열여섯

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Un piccolo minerale giaceva tra la polvere, nascosto dalle attrezzature in disuso. La squadra si fermò ad osservarlo, senza sapere come procedere. «Dovremmo raccoglierlo per poterlo analizzare, qualcuno a qualche idea di dove potremmo trasportarlo?» ruppe il silenzio Jeongin.
«Come facciamo ad essere sicuri che non è pericoloso? Potrebbe essere stato lasciato qua dai rapitori di Seungmin apposta per essere raccolto.» li mise in guardia Felix, sapeva a sue spese quanto fossero subdole le persone. «E magari si tratta persino di un localizzatore, se lo portiamo alla base potremmo essere responsabili di un imboscata.» aggiunse Changbin.
L'indecisione e la paura iniziavano a prendere il controllo dei loro ragionamenti. Non avevano molto tempo per rimuginare sulla questione, si trovavano ancora all'interno del palazzo, da un momento all'altro sarebbe potuta passare una pattuglia nemica.
«Raccoglilo e isolalo, ci penseremo lungo la strada.» ordinò a Changbin, Chan che nel frattempo aveva raggiunto Hyunjin per dare supporto dalla base.
Una sensazione gli diceva che non erano stati i rapitori a lasciare quella piccola pietra, sperava di non sbagliarsi. L'ultima parola spettava a lui, in quanto leader, ma anche la responsabilità di un eventuale fallimento gravava sulle sue spalle.

La squadra iniziò a rientrare, ripercorse gli spogli corridoi e raggiunse la porta da cui erano entrati, all'esterno non era presente nessuna pattuglia.
«Hyunjin prepara le camere di decontaminazione per il nostro rientro, l'assenza di pattuglie nemiche non è un buon segno.» a Changbin non faceva particolarmente piacere che Felix prendesse il controllo della situazione ed impartisse gli ordini al posto suo, ma era consapevole dell'esperienza del compagno di squadra e si fidava del suo giudizio.
Uscirono dall'edificio e si diressero alle moto. Iniziarono a dirigersi verso la base, sfrecciando tra i quartieri in rovina, fino a raggiungere un binario del treno in disuso.
I binari scendevano in una galleria, quel percorso tranquillamente accessibile agli estranei portava all'ingresso della loro base. La sicurezza era scarsa perché nemmeno con uno scanner si sarebbe potuto individuare il punto di ingresso.
La squadra si fermò sul binario, nel mezzo della galleria. Il pavimento tremò e si mosse verso il basso portando con sé le moto.
Il buio li avvolse, ma venne presto sostituito da una forte luce bianca. A quel punto la piattaforma terminò la sua discesa e non appena la superficie fu completamente liberata dalla squadra, incominciò la risalita.
Ancora in sella alle moto si diressero verso una sala poco distante. Prima di entrare lasciarono il contenitore con il minerale all'esterno, in modo che Hyunjin potesse recuperarlo senza il rischio di essere contaminato.
Entrarono nella sala e la porta venne sigillata, si disposero ad occupare tutto lo spazio, smontando dalla moto e posizionandosi al suo fianco. Iniziò il processo di decontaminazione, Minho osservava dai monitor i suoi compagni immobili mentre l'aria della sala veniva aspirata e sostituita da quella disinfettata. Al suo fianco era rimasto solo Chan, molto più silenzioso rispetto a Hyunjin, ma questo non lo metteva a disagio.
Guardarono i compagni uscire uno alla volta e spostarsi verso lo step successivo, dove le divise venivano rimosse per essere disinfettate.
Sullo schermo adiacente comparve Hyunjin, che dopo aver indossato una tuta di protezione chimica, recuperò il minerale per portarlo al laboratorio.
Chan si alzò dalla sedia, «È il momento di analizzare la traccia chimica di questo, all'apparenza, comune sassolino.» Minho lo guardò in silenzio attendendo una qualsiasi forma di indicazioni. «Ormai i compiti da svolgere in questa postazione sono finiti, puoi venire con me in laboratorio o andare a farti raccontare la missione.» Minho avrebbe voluto vedere Jisung e sentirlo parlare a raffica di eventi che già conosceva, chiedergli cosa si provava a camminare verso il pericolo e vedere i suoi occhi luccicare di adrenalina.
Però la curiosità era troppa: perché il leader era così convinto che quella roccia fosse di vitale importanza? Com'era fatta una traccia temporale? Ma ciò che lo incuriosiva di più era vedere come si sarebbero svolte le analisi.
Chan attendeva una risposta e Minho gli comunicò che voleva assistere agli esami, per le domande ci sarebbe stato tempo più tardi. Chan annui e gli fece strada.

«Io e Minho ci dirigiamo verso il laboratorio, saremo di supporto durante le procedure.» annunciò al resto della squadra, per poi proseguire con le indicazioni, «non demoralizzatevi, il risultato della missione non è negativo come sembra. Avete svolto un ottimo lavoro, troveremo Seungmin. Ora riposate e preparatevi al prossimo incarico.».
Nessuno rispose, nonostante l'incoraggiamento del leader il sentimento comune era quasi disperazione.
Chan aprì la porta del laboratorio seguito da Minho, lo guidò verso le tute di protezione e gli indicò come indossarle, ora erano pronti per incominciare. Hyunjin posizionò il minerale in uno scanner e una serie di valori iniziò a comparire sullo schermo, per Minho erano senza significato ma gli fu detto che si trattava dell'impronta temporale della struttura chimica del minerale. In uno di quei valori doveva esserci un'incongruenza e perciò un indizio.
Alla domanda "cosa ti suggerisce che proprio questo sasso e nient'altro della stanza da dove è stato prelevato, possa esserci d'aiuto?" Chan sospirò, fermò lo scorrere di dati per poter rispondere con calma. «Come sai già nella traccia temporale di una persona viene conservato tutto ciò che ha dovuto affrontare nella sua vita. Tu stesso hai notato che la traccia di Seungmin che stavamo seguendo era debole ma fissa nella posizione del minerale, perciò deve per forza avere dei residui.» Iniziò a spiegare.
Perciò quello che rimaneva da fare era trovare quei residui e cercare qualcosa che potesse indicare l'attuale posizione dello scienziato. Speravano di trovare traccia di un dialogo che contenesse delle informazioni a riguardo, oppure di qualcosa che Seungmin aveva visto che potesse ricondurli sulle sue tracce.

Chan riprese ad osservare i dati con Hyunjin a fianco.
Non appena individuavano un'incongruenza Hyunjin correva a tradurla da codice numerico a immagini e parole. Avevano ricostruito il rapimento, ma nessun volto era riconoscibile e nemmeno un luogo.
L'ultima cosa che Seungmin era stato in grado di fare prima di essere bendato ed immobilizzato era prendere quel minerale dalla scrivania e nasconderselo addosso.
La piccola pietra era stata programmata chimicamente affinché registrasse i cambiamenti della traccia di chi la teneva a contatto con la pelle.
«Seungmin ha sempre ammirato i minerali, per lui era interessante come le impurità fossero alla base dei colori di queste pietre.» Disse quasi in un sospiro Hyunjin, «Non mi stupisce che proprio nei dati relativi all'allocromatismo si trovi l'indizio più importante.».
Le trasmittenti della squadra si accesero, seguì una breve frase di Chan, «L'abbiamo individuato.»

Capitolo sedici

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꧁ Noah ꧂

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 06 ⏰

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