chapter 7

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Dopo quella sera, si erano rivisti altre due volte. In realtà era Jungkook che si presentava al museo con delle bibite o del cibo dentro un sacchetto, e si sedeva di fianco a Taehyung mentre questo dipingeva in assoluto silenzio.

Jungkook rimaneva vicino a lui a vederlo pitturare senza dire una parola. Non disturbava, e Taehyung, con la coda dell'occhio, lo vedeva mentre spalancava la bocca sorpreso dal disegno, oppure lo vedeva sorridere di tanto in tanto. Il pittore si sentiva più a suo agio con Jungkook adesso, anche se la sua insicurezza non lo faceva conversare molto. Ma ciò sembrava non destabilizzare per nulla il moro, anzi, Jungkook parlava in continuazione quando, dopo che Taehyung finiva di disegnare, gli raccontava della sua giornata oppure delle nuove serie TV che aveva scoperto. Taehyung non si sentiva più completamente solo, e l'angelo aveva capito che se il piccolo e talentuoso pittore non parlava, non era perché non lo voleva lì, ma semplicemente era anche quello un tratto del suo carattere; ma i piccoli e timidi sorrisi che ogni tanto riusciva a strappargli, gli fecero intendere che in fondo anche lui apprezzasse la compagnia dell'angelo. Jungkook doveva ancora capire cosa fosse quella specie di 'disturbo' di cui gli aveva parlato Yuna, ma avrebbe aspettato ancora un po' per chiederglielo. Adesso andava bene così: Taehyung che dipingeva senza mandarlo via, e lui che gli raccontava le cose più stupide per non farlo più sentire solo, perso, già per non farlo sentire più  perso.

"Ma tu ti immagini la mia faccia quando ho scoperto che fanno serie TV su i vampiri? Cioè ma stiamo scherzando? Praticamente sono demoni!" Stavano camminando lungo un grande prato verde e curato mentre Jungkook stava parlando, quasi indignato, di una serie TV sui vampiri. A Taehyung veniva da ridere ma stava cercando di mantenere la sua aria impassibile, ma Jungkook continuava a lamentarsi come un bambino, e sulle labbra del pittore spuntò un impercettibile sorriso. 

"Guarda ci sono a-anche serie TV sugli a-angeli se p-preferisci." 

Jungkook si bloccò, facendo fermare anche Taehyung. "Cosa?" Deglutì. 

Taehyung aveva come l'impressione di aver detto qualcosa di sbagliato, così abbassò la testa. "Io ehm i-io ho solo detto c-che ci sono serie TV anche sugli a-angeli se i v-vampiri non ti p-piacciono." Jungkook vide le mani di Taehyung muoversi tra di loro nervosamente e si diede mentalmente dell'idiota. Taehyung non aveva detto niente di strano, almeno, non con cattive intenzioni, ma Jungkook sentendo la parola angelo, si era agitato. 

"È okay Taehyung." Gli toccò una mano per farlo smettere di torturarsi le unghie. "Anzi," il pittore alzò il viso su quello del moro "perché non vieni da me e guardiamo una di queste serie TV sugli a-angeli?" La voce aveva tremato e si era interrotta alla parola angeli. Taehyung quasi sempre balbettava così, e Jungkook, per la prima volta, capì esattamente il perché il suo piccolo pittore parlava così a scatti: era nervosismo, e Jungkook lo provò sulla propria pelle. Si riscosse dai suoi pensieri e di nuovo si dedicò a cercare un modo per mettere il pittore il più possibile a suo agio.

"Andiamo?" Taehyung annuì e diventò rosso dall'imbarazzo di avere Jungkook così vicino, ma l'angelo era troppo concentrato a cercare un modo per non fare innervosire Taehyung che non se ne accorse.

Arrivarono a casa di Jungkook, e visto che l'angelo aveva già portato del cibo al museo e loro avevano già mangiato, appena entrati nel salotto, il padrone di casa si sedette sul divano e accese la televisione. "Vieni qui e aiutami a scegliere." Taehyung vide Jungkook battere la mano sul divano e timidamente si avvicinò. "Allora, ho scoperto questo tasto sul telecomando," schiacciò il pulsante con su scritto 'netflix  ' " e non ci crederai mai, ma è pieno pieno di serie TV o film!" 

