Capitolo 8 - Là dove le vite si toccano

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Il Lucario e il giovane agente della Polizia Internazionale si scrutavano a vicenda, entrambi con espressione impassibile, glaciale.

«Sei davvero quello che dici di essere? Un agente?» Chiese Farran, pronto a cogliere la minima vibrazione nell'aura dell'altro che potesse identificarlo come un essere aggressivo.

«Certo che lo sono». Rispose pacatamente ma alquanto seccato Spina, incrociando le braccia al petto.

«Però». Si intromise Lyssa. «Sei anche uno dei dodici che vennero rapiti dal Team Rinascita e poi riportato indietro».

«Corretto».

«E questo la Polizia Internazionale lo sa?»

«Certo che lo sa. O meglio, lo sanno ai piani alti e pochi altri».

Stavolta fu Vardan a prendere la parola, con timidezza e quasi imbarazzo.
«E, insomma... se... se sei qui immagino significhi che la Lega Pokémon ha immediatamente informato la... la Polizia Internazionale di quello che è successo oggi...» Balbettò, tormentandosi con nervosismo le mani. «È... è per questo che sei stato mandato qui...?»

«Sì e no». Asserì Spina. «La Lega ha effettivamente riferito del vostro particolare incontro.
Tuttavia, dire che "sono stato mandato qui" non è corretto: incontrarvi è stata una decisione presa di mia iniziativa».

«E questo perché?» Incalzò Lyssa.

«Questo perché desideravo sentire direttamente dalla vostra bocca certe informazioni». A quel punto un particolare bagliore attraversò per un attimo lo sguardo del giovane agente. «Voi siete assolutamente certi di aver visto un'altra mutante?»

«Non so, c'è altra gente in giro in grado di controllare l'acqua?». Lo canzonò la Campionessa, restando tuttavia seria. «E non solo la controllava: la generava dal nulla, le dava forma...»

«E temperatura...» Brontolò Elouan, stretto al fianco di Vardan. «Ha sicuramente usato Idrovampata a un certo punto...»

«Per non parlare delle sue capacità motorie: una velocità e una forza che potremmo dire sovraumane». Concluse Farran, con una nota grave nella voce.

Spina restò in silenzio per alcuni istanti. Sembrava stesse raccogliendo le idee.
"Eppure c'è in lui qualcosa di indecifrabile". Pensò Vardan.

«Ed era indubbiamente una recluta del Team Rinascita, giusto? Aveva la divisa? Quella con il fiore rosso in petto?»

«Sì, indubbiamente». Ripeté Lyssa, alzando gli occhi al cielo.

«Un'ultima domanda». Spina cercò in un'altra delle tasche interne del proprio cappotto, e dopo pochi istanti ne trasse un piccolo insieme di fotografie. «Siete certi che la recluta non fosse nessuno tra questi?»

Il giovane Campione contò le foto mentre le osservava: erano sette, e rappresentavano ragazzi e ragazze che potevano avere orientativamente tra i quindici e i vent'anni, anno più anno meno.
Non ci mise molto a realizzare che dovevano essere gli altri "dodici fortunati", i bambini sopravvissuti agli esperimenti del Team Rinascita oramai cresciuti.

Entrambi i fratelli annuirono.
Vardan ebbe per un attimo l'impressione che l'altro ragazzo avesse sorriso, ma quando lo guardò per bene vide il solito volto inespressivo.

«Bene, grazie della collaborazione». Disse seccamente Spina riponendo le fotografie nella tasca.

«C'è altro?» Chiese Farran.

«Sì, in effetti c'è altro. Analizzando gli eventi odierni, io e Luck siamo giunti a una conclusione».

«Conosci Luck?» Vardan strabuzzò gli occhi. Certo, riflettendoci meglio si rese conto che la cosa non era poi tanto strana: sapevano con certezza che il giovane dai poteri psichici avesse contatti con la Polizia Internazionale, non era così improbabile che conoscesse anche l'agente in questione.
Lì per lì, in ogni caso, la notizia lo spiazzò tanto quanto sorprese Lyssa.

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