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«Starà bene, ora c'è Felix con lui.» furono le parole con cui Seungmin liquidò Han, dopo quello che definirono "incidente".
Sbuffando decise comunque di rimanere nei pressi della stanza dove stava riposando Minho.Per parecchi minuti dietro la porta ci fu solo silenzio, poi si sentì una sedia cadere e la voce profonda di Felix parlare lentamente. Impulsivamente pensò di entrare per controllare, ma fu fermato dal pensiero che la sua presenza potesse peggiorare la situazione.
Minho era quasi morto in sua presenza, vederlo appena ripresa conoscenza poteva far scattare i ricordi e le visioni avute.
Si impose di restare fermo ed aspettare, poteva comunque ascoltare ed intervenire in caso di necessità. La situazione gli sembrò rimanere stabile tutto il tempo.
Mentre non stava più prestando attenzione, ma controllava eventuali comunicazioni sul dispositivo con cui trasmettevano le emergenze, qualcuno gli toccò la spalla per ottenere la sua attenzione. Pensò fosse Felix, alzò lo sguardo spegnendo lo schermo, pronto a sfogare tutte le sue domande e preoccupazioni.
Davanti a lui c'era, invece, Chan. Una versione trascurata, sbiadita, del giovane leader carismatico che aveva sempre conosciuto.
Da sorpresa la sua espressione mutò in preoccupata. Prese un polso di Chan e si allontanò un poco lungo il corridoio.
«Cosa succede? Che problemi ci sono? Qualcuno è ferito?» Chan scosse la testa, mugolò una risposta tenendo lo sguardo basso. Jisung non era abituato ad un tale comportamento, rimase scioccato.
Lo prese per le spalle e lo scosse, per fargli alzare gli occhi. «Chan cosa ti prende?» il tono della sua voce era spezzato. Lui non rispose, ma si appoggiò al muro con un lamento.
«Ho mandato tutto in frantumi.» fu poco più di un sussurro. «Mi sono fatto odiare da Felix, volevo proteggerlo ma ho ottenuto l'effetto contrario.» smise di parlare sentendo gli occhi inumidirsi.
«Sei sicuro di quello che dici? Felix non potrebbe mai odiarti.» Jisung provò a rassicurarlo.
«Abbiamo litigato.» confesso con un filo di voce. Dopo ciò Jisung tentò di farlo ragionare, ricevendo solo lamenti di sconforto.
Scoprì che, in realtà, Chan non aveva spiegato le sue ragioni, sebbene ne avesse avuta l'occasione.
Alzò il tono di voce, preso dalla discussione. Arrivò ad urlargli contro, voleva svegliare l'animo deciso del leader, Chan poteva sistemare la situazione, Jisung lo sapeva, ma si stava rifiutando di combattere. Si era rassegnato al suo errore, punendosi con questo inutile dolore.Una chiamata interruppe le sue urla, si allontanò in fretta, non prima di aver raccomando a Chan di riappacificarsi con Felix. Qualche secondo dopo, fu proprio lui ad uscire dalla stanza in cui riposava Minho. Chan era di spalle, guardando la figura di Han allontanarsi, non si accorse del ragazzo fino a quando non chiamò il suo nome.
Si voltò, la paura lo colse appena vide il volto di Felix, lui al contrario sembrava calmo.
«Dobbiamo chiarire, ora, il prima possibile.» non aggiunse altro, ma dal suo tono si capì che non avrebbe accettato un rifiuto.
Chan annuì e nello stesso istante risuonò l'allarme di entrambe le loro trasmittenti. Changbin li avvisava che in pochi minuti sarebbe iniziata la missione di tracciamento del Distretto 9.
Alzarono lo sguardo dal dispositivo, constatando che entrambi avevano dimenticato questo impegno.
Separatamente corsero ad armarsi e poi si incontrano all'esterno dell'edificio. Fianco a fianco, armati, aspettavano in silenzio in segnale acustico di prova. La voce di Hyunjin li allontanò dalle loro paranoie, risposero tramite gli auricolari.
Vennero trasportati fino ai confini del distretto, l'elicottero atterrò a distanza di sicurezza. Da quel punto corsero, senza mai guardarsi, fino all'area da tracciare.
Estrassero i dispositivi e si separarono come da protocollo. Furtivamente ispezionarono l'esterno della struttura, scannerizzarono ogni percorso seguito, permettendo a Jeongin di crearne una planimetria.
Proseguirono verso la sede centrale, aggiornando Hyunjin di ogni spostamento.
Chan giunse per primo all'ingresso prestabilito, attese l'arrivo di Felix. Entrarono nella struttura, spalla contro spalla, facendo attenzione ad ogni rumore, anche se lieve.