Taehyung lo guardava da sotto la montatura degli occhiali e Jungkook gli si avvicinò. "Come mai porti gli occhiali?" Il pittore boccheggiò, ma Jungkook non si rese conto che gli si era avvicinato terribilmente al suo viso finché non vide ogni muscolo di Taehyung muoversi. "Ehm-, scusa.." Tornò al suo posto e iniziò a guadare i vari film e le varie serie scrivendo sulla barra di ricerca la parola angeli.

"Io, ehm h-ho gli occhiali perché alla n-nascita m-mi hanno riscontrato un problema neurologico di Blefarospasmi, ehm-" Vide Taehyung quasi tremare, ma non seppe cosa dire o fare, così, anche per incitarlo a continuare, per la prima volta rimase in silenzio e lo ascoltò. "Da p-piccolo avevo questi s-spasmi alle p-palpebre," chiuse e aprì gli occhi velocemente per far capire a Jungkook cosa stava dicendo "per anni in c-casa famiglia, le s-suore non c-capivano il p-perché, finché un d-dottore non mi ha dato delle p-pillole e così quei, ehm, diciamo tic, si sono a-attenuati." Taehyung a mano tremante si tolse gli occhiali grossi e rotondi. "Ma a causa di tutti quei m-movimenti i-involontari dei miei occhi, ho d-dovuto m-mettere questi perché a-avevo perso la sensibilità alla l-luce e iniziavo a v-vedere sfocato." 

Jungkook gli alzò il mento con l'indice e lo guardò serio. "Non ti vergognare Taehyung, non importa se hai gli occhiali o no, o se hai qualsiasi altra cosa che ti metta a disagio.." Jungkook continuava a tenere la mano sotto al suo mento e Taehyung stava tremando come una foglia, ma decise di mettercela tutta e di non scappare. "Non so cosa hai passato e non ti chiederò mai di dirmelo, lo farai quando vorrai e se vorrai. Ma Taehyung, non ti vergognare mai di te stesso, perché con o senza occhiali sei bellissimo." Vide gli occhi di Taehyung lucidi ma decise di non dire più niente, gli sorrise e cambiò argomento. "Allora, quale tra questi?" Gli fece segno con la mano. "Consigli?" Taehyung si rimise gli occhiali e tirò su con il naso prima di prendere il telecomando dalle mani di Jungkook e mettere play, la serie TV iniziò e mentre Jungkook era immerso nella serie TV come se fosse uno dei personaggi del drama, Taehyung pensava e ripensava alle sue parole. 

Oggi, per lui, era stata una vittoria. Aveva fatto un passo enorme verso Jungkook. Era riuscito ad aprirsi un po' e si era fidato del moro senza ripensamenti. Sì, non gli aveva raccontato dell'autismo, dei suoi genitori, della sua tendenza all'autolesionismo, ma comunque era riuscito a raccontare qualcosa di sé. L'unica persona vicina a lui, oltre al suo dottore, era Yuna. Lei sapeva quasi tutto ma Taehyung ci aveva messo anni per fidarsi completamente di lei, invece con Jungkook sembrava più semplice, quasi automatico. Taehyung ogni volta che stava con lui moriva dalla voglia di aprirsi e farsi conoscere e, anche se lentamente, sentiva dentro di lui di poter iniziare a fidarsi, sentiva che Jungkook non era una cattiva persona, sentiva che non gli avrebbe fatto del male. Era come se Taehyung avvertisse una strana aurea attorno al moro. Come se Jungkook fosse la persona più pura che esistesse. Dall'episodio sul ponte, aveva deciso di combattere contro la sua testa che cercava di allontanarlo il più possibile da tutti, perchè sembrava che finalmente ci fosse una persona che lo considerava, che lo pensava degno della propria compagnia, e questa persona era proprio Jungkook. Voleva conoscerlo, e voleva che Jungkook lo conoscesse per quello che era, con tutti i suoi difetti. Forse era arrivato il momento di sbloccarsi, e intravide la possibilità di un cambiamento nella propria vita. 

E mentre Jungkook rideva troppo rumorosamente per il drama in corso, Taehyung lo guardava con un sorriso più marcato, sentendo il cuore sussultare ogni volta che il ragazzo al suo fianco si avvicinava involontariamente o si girava a guardarlo con il sorriso sul volto.







Taehyung sta davvero facendo passi da gigante! Per lui non è facile aprirsi alle persone, e piano piano capirete tutta la sua storia!
Grazie mille per 1K letture 🥺
Spero che il capitolo vi sua piaciuto ♡

-alla prossima @taekookitaly ♡

Revisione a cura di BlueMeri___

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