12 capitolo

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Londra

Ci troviamo in una chiesa di Londra per il funerale di Peggy Carter, Steve sta portando la sua bara con in sottofondo i canti armoniosi dei bambini. Dalla faccia si vede che è distrutto e come darli torto, Peggy era il suo primo amore.

Portata la bara prende posto vicino a me e Sam in prima fila, anche se tecnicamente io e Peggy eravamo su due sponde diverte penso che era una donna fantastica, mi dispiace che Steve non ha potuto vivere la sua vita con lei. I canti finiscono e il prete invita Sharon Carter a parlare -Molti conoscevano Margaret Carter come fondatrice dello S.H.I.E.L.D., ma io la conoscevo come Zia Peggy. Aveva una foto nel suo ufficio Zia Peggy ritratta vicino a JFK, per una bambina era un grande orgoglio ma anche una reputazione inarrivabile, per questo non ho mai detto che eravamo parenti. Una volta le chiesi come riuscisse a padroneggiare la diplomazia e lo spionaggio in un periodo in cui nessuno voleva vedere una donna avere successo. Mi disse, "Accetta compromessi dove puoi, dove non puoi, non farlo. Anche se tutti ti diranno che è una cosa sbagliata è una cosa giusta, anche se tutto il mondo ti inviterà a spostarti è tuo dovere stare piantata come un albero guardarli negli occhi e dire: No, spostati tu."

Finita la cerimonia rimaniamo dentro io e Steve, lui per guardare un'ultima volta la foto di Peggy io per stargli vicino, secondo me non avevo tanto il diritto di stare al suo funerale dopo quello che ho fatto passare alle persone magari anche suoi amici. Sento qualcuno aprire la porta dietro ma non mi giro perché so già chi è, mi giro solo quando Steve si gira evidentemente non aveva sentito la porta aprirsi, Natasha avanza fino ad arrivare davanti a noi -Uscito dal ghiaccio, ho pensato che chiunque conoscevo fosse morto. Poi ho scoperto che lei era viva, l'avevo ritrovata.-

dice Steve -Anche lei ti aveva ritrovato.- ora a parlare è stata la rossa, e non potevo non parlare anche io -Almeno ha saputo che sei sopravvissuto, magari si è tolta un peso dal cuore così.- mi giro nella sua direzione e gli appoggio una mano sulla spalla -Già...- dice solo, non lo avrei sforzato a dire altro.

Lui cambiando argomento domanda a Nat chi ha firmato gli Accordi -Tony, Rhodey, Visione.-

-Clint?- domando questa volta io, anche con Clint ho instaurato un bel rapporto è come un padre per me -Dice che si è ritirato.- -Wanda?- sta volta mi precede cap -Titubante. Io andrò a Vienna per la firma degli Accordi, c'è molto spazio sull'aereo.- prova a convincerci ma fallisce, anche se è la mia ragazza non vuol dire che i miei sentimenti debbano influenzare una firma, giusto?

-Soltanto perché è la scelta più facile da prendere non vuol dire che sa quella sbagliata. Stare insieme è più importante di come stiamo insieme.- mi dispiace tesoro ma almeno a me non convinci poi al biondino qua accanto non lo so -Cosa stiamo sacrificando?- chiede quest'ultimo,

la rossa sospira e non risponde -Mi dispiace, Nat. Non posso firmare.- -Nemmeno io posso firmare, mi dispiace.- -Lo so.- se lo sapeva allora era qui per qualcos'altro, -Allora che ci fai qui?-

chiede Steve leggendomi nel pensiero -Non volevo che stessi solo, ma qualcuno mi a preceduto.- gli risponde lanciandomi un occhiata e accennando un sorriso.

Stiamo andando in nell'hotel in cui alloggia Sharon parlando di Peggy anche se mi sento a disagio, -Mia madre cercò di persuadermi a non arruolarmi ma non Zia Peggy. Lei m comprò la prima fondina.- -Molto pratica.- anche se sono a disagio provo a dire anche io qualcosa -Deve essere stata una donna fantastica.- -Già lo era, sai mi ha raccontato di re, non cose buone ovviamente ma ho saputo che non eri in te.- si prima ero a disagio ora lo sono di più -Tranquilla non c'è l'ho con te.- -Grazie al cielo.- sospiro, l'ultima cosa che volevo è che la gente mi conoscesse e mi odiasse per quello che ho fatto.

Arriviamo all'ascensore e Sharon lo chiama -La CIA t ha assegnato qui, adesso?- -Ah Berlino. Task Force Congiunta. -Certo, certo.- sembra che io non esista -Ti divertirai.- provo a farmi rinotare, non è bello fare la terza in comodo -Sicuramente.- mi guarda e sorride.

The last commander of the HYDRA-Natasha RomanoffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora