Mi sveglio di soprassalto dopo essermi addormentata in ospedale.
Mi sono addormentata piangendo dopo aver saputo che le mie uniche amiche avevano scoperto ciò che avevo fatto.
Non riuscivo a pensare ad altro. Mi sentivo male al sol pensiero di averle deluse. Era come se un tornado mi stesse sbattendo da una parte all'altra con violenza facendomi girare la testa e provocandomi dolore.
Cerco di cacciare almeno per qualche minuto questi pensieri, e lentamente mi alzo dal letto: prima seduta, e poi in piedi, per evitare di perdere nuovamente i sensi. Mi dirigo a stento verso il bagno per darmi una sciacquata: ho le occhiaie nere sotto gli occhi, la pelle pallida e le labbra di un rosa spento.
Apro il rubinetto, prendo un po' di acqua fresca tra le mani e comincio a bagnarmi il viso, e sento immediatamente un leggero sollievo.
Torno nella mia stanza d'ospedale, dove cerco di rivestirmi e mettere un po' di ordine per poi dirigermi verso l'uscita e andarmene.
Una volta messo a posto, prendo la mia roba ed esco dalla stanza, quando mi trovo davanti Ashley e Melissa.
Mi sento di nuovo mancare, ma so di dover resistere e di dover affrontare qualsiasi cosa hanno ancora da dirmi.
Si limitano a darmi un forte abbraccio, come se cercassero di ricostruirmi la corazza che avevo creato con tanta cura e attenzione, ma frantumata poco dopo.Torno a casa, poi nel mio rifugio, e ancora la solita sinfonia di tutte le sere. Non riesco a metterci una pietra sopra.
Passarono mesi e io continuai imperterrita a tagliarmi, non perché ne avessi sempre bisogno, ma perché ormai era diventato un obbligo ed un'abitudine, come il pranzo e la cena.
La scuola? Meglio evitare di parlarne, sono ancora in quella fase in cui non voglio proprio saperne e non mi importa.
Siamo a febbraio, e sono stata invitata ad una festa di compleanno di un conoscente del gruppo che frequento raramente ormai, ma decido di andarci.
Ashley e Melissa sono tremendamente gelose del fatto di non poter venire con me in quanto non sono state invitate, ma mi ci reco ugualmente.Indosso un paio di jeans chiari, un giacchetto corto di jeans della stessa sfumatura dei pantaloni, e sotto una semplice canottiera nera, con infine dei texani per completare l'outfit. Mi trucco leggermente come di mia abitudine, e mi faccio accompagnare all'indirizzo.
La festa si svolge a casa del festeggiato, e appena entro sono colpita dalla grandezza della villa, è enorme, con stanze una più grande dell'altra, per non parlare della quantità di esse.
Siamo circa una ventina di persone con un brusio di voci assordante, e poco dopo ci recammo tutti presso la sala da ballo, dove in ogni angolo è presente una cassa per l'audio e dei subwoofer per accentuare i bassi delle tracce techno.Mi concentro sulla musica e ballo per ore ed ore senza nemmeno accorgermene, mi sto divertendo tantissimo senza aver bevuto niente di alcolico. Mi sfogo completamente con la musica e divento quasi irriconoscibile, mi trasformo totalmente di fronte a quelle casse che emettono suoni e vibrazioni al massimo volume.
Si è fatta l'una di notte torno a casa, e stasera non mi sento obbligata di fare ciò che faccio sempre; così mi infilo direttamente sotto le coperte e chiudo gli occhi, cadendo in un sonno profondo pochi minuti dopo.
Il pomeriggio seguente, io e le ragazze ci diamo appuntamento al solito bar, ma quando arrivo c'era qualcosa che non andava.
Vedo Ashley e Melissa distratte, quasi come se non volessero parlare con me o come se stessero cercando di evitare un discorso; poco dopo aver avuto sempre più conferme di quanto detto prima, mi decido di domandarle cosa ci fosse che non andava e di farle parlare.
«Che succede?»
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Hai presente quella sensazione?
Teen FictionEssere traditi. No, non sto parlando del tradimento da parte di un fidanzato come avrete già pensato tutti, ma sto parlando di una cosa ben peggiore: il tradimento da parte di un'amicizia. Un'amica di una vita, con cui hai condiviso per filo e per s...