Ad Hogwarts da anni gira la leggenda del signore Oscuro, più precisamente colui che non deve essere nominato,perchè temuto da chiunque.
Ricorderemo oltretutto benissimo la notte del 31 ottobre 1981, dove Voldemort per destino o per sfortuna, perse...
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
19 dicembre 1993
𝖀no dei più grandi problemi che Amber Smith doveva affrontare era sicuramente quello di uscire al di fuori della scuola. Nonostante fosse una ragazza ancora in fase adolescenziale non le piaceva uscire, non le piacevano nemmeno le feste a sorpresa. Era stata in una bolla per talmente tanto tempo, che il rientro a scuola per lei era come ritornare a casa, Hogwarts per Amber era casa. Lo era un po per tutti.
Ed era così che era iniziato il tutto. Harry aveva avuto la grandiosa idea di uscire per approfittare della neve, e mentre Ron ed Hermione litigavano su chi fosse migliore tra Grattastinchi o Crosta, loro due si lanciavano a vicenda palle di neve.
"Smith!" disse Harry chinandosi per formare una palla di neve. "non penserai mica di scappare così facilmente..." disse facendole un ghigno malefico.
"scapparmene? assolutamente no...non vedo l'ora di vedere tutta la neve che ti finirà addosso" disse sorridendo. "prenditi questo Potter!"
Amber lanciò una grossa palla di neve ed essa colpì duramente la spalla di Harry, facendogli cadere gli occhiali e rivoltarlo a terra. "come si sta laggiu?!" chiese urlando, mentre rideva a crepapelle.
Harry si alzò sui gomiti massaggiandosi la spalla ormai dolorante dal lancio. "ora ti faccio vedere io..." disse sottovoce. Iniziò a formare una pallina di neve abbracciando le mani ogni qualvolta la neve fredda scivolava via, fece un buco e con un espressione indecifrabile sul volto lanciò la pallina.
"No!" disse quando Amber riuscì a schivare per un pelo la palla di neve. Vedendo il suo sorriso automaticamente si innervosì. "non la passi liscia sappilo..." disse disperato Harry.
"andiamo...devi semplicemente migliorare la mira, oltretutto siamo della stessa altezza" disse abbassandosi verso di lui, così da avere anche lei le ginocchia per terra. "non sarai mica un perdente, vero Potter?" disse con voce piena di sfida.
Amber si alzò e iniziò a cantare. "Potter è un perdente...avete sentito? Potter è un perdente!"
"smettila!" disse Harry infastidito dall'essere stato sconfitto. "non sono un perdente..."
"ah davvero?" disse Amber ad un centimetro dal suo viso con un sorriso, Harry istintivamente abbassò gli occhi sulle sue labbra scarlatte."dimostramelo allora..."
"Guerra aperta sia, Smith" disse Harry riformando dinuovo una palla di neve.
"Guerra aperta sia, Potter" concluse Amber sistemandosi i capelli e sorridendo alla scena di quel ragazzino che cercava di batterla.