sono la classica ragazza che dopo gli europei si è innamorata dei giocatori e scriverà una storia con protagonista Chloe, figlia di Mancini, che si innamorerà di uno della squdra. Spero vi piaccia👉🏻👈🏻🤍
A quel punto Edoardo lasció la presa dal mio polso e mi spinse contro il muro con forza facendomi cadere. Nicolò sembrava accecato dalla rabbia quando ricevette uno spintone dal mio ex "Così a me non mi parla nessuno" rispose Edoardo infuriato, spingendo anche Nicolò "Io faccio quello che voglio e tu non la tocchi" rispose il calciatore restituendogli lo spintone. Iniziarono a fare a botte alchè mi alzai cercando di fermarli ma Edoardo mi diede un pugno facendomi uscire il sangue da naso. Giusto in tempo per vedere la scena furono i ragazzi che salivano per recarsi in camera a vedere il film ma vedendo il pugno che ricevetti si misero in mezzo bloccando Edoardo e allontanando Nicolò. Davanti a me si misero Bonucci e Spinazzola come per farmi da scudo mentre Gigio portava via Edoardo "Io e te ci rivediamo non finisce qui" disse il mio ex bloccandosi davanti ai due giocatori che mi proteggevano ma l' unica cosa che ricevette fu una testata da Bonucci. Manuel mi portó in camera, mi cambiai
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e insieme raggiungemmo gli altri che stavano prendendo il necessario per disinfettare. Entrati in camera di Lollo e Ciro, vidi Nicolò seduto sul letto con le spalle sullo schienale che, superata la soglia mi guardò. "Noi andiamo giù a vedere che sia tutto apposto tra poco torniamo" disse Ciro e tutti uscirono lasciando me e Nicolò da soli. Mi sedetti sul letto e ci guardammo per qualche secondo, quando decisi di rompere il silenzio "Grazie" dissi con un piccolo sorriso "Non devi ringraziarmi chiunque l' avrebbe fatto" mi disse ricambiando il sorriso "Per una volta che ti ringrazio non puoi non fare quello sicuro e pieno di sè" dissi scherzando ed entrambi risimo. Una gocciolina di sangue gli scese dal taglio che aveva sul sopracciglio e presi un dischetto con del disinfettante per asciugarglielo. "Ma dai non serve è solo una taglietto" disse spostandosi leggermente con la testa "Stai zitto e fermo" dissi mettendomi davanti a lui. "Dice che posso giocare domani infermiera?" mi disse in modo scherzoso "Non credo penso debba stare in panchina per i prossimi 5/6 anni" risposi nello stesso modo. Ridimo entrambi e mentre gli continuavo ad asciugare il sangue che non voleva fermarsi lui si morse leggermente il labbro. "Aspetta prendo un altro dischetto" dopo averlo preso mi riposizionai davanti a lui stavolta però mettendo un ginocchio appoggiato al letto vicino alle sue gambe e alzandogli leggermente il volto. "Non credo sia necessario tutto ciò" disse sempre scherzando il giocatore "Vuoi essere pronto per domani? Allora stai zitto e fatti aiutare" dissi sorridendo. Mentre continuavo a curargli i tagli sul viso, Nicolò mi mise le mani sulle coscie e mi tirò giù facendomi mettere a cavalcioni su di lui. "Così sei più comoda" mi disse con un sorriso furbo "Nic-" mi interruppe "Shhh curami sennò non posso portare a casa la coppa" disse e io alzai gli occhi al cielo. Dopo un po' notai che mi stava guardando mentre sorrideva "Non farti strane idee" gli dissi ridendo "L hai detto che perché pensi di non riuscire a resistermi o perché hai paura che tornino gli altri" disse mettendo le sue mani sulle mie coscie e iniziando a mordersi il labbro. Al suo tocco il sorriso che avevo sparì e nel mio stomaco si scatenò un vero zoo. Non sapevo cosa fare come reagire o cosa dire, ero bloccata a vedere le sue mani sulle mi coscie. Spostai leggermente lo sguardo creando un contatto visivo e, anche lui sembrava come spento, ovvero il Nicolò che conoscevo era spento, sembrava che quel tocco avesse acceso un qualcosa tra noi. I nostri volti si mossero molto lenti in avanti fino a quando non sentimmo bussare alchè, interrompemmo il contatto e mi alzai di scatto. "Tutto apposto?" disse Gigio vedendo noi che sbiancati "Tutto apposto" rispondemmo insieme. "Dormi in stanza con me? Non mi va che stai da sola in stanza" mi disse Manuel "Va bene, vado un attimo a chiamare Lorenzo" risposi uscendo dalla camera e lanciando un ultimo sguardo a Nicolò che ricambiò. Al telefono raccontai tutto al mio fidanzato e lui cercò di tranquillizzarmi "Vuoi che vengo lì?" mi disse in chiamata "Nono tranquillo vai a dormire ci vediamo domani" gli dissi. Ok forse non gli avevo raccontato tutto tutto, potrei ma FORSE eh, aver tralasciato i dettagli in camera con Nicolò.