Speciale

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Sei mesi dopo....

"Quindi Taehyung, dimmi, come sta andando?" 

Taehyung si morse il labbro per sopprimere un piccolo sorriso, le mani erano intrecciate tra di loro sopra il ventre e le gambe accavallate mentre era seduto su quella grande poltrona di pelle. "Bhe, s-sta andando benissimo" 

Il suo dottore sorrise e lo guardò attraverso la montatura degli occhiali pesanti. "Hai voglia di raccontarmi qualcosa?" 

Taehyung annuì energicamente facendo finalmente spuntare quel sorriso che ormai da qualche settimana aveva preso posto sulle sue labbra. "Jungkook è così dolce con me..."Iniziò a raccontare al dottore Jung della svolta che aveva preso la sua vita tralasciando, ovviamente, i dettagli che non potevano essere raccontati.


"Koo-" era ormai quasi un mese che Jungkook si era trasferito definitivamente a casa sua. Anche se non era molto che si conoscevano, entrambi i ragazzi non avevano nessuna intenzione di passare neanche una notte a dormire in due case diverse. Taehyung aveva chiesto al moro di trasferire le sue cose in casa sua e lo aveva fatto con le guance rosse dall'imbarazzo che, agli occhi di Jungkook, era sembrata una cosa così dolce e tenera che non aveva resistito a baciargliele insistentemente.

Così era da un mesetto che loro passavano le loro giornate quasi in simbiosi. Jungkook aveva trovato lavoro come barista e i suoi turni giornalieri coincidevano con quelli di Taehyung al museo.

Il pittore non aveva smesso di dipingere, ma aveva assolutamente cambiato il suo modo di esternare i sentimenti. Adesso non c'erano più colori scuri e tristi, la tela non era più un mezzo per buttare fuori tutto il dolore ed il suo senso di inadeguatezza che da sempre lo caratterizzavano; no, adesso la tela era ricca di sfumature luminose, ricca di passione e sicurezza che da un po' di tempo Taehyung aveva iniziato a provare. Per quanto fosse stato difficile vedere un Jungkook che non ricordava praticamente nulla della sua vita passata, in cuor suo, Taehyung era convinto che l'essenza, l'anima da angelo, fosse sempre presente nel suo fidanzato.

Jungkook era un compagno perfetto per lui. Gli dava le attenzioni che meritava e mai una volta si era permesso di alzare troppo la voce quando litigavano. Lo aveva aiutato moltissimo con il suo disturbo e Taehyung aveva promesso che sarebbe tornato dal suo dottore per continuare la terapia. Per quanto il disturbo dell'autismo fosse migliorato grazie a Jungkook e alla sua presenza, Taehyung sapeva che non lo doveva sottovalutare. Il suo disturbo sarebbe sempre e comunque tornato in alcune occasioni, magari in modo più lieve, magari non portando più il pittore a farsi del male fisico, ma sarebbe comunque ritornato.

Taehyung però, adesso, aveva una persona al suo fianco che lo aiutava, una persona che lo faceva sentire amato e giusto. Una persona che non la smetteva di guardarlo con quei grandi occhi dolci di cui su era innamorato a prima vista.

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