Il vento gelido e la minaccia di un'abbondante nevicata durante quel pomeriggio di metà dicembre avevano costretto tutti a rimanere al caldo nelle proprie abitazioni.
Il gruppo di amici, che aveva deciso di organizzare una rimpatriata prima di Natale, dopo qualche mese dall'ultima volta, si ritrovò a dover stravolgere i programmi a causa di un evento tanto atteso quanto imprevedibile, trasformando quella che avrebbe dovuto essere una semplice cena, in una festa di benvenuto per l'ultimo nato della famiglia Agreste.
Il salone della villa era stato addobbato di tutto punto ed al centro era situata una lunga tavola imbandita a buffet.
La musica leggera di sottofondo alimentava la calda atmosfera natalizia della villa, rendendo più luminosi i sorrisi di tutti i partecipanti, che si intrattenevano con i discorsi più vari.《È un vero peccato che non potremo esibirci con lo spettacolo di burlesque..》
Commentò Chloé un po' triste, ricordando che proprio il giorno prima avevano ricevuto l'avviso di un cambio di programma.
《Io invece sono contento》
Replicò Adrien davvero sollevato a quella notizia, posizionandosi a braccia conserte, appoggiando una spalla contro il muro accanto alla finestra.
《Certo, eri parecchio preoccupato che la tua donna si scoprisse troppo, vero?》
Luka lo prese in giro con una pacca sulla spalla, facendo sbuffare l'amico biondo.
《L'insegnante di burlesque si è fatta male scìando, ora dovrà portare il gesso per due mesi, considerando la riabilitazione, abbiamo dovuto rinunciare e dovremo trovare un'alternativa per il festival di primavera》
Spiegò Chloé, raggiunta proprio in quel momento da Alya, che la affiancò, avanzando subito il proprio pensiero
《So che Marinette è già stata richiesta come costumista per lo spettacolo teatrale, mentre io sono stata nominata responsabile scenografico. Considerando gli esami di fine anno, direi che non ci resta tempo per trovare altro da presentare》
Chloé sospirò rassegnata, trovando conforto nell'abbraccio del proprio ragazzo
《Tranquilla, piccola, troverai anche tu il tuo ruolo per il festival》
Le lasciò poi un piccolo bacio sulla tempia, riportandola a sorridere.Marinette chiuse la porta della stanza in cui era stata, al piano di sopra.
《Hai fatto?》
Le domandò Lila incrociandola sulle scale.
《Fatto! La cameretta della piccola è pronta. Spero tanto che piaccia a Nathalie e Gabriel..》
Rispose la giovane corvina incrociando le dita.
《Ehi, ci hai messo tanto impegno, non sottovalutare le tue capacità! Ti devo ricordare che hai firmato un contratto con Agreste per i prossimi.. infiniti anni... con la prospettiva di rilevare l'attività insieme ad Adrien? Se non fossi stata capace, di certo il signor Gabriel non avrebbe mai pensato di fare una cosa simile》
La ragazza sorrise, quando notò l'autostima dell'amica tornare a renderla sicura di sé.
《Dai, scendiamo e raggiungiamo gli altri: la festeggiata sta per arrivare》Non appena il portone di ingresso della villa si aprí, il primogenito della famiglia Agreste e Marinette accolsero Nathalie, che, sorridente ed emozionata, spingeva una carrozzina beige con strass sulla capotte, subito seguita da Gabriel, che invece trasportava due borsoni apparentemente pesanti.
《Vuoi una mano, papà?》
Si propose Adrien, allungando una mano ed afferrando la sacca che sembrava più pesante.
《Vedo che avete fatto shopping》
Commentò il giovane biondo, sollevando di più la pesante borsa e prendendo anche l'altra che aveva ancora suo padre.
《Veramente sono i regali delle nostre sarte. Hanno confezionato tutti questi abitini e tutine a mia insaputa》
Spiegò Gabriel, massaggiandosi i polsi un po' indolenziti, ma comunque contento di quella sorpresa inaspettata.
Il suo staff era davvero incredibile.Adrien si affrettò a portare i due borsoni al piano superiore, nella nuova cameretta della neonata; nel frattempo Marinette aveva recuperato i cappotti dei due coniugi e li aveva riposti nell'anticamera, per poi accompagnarli su per le scale e raggiungere Adrien insieme a loro.
I volti di Nathalie e Gabriel si illuminarono alla vista della stanzetta completamente arredata: accanto alla finestra c'era il lettino con il carillon a giostrina, subito accanto era stata posta una sedia a dondolo, poco più in là vi era la cassettiera con fasciatoio, all'angolo era posizionato l'armadietto a due ante sopra e due cassettoni in basso, un basso mobile a cubi per contenere i giochi occupava la parete accanto alla porta, tutto rigorosamente decorato con stencils di fate e farfalle, su di una delle pareti che erano state dipinte di un tenue lilla, spiccava una meravigliosa fata dai capelli oro, con ali ed abito bianchi e argento.
