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Rimango imbambolata a guardarlo e a chiedermi perché il destino volesse farmi brutti scherzi.
E' seduto a un tavolo per due, accompagnato da una ragazza che suppongo sia la sua fidanzata Zaphina.
La ragazza mi è leggermente di spalle, non riesco a studiarla del tutto, ma ciò che riesco a notare sono i suoi lucenti capelli biondo cenere con taglio a caschetto.
Axel invece, indossa una camicia bianca letteralmente attillata al suo corpo scolpito, che per quanto la taglia fosse giusta, lascia pensare che sia nato con quell'indumento.
Se i miei occhi non mentono, da quel poco che vedo delle sue gambe indossa un paio di jeans blu scuro, e delle scarpe da ginnastica bianche.
I miei bulbi oculari tornano ad ammirare il suo corpo sotto la camicia, e traspaiono alcuni tatuaggi. Molti tatuaggi.
Non saprei dire con certezza di quali disegni si tratta, ma ne avrà almeno una diecina tra braccia e torace.

Vengo risvegliata dalle mie amiche che facevano oscillare una mano davanti ai miei occhi incastrati in quel ragazzo, e cerco di riprendermi in tutta fretta facendo finta di niente.

«Perché stai fissando il fratello di Sophie?» mi domanda Ashley, accennando una risata.

«No nulla... semplicemente non mi aspettavo di trovarlo qui.»

«Non ti piacerà mica, vero?!» sbotta Melissa.

«Diamoci una calmata ragazze, è più grande ed è fidanzato, lo stavo semplicemente guardando. In fondo non potete dire che è brutto quindi... si può dare un'occhiata no?»

Ashley mi guarda e solleva i limiti delle labbra verso l'alto e concorda con quanto ho detto poco fa. Melissa invece lo guarda con attenzione, lo studia e poi conclude:

«A me non piace per niente, mangiatelo voi con gli occhi, è tutto vostro.»

Sbottiamo tutte in una risata assai rumorosa, tanto che quando mi giro nuovamente verso Axel, vedo che mi sta fissando.

Smetto improvvisamente di ridere e i nostri occhi si incatenano tra di loro, ho di nuovo la sensazione dei secondi che sembrano una vita intera.

Cerco il modo di sciogliere i nostri sguardi e mi concentro sul menù.
Provo a capire quello che sto leggendo ma il mio corpo mi lancia delle scossette di emozioni miste l'una con l'altra.
Ogni volta che incontro il suo sguardo il mio cuore manca di un battito e comincio ad avvertire leggeri tremolii.

Cerco di cacciare ogni pensiero sconcertante e mi soffermo su cosa mangiare e, una volta aver ordinato, io e le ragazze ci perdiamo in chiacchiere.

Mi sento terribilmente osservata e questa cosa mi sta infastidendo. Decido di andare in bagno per tranquillizzarmi e avere meno occhi puntati addosso; per questa sera ne ho abbastanza.
Percorro un lungo corridoio dove in fondo a sinistra avrei trovato il bagno, e una volta trovato entro. Mi svuoto attenta a non poggiarmi sul wc, e subito dopo lavo le mani e mi osservo al piccolo specchio posto di fronte a me.
Cosa mi sta succedendo?
È possibile che un ragazzo di cui so a malapena il nome, riesce a farmi sentire... strana?
Non saprei come spiegarlo, non ho esperienze in questo campo e se devo essere sincera, non le ho mai volute.
So solamente che mi serpeggia nelle vene un brivido di euforia quando lo vedo, e questa cosa mi sta dando alla testa.

Una volta aver fatto un bel discorsetto con me stessa riflessa nello specchio, faccio per aprire la porta del bagno e tornare al tavolo, ma qualcosa la blocca.

Cerco di forzarla con tutto il peso del mio piccolo corpo per provare ad aprirla, e quando ci riesco, finisco improvvisamente addosso ad Axel.

Ritrovo il mio viso spiaccicato al suo petto, e quando alzo lo sguardo per scusarmi di cotanta goffaggine, ecco che sento nuovamente quelle sensazioni.

Mi trovo di fronte a quei meravigliosi occhi color nocciola che mi guardano intensamente, e rimango in silenzio ancora attaccata a lui.

Quando mi accorgo che la situazione si sta facendo imbarazzante, velocemente retrocedo e vergognandomi come un cane apro la bocca per parlare, ma vengo immediatamente interrotta:

«Non devi scusarti, se è questo che volevi dirmi.»

La sua voce è calda e tranquilla, mi mette in breve tempo a mio agio e rilasso i muscoli del corpo.

«Sì beh... la porta non si apriva e...»

«L'hai forzata e così mi sei sbattuta contro, ok può succedere, tranquilla.»

Non so se potermi calmare dopo ciò che mi ha detto o continuare ad agitarmi perché Axel mi sta parlando.

«Ok... grazie...» riesco solamente a dire queste due misere parole prima di darmela a gambe levate e sperare di non incontrarlo mai più.

Quando torno al tavolo con Ashley e Melissa, notano che c'era qualcosa che non andava, e dopo aver spiegato loro l'accaduto quasi non si mettevano ad urlare.

«Dio, ma siete pazze? Sembrate delle scimmie urlatrici.»

«Non è da tutti sbattere contro Axel Craig, sai?» controbatte Ashley.

Melissa rimase indifferente alla persona di cui stavamo parlando, ma si emozionò -stupidamente- ugualmente per cosa mi successe.

Dopo pochi minuti, Axel fa ritorno dal bagno e riprende posto vicino a Zaphina, che le stampa uno splendido bacio sulle sue graziose labbra.

Non solo mi diede fastidio quel bacio, ma sembrava come se lo stesse facendo di proposito.

Di conseguenza, mi concentrai sulla pizza appena sfornata dalla cucina, e finalmente misi qualcosa sotto i denti.

Rimanemmo sedute a chiacchierare pur avendo finito di mangiare da un bel po', quando la mia attenzione venne attratta da Axel, che si stava alzando per andare via.

Si allontanava lentamente, lasciando sempre più spazio tra le distanze che ci separavano, e quando arriva in un punto in cui svoltato l'angolo non avrebbe più avuto visuale su di me, si ferma un istante a guardarmi, mi fa l'occhiolino e riprende a camminare, sparendo dalla mia vista.

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