Camminarono silenziosi lungo i corridoi grigi e bui. Stavano per imboccare il successivo, quando da quella direzione arrivò il rumore dei passi che rimbombavano nell'oscurità di fronte a loro.Chan prese Felix dalla vita facendolo indietreggiare, tenendo un braccio intorno al suo busto lentamente si nasconde nell'ombra, portando Felix con sé. Felix era visibilmente irritato e contrario a quella vicinanza, voleva ribattere ma la sentinella era a pochi metri da loro, si limitò a stringere i denti e scacciare le mani di Chan.
Sibilò a denti stretti: «Sono in grado di cavarmela, Chris.» questa affermazione fece irritare anche Chan, che propose di separarsi per il resto della missione.
Hyunjin, al corrente dell'accaduto grazie ai microfoni di cui disponevano, cercò di opporsi alla decisione, sapeva che scelta rischiosa stavano intraprendendo, ma venne ignorato.
Si accordarono velocemente, con distrazione, poi presero direzioni differenti. Entrambi faticarono a mantenere la concentrazione necessaria per la missione, rischiando di essere scoperti.
Hyunjin riuscì ad avvisare Chan qualche volta, lui era perso nei pensieri che gli occupavano la mente, non era in grado di prestare attenzione alle sentinelle ed ancor meno alla sua sicurezza.
All'ennesimo bivio Chan non si fermò a controllare se fosse presente un eventuale pericolo, come le volte precedenti. Hyunjin controllò il radar, fu sollevato nel constatare l'assenza di nemici, Chan imboccò il corridoio successivo.
Non fece in tempo a tentare di contattare Felix, sentì il rumore di una pistola che viene caricata, pochi secondi dopo sentì il metallo a contatto con il suo petto.
Una sentinella lo teneva sotto tiro, negli auricolari Hyunjin si scusava di non averla notata in tempo. «Non fartene una colpa, non c'era modo che tu potessi coglierne la presenza.» cercò di tranquillizzare il ragazzo, l'ultima cosa che desiderava era essere abbandonato anche dall'unico contatto che aveva con la squadra.
«Viene dal futuro, maledetto.» sibilò a sé stesso sotto voce, aveva un motivo in più per eliminare la sentinella. Non riusciva a concepire il motivo per cui, un sopravvissuto del futuro, dovesse voler schierarsi con coloro che avrebbero causato un disastro di proporzioni mondiali.Il nemico abbassò la guardia, provando a contattare i rinforzi, non riusciva a sganciare il trasmettitore, Chan ne approfittò. Disarmò l'avversario ed estrasse la sua pistola, gliela puntò contro tenendo il dito pronto a premere il grilletto.
La spinta che Chan gli aveva dato per liberarsi gli fece cadere oltre all'arma anche il trasmettitore, purtroppo aveva già dato l'allarme.
In tutta la struttura risuonarono i passi svelti delle altre sentinelle. Chan sapeva di dover liberarsi del problema il più in fretta possibile.
Il nemico gli si scagliò addosso, in un pugno stringeva un coltello a lama corta ma seghettata. I primi fendenti si abbatterono alla cieca, mirando soprattutto al petto, colpi base facili da schivare per un professionista.
L'attacco improvviso gli aveva fatto perdere di mano la pistola, che ora si trovava qualche metro dietro la sentinella, nella confusione doveva averla calciata lontano.
Quando l'ira iniziale diminuì i colpi divennero più precisi, puntando alle parti vitali.
La sequenza con cui attaccava si ripeteva, grazie a ciò Chan fu in grado di prevedere la maggior parte delle mosse.
Il pugnale calò diretto alla sua spalla, Chan era a terra, riuscì a spingersi rotolando su un fianco. La lama colpì il pavimento, un taglio poco profondo si apriva lungo il suo avambraccio.
L'avversario era riuscito a cambiare la traiettoria prima di colpire, di poco ma abbastanza da ferirlo.
Si rialzò facendo attenzione a non sforzare il braccio, ansimò e strinse i denti per il bruciore. Una lama liscia avrebbe causato meno danni, ora che era ferito i sui riflessi sarebbero stati rallentati dalle fitte.
Doveva neutralizzare il nemico, per farlo il primo passo era eliminare il pericolo del coltello.༒
Capitolo undici
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꧁ Noah ꧂
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소리꾼 || Thunderous© [skz]
Fanfic꧁ 소리꾼 ꧂ Thunderous ▄︻̷̿┻̿═━一 •••••••••••••••••••••••••• [×]Squadra speciale, nome in codice 'Stray Kids' [×]Membri confermati in attività '6' [×]Membri totali '8' [×]Località di attività 'Corea, Seul' [×]Base operativa principal...