16 capitolo

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-Quindi siamo gemelle?- mi aveva raccontato un sacco di cose, del fatto che siamo gemelle e abbiamo entrambe dei poteri che rappresentano il sole e la luna. Io sono la luna e lei il sole, l'oscurità e la luce. Cose di tutti i giorni insomma.

-Si, siamo gemelle ma quante volte te lo devo dire?- alzo gli occhi al cielo e ignoro la sua domanda -Allora mi aiuterai a metter fine alla Camera d'Inverno oppure no?- mi chiede -E va bene ma da dove iniziamo?- -Ahhh sapevo che avresti aiutato la tua sorellina.- mi dice dandomi un pugnetto affettuoso sulla spalla -Allora bene quello che sabbiamo e che questi ragazzi- butta tre fascicoli sul tavolo di fronte a me -sono stati ritrovati morti in Alaska più precisamente verso la città di Valdez, ora tu mi chiederai cosa c'entrano con l'organizzazione con cui avremo a che fare. Beh nei loro cadaveri è stato ritrovato la stessa scheda che portavamo noi sul collo stessa identica struttura per tutti e tre i ragazzi. Purtroppo quelle schede le hanno distrutte ma qui ne abbiamo una ancora intatta, forse una parte hackerata ma ancora in buone condizioni per localizzare quei bastardi.- quindi è stata una fortuna non aver tolto la scheda prima, senza farmelo ripetere due volte prendo la scheda in mano e Adeliya capendo le mie intenzioni mi passa il suo portatile e io mi metto all'opera.

Dopo un'ora in cui mia sorella si lamentava del fatto che non ci capiva niente e che ero lenta riesco a localizzare la posizione della base, si trova in mezzo alle montagne innevate dell'Alaska -Quindi come funziona ci prepariamo e attacchiamo?- mi domanda non capendo cosa dobbiamo fare ora che gli abbiamo localizzati -Senti prima ci vuole un mezzo di trasporto non penso che tu voglia arrivare in Alaska a piedi, poi la fa freddo e non penso che ci andiamo con una semplice giacchetta che poi per combattere, perché di sicuro combatteremo, non ci andiamo con dei jeans. Oh avanti ti devo spiegare tutto sei stata una spia assassina anche tu!- le dico con tono di esasperazione -Ok ok scusa mamma.- -Non nominare nostra madre.- quando qualcuno mi chiama mamma o nomina questa parola o anche papà mi ritornano a galla i momenti passati insieme a loro e anche quando gli ho uccisi a sangue freddo, ora che ci penso, lei sapeva che avevo ucciso i nostri genitori? -Ehm, ok. Se mi vuoi dire il motivo del perché non devo nominarla sarei più felice!- mi urla uscendo dalla stanza -Dove vai?!- le urlo a mia volta -A farmi una doccia sempre se c'è l'hai in questa topaia- ritorna indietro e mi guarda con una faccia da non ho capito un cazzo della vita -ma scusami tu non eri un'Avengers?- mi domanda sempre guardandomi così -Infatti hai detto bene ero. Gli Avengers si sono sciolti.- le dico con tono amareggiato, chissà cosa starà facendo lei...magari mi ha anche rimpiazzato perché non vuole avere a che fare con una fuggitiva come me anche se magari è anche lei una fuggitiva per averci aiutato a scappare.

-Ohhh bella addormentata sveglia!- mi risveglia dai miei pensieri mia sorella sventolandomi una mano in faccia -A cosa stavi pensando?- mi domanda notando che mi sono ripresa dal mio stato di trance -A niente.- le dico ma lei sembra non crederci -Quella faccia da pesce lesso non me la racconta giusta. Per caso hai un ragazzo e io non ne so niente?- colpita e affondata anche se non era un ragazzo ma una ragazza, abbasso il capo -In realtà...è una ragazza...- le dico guardando il pavimento. Adeliya fa una cosa che non faceva nessuno con me da un bel po', mi abbraccia -Tranquilla sorellona non ti giudico per chi ti scopi.- -Adeliya!- ci stacchiamo dall'abbraccio e lei ride mentre io divento tutta rossa -Dai dai che scherzo. Non ti giudico per chi ami a me basta che tu abbia trovato una persona con cui stare bene e che siate felici insieme.- la rabbraccio e mi scende anche una lacrima di gioia per quello che mi ha appena detto -Grazie.- le dico stringendola forte tra le mie braccia -Si ok ma ora non mi uccidere. Non sono io l'obiettivo.- rido alla sua battuta e ci stacchiamo -Bene io vado a lavarmi. Tu nel mentre che farai?- -Vado a comprare la cena di sta sera e domani magari andiamo a comprarci dei vestiti adatti per la missione che ne dici?- mi giro e vado a prendere il cappotto che avevo appoggiato sull'attaccapanni -Se riesci a trovare delle polpette svedesi sei la sorella migliore del mondo!- mi urla mentre io sto uscendo di casa -Vedrò di fare il possibile!- le urlo di rimando e scendo le scale del condominio.

-Per favore potrebbe farmi due porzione per quelle polpettine svedesi?- domando al signore qui di fronte a me in svedese -Certamente.- mi risponde andando a prendere due vaschette d'allumino. Prima in un altro negozio avevo preso anche un po' di insalata che non fa mai male e qualche mela rossa importata dal sud dell'Europa -Ecco a lei, sono 6 euro.- mi passa il sacchetto con dentro la nostra cena e gli do una banconota da 10 euro, prendo il sacchetto e anche il resto che mi da e esco dal negozio.

Il tragitto per tornare a casa è stato tranquillo. Appena entro trovo mia sorella distesa dormiente sul divano con dei miei vestiti che mi sono comprata il mese scorso.

-Ho trovato le polpette.- dico appoggiando le chiavi sul mobiletto vicino alla porta -Io ho apparecchiato la tavola con le cose che c'erano.- si alza dal divano e mi raggiunge -Ah grazie.- le dico dandole le due borsette di plastica contenenti il nostro cibo.

-Scusa se ti ho preso i tuoi vestiti ma non avevo altro appoggia le borse sul tavolo e io la raggiungo dopo essermi tolta il cappotto -Ah tranquila fa niente tanto domani ne andiamo a prenderne di altri più pesanti e comodi per la missione.- mi siedo a tavola insieme a lei e comincio a tirar fuori la cena -Sai conosco un tipo che vende robe al mercato nero, potrebbe recuperarci due tute pesanti e magari un jet.- mi dice e io la guardo malissimo -Da quando conosci gli affari del mercato nero?- le domando -Da quando tu sei diventata una fuggitiva, oh andiamo ho capito che sei la sorella maggiore ma fai meno la sorella maggiore!- non riesco a non ridere al suo commento e lei lo nota -Visto? Ho ragione sul fatto che fai troppo la sorella maggiore!- mi dice dopo che ki sono alzata per prendere una bottiglia d'acqua -Non è vero!- le urla voltandomi di scatto -Sni invuelce.- mi dice con la bocca piena di cibo -Pensa a mangiare.- le dico risedendomi la tavola e cominciando a mangiare.

-L'hai fatto di nuovo!- mi dice puntandomi il dito contro -Ok ok ma ora basta, ceniamo in modo normale come...una famiglia...si.-

Finita la cena vado a lavarmi dopo aver detto ad Adeliya dove può dormire, cioè sul divano. Dopo la doccia vado anche io a dormire anche se domani non sarebbe stato il giorno della missione comunque avrò bisogno di energie in caso se qualcuno mi riconoscesse e volesse arrestarmi.

The last commander of the HYDRA-Natasha RomanoffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora