~chapter 34~

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"Lo sai che non mi devi chiamare così" rispose con un piccolo ghigno mettendosi seduto sui divanetti.
"Ah no? E perché non dovrei?" dissi quasi provocandolo
"E specialmente non guardarmi così" continuó
"Così come?" lo stavo guardando negli occhi sorridendo
"Mi fai impazzire quando sorridi" affermò...sorrisi.
Non sapevo come reagire, quelle parole sapevo che sarebbero rimaste nella mia mente fisse.
"Cosa c'è ?" disse in modo dolce notando che ero particolarmente rossa
"Nulla, mi fa strano non litigare con te" risposi sorridendo e giocherellando con dei fili della seduta che fuoriuscivano.
"Non è meglio?" continuó alzandomi il viso
"Forse" dissi rubandogli l' elastico che aveva al polso iniziando ad intrecciarlo
"Non sai stare ferma cinque minuti?" affermò Nicolò con una piccola risata notando che qualsiasi cosa avessi tra le mani la usavo per giocarci
"Mhh no" dissi sorridendo e appoggiando la testa sulla sua spalla, l' avevo fatto d'impulso, senza pensarci due volte e non sapevo il motivo ma comunque non mi mossi.
Erano passate circa due ore, stavamo ridendo e scherzando come due bambini e nessuno dei due sembrava volesse andarsene.
"Buongiorno amore" disse quella racchia di Sara posando da dietro le braccia intorno al collo di Nicolò
"Chloe" continuó squadrandomi, le sorrisi amaramente e riposai gli occhi su Nicolò
"Credo sia ora che vada" gli dissi al ragazzo con un piccolo sorriso cercando di non far notare l' odio che provavo per quella ragazza
"Ci vediamo dopo?" mi chiese il giocatore  speranzoso in una risposta positiva
"Non credo, ho da fare" mentii spudoratamente, ma non mi andava di vedere Nicolò con quella, provavo un qualcosa di strano, non so se si possa chiamare gelosia ma sicuramente questo sentimento mi potrebbe far uccidere Sara da un momento all' altro.
Mi diressi verso gli ascensori e incontrai Federico
"Ei piccola C" mi disse sorridendo
"Giorno chiesino" risposi ricambiando un sorriso leggermente sforzato, ero ancora infastidita dalla scena di poco fa
"Andiamo a fare colazione?" disse uscendo dall' ascensore
"Ehm no ho già fatto, ci vediamo dopo" risposi prendendo il posto nell ascensore
"Oh... ok va bene a dopo" continuó

*la sera*

"Raga non mi interessa nulla! Stasera si va a ballare!" disse Lollo
"Ovviamente senza partner" continuó Ciro.
Tutti annuirono e Chiesa disse
"Aspettate vado ad avvisare Chloe"
"Le puoi anche mandare un messaggio, non c'è bisogno che sali in camera da lei" rispose Nicolò infastidito
"Vuoi salire tu?" gli chiese Federico, lui era convinto che tra me e Nico ci fosse qualcosa, entrambi lo negavamo sempre però non ci credeva mai.
"Non va nessuno dei due, vado io" rispose Manuel geloso, a tutti scappò una risata.

*un' ora dopo*

"Hai finitoo?" rispose Manuel esasperato, era un ora che aspettava mentre mi preparavo
"Sisi quasi fatto sto cercando le scarpe" dissi buttando tutti i vestiti per aria, quella camera era davvero un disastro!
"Lo sai che non ci credo vero?" disse con una piccola risata isterica
"Fai finta almeno" urlai dal bagno
"Vado giù a intrattenere gli altri" disse uscendo dalla porta
"Ah e non ti vestire troppo scollata" continuó.

"Hai finitoo?" rispose Manuel esasperato, era un ora che aspettava mentre mi preparavo "Sisi quasi fatto sto cercando le scarpe" dissi buttando tutti i vestiti per aria, quella camera era davvero un disastro!"Lo sai che non ci credo vero?" disse c...

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mi vestii così e feci la piega ai capelli per tenerli lisci.
Sentii bussare alla porta e dissi di entrare senza far caso a chi fosse.
"Ma è scoppiata una bomba qua dentro" disse Nicolò
"Cosa vuoi Nicolò non trovo le scarpe" risposi di fretta nervosa
"Eh ci credo che non le trovi, guarda cosa c'è qui dentro"
"Sei venuto qui per rompere o aiutarmi?" dissi con un mucchio di vestiti in mano
"Veramente per nessuno dei due" rispose ancora scioccato dal disordine
"Ecco allora fa qualcosa di utile e tieni questi" dissi dandogli il mucchietto che avevo tra le braccia. Appoggiò i vestiti sul letto e iniziò a cercare le scarpe dopo avergli dato la descrizione di esse.
"Come sto?" disse prendendo uno dei miei reggiseni e appoggiandoselo al petto.
Gli lanciai una maglia addosso mentre feci una piccola risata
"Aiutami stupido"
"Ai suoi ordini" disse facendo il gesto dei soldati, sorrisi e cercammo.
"Trovate!" esclamai dopo circa mezz'ora, le infilai e dissi
"Dai andiamo che è tardissimo" non feci in tempo a finire la frase che scivolai su un abito. Nicolò mi prese fortunatamente senza farmi cadere, aveva le mani sui miei fianchi mentre io, avevo le mani sul
suo petto; ci fissammo per qualche secondo, ogni volta che le sue mani si posavano su di me succedeva questo...

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