli perciò al posto di rischiare e usare il mio potere li devo stendere a pugni;

me ne arrivano due davanti due, scivolo a terra e faccio lo sgambetto a uno e tiro un cazzotto all'altro, quello a terra si stava rialzando ma gli tiro un calcio che lo fa ricadere a terra e tiro un altro calcio all'altro tipo qua di fianco e li stendo. Me ne arriva un altro davanti con un fucile anche lui ma a differenza degli altri sta volta lo usa e prova a colpirmi a senza risultati, infatti provo ad non ucciderlo col mio potere e lo scaravento contro un albero lontano da me.

Nat stava combattendo con uno sopra un loro camion e ci stava per finire dentro ma io uso la mia energia e butto via il soldato, lei mi guarda e mi fa un cenno di ringraziamento. Quello che avevo colpito era il nostro obiettivo principale, per sfortuna non aveva perso i sensi e aveva preso una specie di carro rinforzato con cui stava sparando contro l'edificio.

Aiuto la rossa a rialzarsi e controllo che stia bene, -Sam autoblindo diretto verso nord.- questa non ci voleva stava scappando ma per fortuna Falcon li stava raggiungendo, per una volta l'uccello non si fa battere facilmente come con l'uomo formica -Ne ho, se che si sparpagliano.- ci comunica, io e Nat recuperiamo la moto e partiamo verso la piazza del mercato, scendiamo e ci dividiamo alla ricerca dell'arma biologica, lei va verso sinistra mentre io vado verso destra.

Ci raggiunge anche cap nel mentre e lui fa per andare al centro ma non prima di dirti che si sono spogliati e che hanno voglia di giocare a nascondino, che dolci.

Io corro finche non trovo due e salto addosso ad uno, ovviamente per solidarietà anche l'altro si ferma e viene in soccorso del suo amico, prendo dalla maglia quello che ho fatto cadere gli tiro qualche cazzotto in faccia fino a farlo svenire lo butto a terra e mi concentro sull'altro, gli tiro un calcio dritto nel petto e lo faccio barcollare un po' indietro e prova a trarmi un pugno in faccia ma io sono più veloce, gli blocco il polso e gli tiro una testata in faccia che lo fa cadere a terra privo di sensi nel mentre io mi pulisco il sangue da naso e vado a controllare se il primo malcapitato ha l'arma biologica ma niente, controllo il secondo ma niente anche lui -Qui da me non c'è l'arma, da voi?-  chiedo agli altri finche ammanetto i due -Esplosivo al sicuro.- riconosco la voce di Natasha, per fortuna che ha trovato lei l'arma non volevo aver a che fare con quel coso.

Noto un'esplosione dentro un palazzo, questa non ci voleva. Corro anche io verso il palazzo per andare ad aiutare i civili che ci sono all'interno, ma purtroppo alcuni erano morti.

Torniamo la complesso sconsolati, ma la più toccata era Wanda che aveva causato lei quell'esplosione, noi non glie ne facciamo una colpa perché è stato un'incidente.

Era sera quando siamo tornati, vado in camera mia e mi cambio. Mi metto semplicemente una maglia larga addosso e delle mutande nuove, ovviamente dopo aver fatto una doccia.

Mi avvio verso camera di Nat, da quando stavamo insieme abbiamo iniziato a dormire insieme.

Entro in camera e mi butto a pancia in giù sul letto, Natasha doveva essere ancora in doccia visto che non la vedo in camera.

Sento la porta aprirsi ma so che è lei e non ci faccio caso finche qualcosa non mi circonda la vita, -Hey.- mi giro verso di lei e le lascio un bacio sulle labbra, chiedo accesso con la lingua e lei me lo concede, lei si mette a cavalcioni su di me e io le prendo i fianchi, ci stacchiamo per mancanza di aria e solo ora noto che ha solo una maglia bianca addosso -Te l'avevo detto che non l'avresti passata liscia.- mi dice e subito dopo mi ribacia -Allora se è per questo neanche tu la passi liscia.-

alzo la schiena fino ad arrivare la sua bocca e far partite un bacio poco casto, lei mette le mani nei miei capelli e io sui suoi fianchi.

Questa presumo che sarà la notte migliore della nostra vita.

The last commander of the HYDRA-Natasha RomanoffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora