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ATTENZIONE!
ieri ho aggiornato come al solito, ma mi sono stati segnalati dei problemi relativi all'arrivo delle notifiche.
controllate quindi se avete letto anche il capitolo di ieri, detto questo vi auguro una buona lettura🐙💜


"Tu sei quel Park Jimin?!"

Col passare dei mesi mi ero completamente scordato del nome di quel ragazzo che avevo dovuto baciare per obbligo, eppure il suo viso me lo ricordavo bene, ma non lo avevo mai associato al ragazzo davanti a me.

Fra la mancanza di brufoli, la perdita di peso, il non indossare gli occhiali, i capelli tinti e tagliati in modo differente, i diversi vestiti ed atteggiamenti mi era risultato impossibile riconoscerlo.

Era una persona completamente diversa, ma adesso che me ne aveva accennato non potei non notare la somiglianza.

Nonostante le guance fossero meno paffute e senza ombra di acne erano comunque morbide, le sue labbra non più screpolate erano carnose allo stesso modo ed i suoi occhi non più nascosti dietro le lenti erano sempre grandi e profondi.

Annuì in risposta e rividi quel ragazzo tanto timido e a disagio di allora, con il viso rosso di pianto ed il capo chino.

"A quei tempi facevo davvero schifo e nonostante tu ti fossi comportato in modo così gentile con me quando ti vedevo in fondo ai corridoi cambiavo direzione impaurito. Non volevo tu mi vedessi ancora, ero così brutto che sapevo tu non mi avresti mai calcolato. Non ero carino né simpatico, come potevo anche solo sperare di poterti salutare?"

Lo disse con la voce incrinata dal pianto e l'impulso di stringerlo dicendogli che andava tutto bene era così forte... ma dovevo trattenermi, almeno finché non avrei scoperto tutta la verità.

Ero ancora scioccato dopo aver collegato Jimin a quel ragazzo vittima di insulti e stentavo ad immaginare quanto avesse sofferto a causa di ciò, ma il ricordo dei succhiotti di quel ragazzo faceva ancora male.

"Non ho più frequentato, studiavo da casa e mi presentavo in università esclusivamente per gli esami, per questo non mi hai più notato. Lo facevo per nascondermi, per avere il tempo di allenarmi e dimagrire in segreto così da poter avere più possibilità di attirare la tua attenzione."

Mi prese una mano fra le proprie e lo osservai in silenzio portare le mie dita al proprio petto con occhi disperati, affranti.

"Jungkook, volevo tu avessi solo il meglio di me, che tu non dovessi di nuovo aver a che fare con quel ciccione brufoloso ed impacciato."

Sentirlo insultare sè stesso fece più male del previsto, ma ancora una volta non dissi nulla.

Ero come bloccato da quel flusso di parole di Jimin, il mio cuore era ancora così pesante da sembrare di piombo e le sue lacrime facevano più male di una coltellata nel petto che mi toglieva il respiro.

"È stata dura perdere così tanti chili, fare trattamenti per l'acne e le smagliature dovute al cambio di peso, iniziare ad essere più sicuro di me, ma ogni volta che vedevo una tua foto online mi riempivo di nuova energia."

Distolse lo sguardo e fu semplice capire lo avesse fatto perché si vergognava di sé stesso, delle sue insicurezze e del suo passato.

"Ma tutto questo non spiega come tu abbia fatto la nostra prima volta se eri davvero vergine. Niente preliminari, niente esitazioni, niente lamenti per il dolore... Sono stavo vergine anch'io, so quanto faccia male prenderlo."

Era ormai appurato che Jimin mi avesse conosciuto prima di quella partita, ma questa spiegazione ancora non bastava: essere innamorati non impediva alle persone di andare a letto con qualcun altro, specialmente prima di uscire con chi si ama.

A quella mia risposta lui strabuzzò gli occhi con visibile imbarazzo e perfino le sue orecchie divennero rosse, ma deglutì e parlò lo stesso, probabilmente non volevo rischiare che mi allontanassi da lui.

