Né il fuoco né il ghiaccio riuscì a conquistare completamente il campo di battaglia, o almeno non per la maggior parte del corso della lotta.
Caldo e freddo si alternavano in una violenta danza, travolgendo a turno il pubblico che ora provava sulla propria pelle il calore delle fiamme, ora avvertiva un gelo pungente penetrargli fin dentro le ossa.
Solo dopo diverso tempo vi fu un capovolgimento di quella situazione altrimenti statica: l'abilità Corpofunesto della Froslass aveva inibito il Lanciafiamme di Ares, e nonostante la sua incredibile velocità per l'Infernape fu sempre più difficile riuscire a schivare gli incessanti attacchi Geloscheggia che, pur non essendo molto efficaci, davano il loro importante contributo per le sorti della battaglia.Il Pokémon Fiamma schivò l'ennesima ondata di schegge di ghiaccio con un agile balzo laterale, quando Lyssa impartì immediatamente un secondo comando.
«EIRA, PSICHICO ORA!»
Una potente forza telecinetica lo sbalzò in alto, per poi rispedirlo rapidamente verso il basso, al centro del campo di battaglia, sollevando un gran polverone.
La giovane Campionessa dai capelli celesti si lasciò andare a un sorriso soddisfatto, e cercò di aguzzare la vista per scorgere l'espressione del fratello gemello oltre la nube di polvere.
Ma fu proprio quando incrociò lo sguardo determinato di Vardan che questi parlò, il tono tanto fermo quanto pieno d'ardore e ambizione.«Adesso!»
Avvolto in un turbine di fiamme scarlatte, l'Infernape spazzò via il terreno che ancora aleggiava nell'aria mentre caricava a testa bassa la Froslass, a una velocità tale che la Pokémon Suolnevoso ebbe a malapena il tempo di realizzare ciò che stava accadendo: l'attacco Fuococarica, potenziato dall'abilità Aiutofuoco di Ares, la centrò in pieno e non le lasciò scampo.
Quella lotta si concluse in maniera talmente rapida e inaspettata che persino l'arbitro tentennò.«Froslass... Froslass non è più in grado di lottare. Infernape è il vincitore!»
La folla sugli spalti scoppiò in un gran boato, entusiasta.
Vardan, invece, liberò un sospiro di sollievo."Era solo il primo scontro è già stavo per farmela sotto..." Pensò mentre faceva rientrare Ares nella Pokéball: nonostante il contraccolpo di Fuococarica, l'Infernape aveva ancora un po' di energie, ma l'allenatore preferì lasciarlo riposare.
Il ragazzo dai capelli biondi guardò nuovamente la sorella. La vide osservare la Pokéball contenente la Froslass sconfitta, e poté giurare di aver scorto un impercettibile movimento delle labbra, come se stesse dicendo qualcosa.
Quando Lyssa alzò lo sguardo su di lui, egli si sentì come trafitto: la ragazza gli avrebbe fatto pagare cara quella prima sconfitta.Entrambi afferrarono dunque le sfere con i loro prossimi Pokémon, per poi lanciarle al centro dell'arena.
«VAI, RAIDEN!»
«Nuha, scelgo te!»
L'ennesima esplosione di entusiasmo accompagnò l'apparizione della Espeon e di un Electivire.
Lyssa non intendeva perder tempo in inutili convenevoli.«RAIDEN, USA-»
E fu in quel momento che accadde.
Il fragore di un'esplosione risuonò tra gli spalti più in alto, accompagnato da urla terrorizzate e una nuvola di fumo nero.
Vardan non ebbe neanche il tempo di lasciarsi sopraffare dalla confusione, di restare paralizzato dallo sconcerto o di formulare alcuna fantasiosa ipotesi in preda al terrore. Il tempo parve accelerare, come se il sommo Dialga avesse bevuto troppo caffè quella mattina.
Fu difficile stabilire se la nube di fumo fosse stata spazzata via dal battito d'ali o dal possente ruggito di quel Pokémon chiaramente fuori controllo: un Dragonite.
E in un attimo fu l'inferno: la gente, terrorizzata, tentava di fuggire da una pioggia di fulmini, fiamme, ghiaccio e raggi distruttori, accalcandosi gli uni sugli altri in un caos di paura e orrore.
Nel mezzo di quell'incubo ad occhi aperti, Vardan ebbe un unico pensiero.
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Nuova Specie [Pokémon Fanfiction]
FanfictionLyssa e Vardan Kemp, gemelli, sono già due giovani campioni: hanno viaggiato di regione in regione collezionando un successo dopo l'altro, e ora resta solo da stabilire chi sia il migliore tra i due. Ma la lotta che avrebbe dovuto dare il verdetto f...