Nuova Specie [Pokémon Fanfiction]

Capitolo 6 - Inferno d'acqua

Un rapido getto d'acqua bollente sfrecciava dritto verso i due gemelli, pronto a travolgerli.

Entrambi, dinanzi quella scena, erano rimasti impietriti: le gambe parevano essere diventate di ferro, il cervello incapace di emanare un qualsivoglia impulso al resto del corpo. Tutto ciò a cui riuscivano a pensare era la ragazza - l'essere? - che avevano di fronte: stava controllando l'acqua a proprio piacimento. Una sola parola risuonava nelle loro menti sconnesse, l'unico pensiero che fossero in grado di formulare.

"Mutante".

Per loro immensa fortuna, Farran fu più reattivo: egli si interpose tra la recluta e i due Campioni, per poi scagliare con maestria un Forzasfera contro il getto, il quale esplose. L'acqua ricadde sotto forma di calde ma piccole gocce: un'innocua pioggerella infernale. Essa tuttavia servì a riscuotere i fratelli Kemp, tanto che Vardan si decise a lanciare una Pokéball.

«Elouan, ci serve aiuto!»

Dalla sfera uscì un esemplare di Manectric, che certo rimase perplesso nel ritrovarsi davanti un'umana e non un Pokémon avversario.

«Cosa pensate di fare?» Ghignò ella, mentre alcuni mulinelli comparivano sul palmo della sua mano destra.

Il Pokémon Scarica fu tuttavia rapido a lanciare un attacco Fulmine, che la ragazza evitò con rapidità impressionante, così come schivò un Gelopugno di Farran, il quale aveva tentato di coglierla alle spalle. In una frazione di secondo la giovane recluta tirò al Pokémon Aura un fendente all'addome con la mano destra, quasi questa fosse un'arma. Un'arma, ancora una volta, fatta d'acqua. Il Lucario sentì il fiato venirgli meno, ma riuscì ad atterrare sulle zampe posteriori, seppur piegato in due. La mutante a quel punto scagliò tutti i mulinelli precedentemente caricati sul Manectric, che li evitò solo parzialmente.

I due Pokémon erano naturalmente già pronti a tornare all'attacco, ma non ebbero neanche il tempo di caricare le loro mosse che una potente onda li travolse assieme ai propri allenatori.

La grotta vorticava attorno a Vardan, che senza rendersene conto si ritrovò a sbattere la faccia sul pavimento di roccia, completamente zuppo. La testa gli pulsava e la vista cominciava ad annebbiarsi, ma resistette e tenne gli occhi aperti: poté così vedere Farran venir scagliato in aria da una maestosa colonna d'acqua, per poi ricadere di petto per terra con un lamento.

«Che seccatura. Ed è tutta colpa vostra». Diceva ora con rabbia la voce della ragazza. «Perché non siete in grado di tenere buone le vostre bestiole?!»

Vardan sollevò di poco il capo, con fatica, e il suo cuore ebbe un sussulto quando vide il getto d'acqua fumante correre verso di lui. Per un attimo si convinse che fosse giunta la sua ora, ma in un baleno Elouan si lanciò davanti al suo allenatore. Quella che doveva essere un'Idrovampata colpì in pieno il Manectric, il quale venne scagliato all'indietro addosso al ragazzo, che a sua volta venne scaraventato via di un paio di metri fino a impattare con la schiena contro la parete della caverna.
L'urto gli mozzò il respiro; tutto era accaduto così in fretta che a stento se ne era reso conto. Sentiva solo il peso di Elouan addosso, un dolore lancinante che si diffondeva in ogni parte del corpo, e il sangue che gli scorreva lungo la tempia, tutto ciò avvolto in una nuvola di vapore che quasi lo spingeva a credere di essere stato catapultato in un folle sogno.

«E-Elouan...» Riuscì solo a balbettare il Campione al Pokémon che giaceva ormai privo di forze tra le sue braccia, il pelo ancora caldo.

La ferita alla testa pulsava e tutti i muscoli chiedevano pietà, mentre gli occhi lottavano disperatamente per restare aperti.
Con la mano stringeva una delle zampe del Manectric; e se da un lato questo lo rendeva simile a un bambino spaventato in cerca di conforto, dall'altro rivelava l'indole di Vardan: qualsiasi cosa fosse accaduta, egli non avrebbe mai abbandonato il suo compagno, anche a costo di fare da scudo con il proprio corpo.