Kiss Cam [KOOKMIN]

● 09 ●

Passò mezz'ora e in quel lasso di tempo il peso del capo di Jimin sul mio petto divenne quasi scontato, un dettaglio cui già mi ero abituato.

Il suo profumo era la cosa più buona che avessi mai percepito e senza nemmeno accorgermene aumentai la stretta attorno ai suoi fianchi.

Ancora non riuscivo a credere di aver attirato le sue attenzioni: Jimin era un ragazzo dalla bellezza divina e sebbene fossi consapevole di non esser piazzato così male, trovavo comunque incredibile l'averlo conquistato.

Certo, quella kiss cam era capitata così per caso, ma poi si era avvicinato a me di sua spontanea volontà, senza telecamere ed applausi a spingerlo a provarci con me.

"Jungkook?"

"Mh?"

Non disse altro ed abbassai la testa per provare a vederlo in viso, cosa che non riuscii però a fare a causa della notte.

"Nulla, volevo solo controllare tu fossi sveglio."

In effetti stesi su d'un morbido prato avvolti dal silenzio chiunque si sarebbe potuto addormentare, ma per me risultava impossibile per una semplice ragione: Jimin.

Averlo accanto era una tentazione troppo forte, un motivo per farmi stare col fiato sospeso ed i sensi in allerta, pronti in caso fosse successo qualcosa.

Il suo corpo caldo contro il mio, la sua gamba accavallata alla mia, le dita che mi accarezzavano il petto poco sotto dove era poggiato col viso... tutto quanto mi rendeva troppo sveglio, troppo eccitato.

"Vuoi tornare a casa e andare a dormire?"

Glielo chiesi genuinamente, chiedendomi se quel suo dubbio riguardo il mio sonno non fosse che un modo per farmi capire fosse giunta l'ora di andare a nanna.

Lui però strofinò la guancia sul mio petto stringendomi ancora, mettendosi comodo.

"Mh no, sto bene qui."

Purtoppo per me non era lo stesso, non da quando spostandosi aveva alzato il ginocchio verso il mio inguine, premendo per errore o per dispetto sulla mia intimità.

Inizialmente provai ad ignorare la cosa, ma dopo pochi minuti non riuscii più a trattenermi ed abbassai la mano a stringergli debolmente una natica.

Lui sembrò non rimanerne sorpreso ed ero certo avesse iniziato a sorridere come suo solito, quel demone lussurioso.

Si resse sui gomiti, avvicinando il viso al mio così da lasciarmi un languido bacio lungo la linea della mascella, poco distante dall'orecchio in cui sussurrò poco dopo.

"Una tua fantasia è per caso quella di farlo all'aperto?"

In realtà non avevo mai pensato alla possibilità di far sesso all'esterno di un qualsiasi edificio, ritenendolo troppo imbarazzante, ma Jimin mi faceva andare fuori di testa così tanto che ormai non avevo più alcun pudore.

Con lui lo avrei fatto ovunque, in qualsiasi istante ed in qualsiasi modo.

"Sei tu che mi provochi."

Mi spostai sopra di lui e andai subito alla ricerca delle sue labbra, trovandole già dischiuse e pronte ad accogliermi.

Lo baciai facendo incontrare le nostre lingue più e più volte, amando come le sue mani corsero subito a stringermi i capelli.

Avevo notato fin dalla prima volta quanto lui amasse tenermi stretto a sé in quel modo, sciogliendo la coda o lo chignon per poter afferrare quelle ciocche scure.

Quando lo prendevo da dietro e non poteva farlo non appena mi chinavo a marcarlo sul collo subito piegava il braccio all'indietro, a stringerli ancora.

Adesso che però eravamo faccia a faccia entrambe le sue mani erano sulla mia nuca e quando ci dividemmo per prendere fiato lui iniziò ad allargare le gambe.

"Vuoi..."

Lasciai in sospeso la domanda, ben sapendo che lui avrebbe capito perfettamente a cosa mi riferissi, e la risposta che mi diede fu più che esaustiva.

Alzò il bacino per andare incontro al mio, premendo la propria erezione sul mio inguine.

A quel punto entrambi lasciammo da parte ogni freno inibitore e in mezzo al prato iniziammo a strusciarci l'uno contro l'altro, Jimin che aveva già abbassato le mani a slacciarmi i pantaloni.

Me li abbassò assieme ai boxer e l'aria fresca della sera si scontrò sul mio membro caldo e pulsante, ma ben presto le sue dita gli furono intorno a proteggerlo dal vento.

Mi lasciai sfuggire un roco verso di piacere quando iniziò a muovere il polso per rendermi più eccitato e duro e in risposta mi sistemai sul suo collo, mordendolo e leccandolo per marchiarlo così da testimoniare la mia presenza, il mio erotico dominio su di lui.

Ben presto però le sue mani non furono abbastanza e fu il mio turno di abbassargli i pantaloni quel tanto sufficiente a poggiare la punta della mia intimità al suo orifizio invitante più che mai.

"Nella giacca."

Allungai subito la mano sapendo perfettamente che cosa cercare ed infatti poco più tardi ero già intento a sistemarmi il preservativo.

Entrai in lui senza perder tempo coi preliminari ed il gemito acuto che fuoriuscì dalle sue labbra mi fece venire i brividi per il piacere.

Iniziai subito a dare lente e forti stoccate dentro di lui coi capelli davanti al viso e le braccia tese accanto al suo capo.

Mai avrei pensato che prima o poi mi sarei ritrovato in una situazione del genere, a far sesso sotto la volta celeste godendomi gli ansimi di un ragazzo come Jimin in mezzo al silenzio della notte.

"Oh Jimin..."

Gli baciai la gola e le lacrime di eccitazione, gli strinsi i fianchi possessivo e lui portò la mano a darsi piacere, non vedendo l'ora di raggiungere l'orgasmo insieme a me.

Dieci minuti più tardi per l'ennesima volta raggiunsi il culmine in lui e in contemporanea premette il pollice sulla propria punta, impedendo allo schizzo di imbrattarci i ventri scoperti.

Ancora non mi sfilai, innamorato del calore del suo corpo attorno al mio punto sensibile, e sorprendendomi mi iniziò ad accarezzare una guancia con dita leggere.

"Sei carino quando tremi mentre vieni."

Arrossii a dismisura e Jimin sicuramente lo intuì giacché iniziò a ridacchiare, ma mi unii anche io non potendo far molto altro.

"Tu invece lo sei sempre, Jimin."

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SPAZIO POLIPETTA🐙

Sesso all'aperto WOH! Ma se pensate che questo sia il massimo, vi sbagliate di grosso!

Per quel che invece riguarda la situazione sentimentale... secondo voi come andrà? Jimin ricambierà i sentimenti di Jungkook?