chapter 19

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La mattina dopo Taehyung aprì gli occhi di scatto. Un dolore si espanse per tutta la zona lombare e il pittore avvampò ricordandosi cosa era successo la sera precedente.

Si girò nel letto disfatto che odorava di Jungkook ma non lo trovò accanto a lui. Si morse il labbro mentre un'enorme tristezza si stava per sprigionare nel suo stomaco. Se n'era andato? Gli occhi gli si inumidirono per la sensazione di abbandono che provava in quel momento, ma poi sentì un rumore assordante che proveniva dalla cucina.

Scese con i piedi nudi dal letto e si mise i boxer notando la maglietta nera di Jungkook sul pavimento. Tenne il labbro inferiore tra i denti sopprimendo un sorriso e aprì l'armadio infilando almeno una camicia larga.

Scese le scale con i piedi nudi e si fermò sullo stipite della porta che affacciava sulla cucina. I suoi occhi si schiusero in due piccole ma luminose mezze lune mentre guardava Jungkook che cercava di seguire un video su YouTube per cucinare delle uova con il bacon.

Si avvicinò lentamente all'angelo indaffarato e arrossì quando vide la sua ampia schiena nuda piena di graffi e segni. Il suo cuore batteva troppo forte nella cassa toracica.

Jungkook imprecò quando non riuscì a non far rompere un uovo e Taehyung sorrise abbracciandolo per la vita. "Oh" il moro fece un salto e Taehyung nascose il viso nella sua schiena bollente. 

"S-scusa non v-volevo spaventarti." Si staccò facendo girare l'angelo verso di lui. 

"Buongiorno piccolo" Taehyung abbassò lo sguardo imbarazzato per quel nomignolo e l'altro ridacchiò. "Dormito bene?" 

Il pittore annuì sentendo gli occhi di Jungkook bruciargli il corpo. "Si- ehm tu?" Una mano dell'angelo si intrufolò nella sua chioma castana e Taehyung alzò lo sguardo. 

"Gli angeli non dormono." Lo disse con voce bassa senza però togliere quella punta di dolcezza che caratterizzava l'angelo, Taehyung mise un broncio e Jungkook si sporse verso le sue labbra per baciarle a stampo. "Ehm-, sto provando a fare la colazione, ma non sono molto bravo." Si grattò la nuca sorridendo nervosamente e Taehyung gli prese la forchetta che aveva in mano. 

"F-faccio io t-tranquillo." L'angelo si spostò, rimanendo sempre però vicino al ragazzo per guardarlo cucinare. 

Una mano gli cinse la vita facendo rabbrividire il pittore. "Sei bellissimo mentre sei concentrato a fare qualcosa." Jungkook appoggiò il mento sulla sua spalla e si avvicinò ancora di più alla sua schiena per tenerlo stretto. 

"Ehm g-grazie." Sentì una risata e poi la sua guancia arrossata venne baciata. 

"Sei così carino quando diventi rosso piccolo." E Taehyung poteva anche morire in quel esatto momento perché tutto quello che aveva sempre desiderato nel profondo era trovare una persona che lo amasse così com'era.

Taehyung tornò al lavoro quel pomeriggio, aveva dovuto per forza spiegare in poche parole quello che gli era successo a Yuna, visto che lei lo aveva assalito urlando come una ragazzina per il suo collo macchiato. Taehyung aveva provato a coprire i segni della notte passata con del trucco, ma Yuna se n'era accorta comunque, e così il pittore aveva dovuto raccontare di lui e di Jungkook.

Seduto sul suo sgabello bordeaux Taehyung prese il pennello e iniziò a disegnare, sentendosi particolarmente ispirato; voleva provare a mettere su tela tutto l'amore che provava per il ragazzo moro. Era un'impresa ardua per lui. Non gli era mai capitato di disegnare dei sentimenti felici, non aveva quasi mai utilizzato colori chiari e luminosi; ma quella volta, con quelle nuove emozioni così vive dentro di lui, sentendosi per la prima volta così voluto e così amato, voleva provarci, voleva provare ad esternare su un suo quadro tutto quello che sentiva in quel momento. Prese del giallo e lo mischiò nella palette, e iniziò a disegnare.

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