"Io... m-mi masturbavo con dei giocattoli in vari modi così da essere pronto in caso tu volessi farlo in una posizione oppure in un'altra."

Compresi perfettamente il suo disagio e con anche quel dubbio risolto distolsi lo sguardo pensieroso.

Era tutto così assurdo...

Jimin era ormai al quinto anno ed io al terzo, mi aveva amato in segreto per così tanto tempo? Ed era cambiato così tanto... si vestiva in modo succinto, si truccava, beveva, fumava.

"L'erba?"

"Mi rende più estroverso e mi toglie l'imbarazzo, per questo ne fumo sempre un po' quando siamo assieme... così riesco ad essere un po' esplicito e provocante."

A quel punto fu il mio turno di strabuzzare gli occhi e uno sbuffo divertito mi uscì dalle labbra mentre sfilavo le dita dalle sue per potergli accarezzare i fianchi con entrambe le mani.

"Dio Jimin, pensi davvero che tu sia soltanto -un po'- provocante?"

Essendo una domanda retorica non mi rispose e allora continuai chinandomi maggiormente su di lui che, ancora con le lacrime sulle guance, mi fissava incredulo di quel mio cambio di umore.

"Mi viene duro ogni volta che sento il tuo profumo, mi fai venire voglia di spogliarti ogni volta che mi fissi con quegli occhioni e mi fai quel tuo solito sorriso malizioso... ma non si tratta solo di questo, non più."

Gli sorrisi dolcemente come avevo fatto anni prima e premetti la fronte sulla sua strofinandola come avrebbe fatto un gattino in segno di affetto.

"Non voglio solo andare a letto con te, sebbene io reputi il sesso una cosa fondamentale. Voglio svegliarmi col tuo profumo, voglio stringerti mentre guardiamo un film, voglio le tue mani attorno a me mentre andiamo in moto, voglio ridere con te quando bruceremo una padella per sbaglio tentando di cucinare, voglio baciarti quando sarò troppo stanco per fare altro, voglio guardarti negli occhi quando mi stuferò di parlare..."

Lo dissi tutto sussurrando senza nemmeno domandarmi se quel che stessi dicendo avesse un senso oppure no: i pensieri frutto dei miei sentimenti erano come un fiume in piena inarrestabile, uscivano dalle mie labbra senza alcun freno.

"Se ero così arrabbiato all'idea di te con qualcuno altro è perché mi sono innamorato di te Jimin."

Confessai così come avevo deciso di fare prima che vedessi quel ragazzo marchiato andarsene dalla casa di Jimin e anche se avevo gli occhi chiusi sapevo per certo fosse rimasto spiazzato da questa frase.

Lo sentii irrigidirsi sotto le mie mani, ma non mi fermai, non ancora.

"Ma non mi sono innamorato del tuo essere magro e del fatto che mi provochi sempre. Mi ha conquistato il tuo dolce sorriso, i tuoi occhioni scuri, la tua abitudine di arricciare il naso quando qualcosa non ti piace..."

Lentamente riallontanai il capo ed entrambi coi capelli spettinati per il mio strusciarmi di poco prima ci fissammo come incollati l'uno allo sguardo dell'altro.

"Jimin, davvero ti piaccio?"

Annuì senza alcuna esitazione e lasciai i suoi fianchi per potergli prendere il viso fra le mani, accarezzandogli le guance per cancellare quelle lacrime che tanto stonavano in quel momento.

"Perfetto, perché mi piaci anche tu."

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SPAZIO POLIPETTA 🐙

Ho aperto wattpad un paio di ore fa e COSA MINCHIA VUOL DIRE CHE QUESTA STORIA È PRIMA IN #JIKOOK????? AAAAAAAAAAH NON CI POSSO CREDERE FOAMDKAMFJSJDND

Grazie di cuore a tutti voi che leggete e supportate questa storia! Ormai siamo arrivato ad un punto di svolta e quindi spero che la prima parte della fanfiction vi sia piaciuta!

Siete pronti per la prossima dove i nostri piccioni cambieranno il loro rapporto???

Kiss Cam [KOOKMIN]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora