sono la classica ragazza che dopo gli europei si è innamorata dei giocatori e scriverà una storia con protagonista Chloe, figlia di Mancini, che si innamorerà di uno della squdra. Spero vi piaccia👉🏻👈🏻🤍
La chiamata con Lorenzo non era andata nel migliore dei modi, non ci sentivamo da quasi due giorni e in effetti al telefono sembrava molto freddo; mi disse che era stato molto impegnato con il lavoro e per questo non mi aveva scritto. Non mi piaceva questa cosa, perché con le partite di calcio ho sempre avuto a che fare tra mio padre e Manuel e, per quanto si possa essere impegnato, un po' di tempo per sentire la propria ragazza si aveva: a quanto pare non voleva.
*qualche giorno dopo*
Era passato qualche giorno dalla chiamata con Lorenzo e ci eravamo riniziati a sentire normalmente ma continuavo a sentire molta freddezza. Quella sera dovevamo vederci a cena, perciò iniziai a prepararmi un' ora prima.
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indossai un abito nero fino alla coscia a manica lunga visto che faceva fresco, abbinato ad uno stivale e una pochete nera con le spalline oro uguali ai miei accessori; i capelli rimasero sciolti al naturale, leggermente mossi. Scesi nella haul e vidi i ragazzi vestiti molto bene "Come mai siete così belli?" dissi scherzosamente "Stai dicendo che di solito non lo siamo?" disse Lollo trattenendo un sorriso "Si gnomo" aggiunsi ridendo "E tutta questa sua bellezza a cosa la dobbiamo?" disse Bonucci "A Lorenzo, andiamo a cena" dissi facendomi più seria "A che ora passa?" disse Lollo "E perché sembra ti sia caduto il mondo addosso?" continuó Ciro "Non passa vado io e no, sto bene" dissi con un sorriso forzatissimo "Piccola flash non puoi dirci cagate siediti e racconta" continuó Spina prendendomi la mano e portandomi verso i divanetti "Ma farò tardi" dissi trascinata "Abbiamo tutti la macchina, uno di noi ti accompagna" disse Bonucci Iniziai a raccontare della sparizione del mio ragazzo e della sua sprecata scusa. "E nulla siamo rimasti così, stasera gli parlo" dissi finendo di raccontare "Sai come la penso su di lui, è un coglione e non voglio che ti faccia star male però se ti piace è giusto che ci parli e ci chiarisci" disse Florenzi o come lo chiamo io FloFlo. I ragazzi continuarono a darmi i loro pareri e in effetti avevano tutti ragione, ero la sua ragazza e non trovare nemmeno un secondo per scrivermi non può essere lasciato passare così. "Mimmi dai t' accompagno io" disse Florenzi prendendo le chiavi della sua auto. Arrivati davanti il ristorante Alessandro mi diede qualche dritta per la serata e per aggiustare il mio discorso da fare a Lorenzo. "Grazie FloFlo ti voglio bene" dissi schioccandogli un bacio sulla guancia e scendendo dall' auto. Entrata nel ristorante dissi al cameriere il cognome della prenotazione così da condurmi al posto dove però non c'era ancora nessuno. Gli scrissi un messaggio ma non rispose. Vidi altri messaggi da parte dei ragazzi che mi chiedevano se fosse tutto ok, a che ora dovevano venire a riprendermi e, se dovevano venire a menarlo, spero l' abbiano detto scherzando. Passò un ora e di lui ancora niente, no messaggi, no chiamate, nulla. Mi ero ordinata un calice di vino bianco nell' attesa e penso che sia più di compagnia lui che il mio ragazzo. Un' altra ora passò e insieme alla seconda bottiglia di vino la mia pazienza finì. Mi alzai infuriata, andai dal cameriere che era stato gentilissimo con me capendo che mi era stata data buca, pagai il vino e uscii, aveva iniziato anche a piovere. Appena superata la soglia del ristorante, lo vidi, Lorenzo era arrivato. Sul mio volto si fece solo più rabbia non volevo sentire le sue scuse finte e inutili, non volevo più sentire lui. "Amore eccomi scusami" disse tutto tranquillo avvicinandosi per baciarmi, l'unica cosa che ricevette fu uno schiaffo in faccia. "Amore lo so che ho fatto tardi ma non c'è bisogno di tutto ciò, andiamo in privato" "Amore un cazzo, oggi mi hai dato buca, sparisci per giorni, non mi cerchi, non fai nulla e pretendi ancora che voglia stare con te" urlai esasperata "Amore ma lo sai che mi alleno tutto il giorno" disse lui cercando di evitare gli sguardi di tutti "Continui a dirmi cazzate! Il calcio lo conosco da quando sono nata, negli allenamenti ci sono sempre delle pause e anche abbastanza lunghe quindi il tempo di scrivermi ce l' avevi eccome sei tu che non vuoi" continuai a tono infuriato "Ma amore posso spiegarti io-" lo interruppi "Basta non voglio più sentire le tue cazzate" dissi con una lacrima che mi rigò il viso.