《Che ve ne pare?》
Domandò Marinette entusiasta e già soddisfatta delle loro espressioni meravigliate.
《È... è a dir poco stupenda》
Confermò la neomamma tutta emozionata.
《Grazie mille, ragazzi, è il regalo più bello》
Aggiunse Gabriel, non trovando altre parole per esprimersi.
La giovane coppia si scambio un'occhiata colma di gioia, intanto che i neo genitori si perdevano ad ammirare il risultato di quel magnifico lavoro.Gli altri ospiti attesero con pazienza l'ingresso di Gabriel, Nathalie e della nuova arrivata, che, appena varcata la soglia del salone, ricevettero un caloroso, nonché sorprendente, benvenuto da parte di ciascuno di loro, lasciandoli totalmente spiazzati, ma anche incredibilmente commossi.
Mai avrebbero immaginato che tutti quei ragazzi potessero trasmettere loro così tanto affetto, facendo sentire tutti i presenti come una grande famiglia.
Nel momento in cui Marinette notò gli occhi lucidi di Nathalie, affiancò prontamente la donna, con calma, e con dolcezza le sorrise e le passò una mano sulla schiena.
A quel gesto la neo mamma rispose con un abbraccio, stringendo a sé la ragazza, cercando in lei conforto e il sostegno necessario per ricomporsi più rapidamente.
Gabriel, invece, era riuscito in qualche modo a controllarsi: non poteva certo farsi vedere così fragile, bastava ed avanzava la grande sensibilità della propria compagna, che aveva suscitato tenerezza ed anche un po' di ilarità tra i ragazzi.《Ehi, ehi, guardate là》
Alya interruppe ad un tratto il discorso che stava intrattenendo con Nino, Lila e Nathaniel, poggiando una mano sul braccio del proprio fidanzato e facendo cenno con la testa in direzione della portafinestra del salone.《Sono davvero felice per i tuoi genitori, Adrien》
Esordì la giovane corvina, mentre il ragazzo la avvolgeva in un tenero abbraccio.
《Anche io. A dir la verità non mi dispiacerebbe se anche noi...》
Disse lui sottovoce, volgendo lo sguardo verso l'esterno
《Cosa?》
Marinette alzò la testa, non aveva sentito.
《Eh? No.. niente, niente》
Il biondo tagliò corto con un leggero sorrisetto impacciato.
Doveva trovare le parole giuste: non voleva apparire troppo frettoloso.
Prese coraggio con un respiro, stringendo un po' di più a sé la giovane donna.
《Senti, Marinette..》
Esordì per recuperare la sua attenzione; il cuore stava per scoppiare
《È da un po' che ci penso...》
La ragazza lo guardò sospettosa
《Quando fai così è qualcosa di tremendamente importante ed hai paura che tu dica di no》
Concluse quasi divertita e Adrien sussultò.
Cavolo. Davvero.
La stessa cosa era capitata quando le aveva dato le chiavi dj casa permettendole di andare da lui quando voleva.
Ormai non c'era scampo.
Riprese l'ennesimo grande respiro.
《Ok. Sono pessimo in queste cose... lo ammetto..》
Marinette ridacchiò.
《Non ti sposo》
Continuò a prenderlo in giro e facendolo arrossire un pochino.
《Non è questo che voglio... o meglio, non adesso》
La giovane allora non capiva.
Cos'altro poteva esserci di così importante da dire?
Adrien le prese entrambe le mani e la riabbracciò, posizionando le mani di lei dietro la sua schiena, intrecciate con le proprie.
《Allora che ne diresti di andare a vivere insieme, prima di sposarci?》
Marinette rimase scioccata, non tanto da quanto le aveva chiesto, ma da quel che si ritrovò davanti agli occhi nel momento in cui il modello le liberò le mani, permettendole di portare le proprie davanti a sé.
Le sorrise, abbassandosi appena affinché potesse incrociare il suo sguardo, in attesa di una sua risposta.
D'altra parte la ragazza non aveva la minima idea di come replicare: la gioia era davvero troppo grande, perciò non seppe fare altro che lanciarsi verso di lui, avvolgendo le proprie braccia intorno al suo collo e stampargli un bel bacio sulle labbra.
Adrien sorrise compiaciuto.
《Ehi, è una promessa, Milady》
Le sussurrò ancora sorridente.
《Ovvio, gattino》Fine.
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Ed ecco la conclusione di questa storia.
Lascio alla vostra fantasia quel che succederà.
Cari lettori, grazie per aver letto!