Ad Hogwarts da anni gira la leggenda del signore Oscuro, più precisamente colui che non deve essere nominato,perchè temuto da chiunque.
Ricorderemo oltretutto benissimo la notte del 31 ottobre 1981, dove Voldemort per destino o per sfortuna, perse...
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19 settembre 1994
"Fino a dove arriva la cattiveria e banalità della gente? Forse siamo troppo diversi per domandarci perché abbiamo bisogno di attenzioni diverse ognuno di noi, o forse dobbiamo arrenderci al fatto che nessuno ci riserva veramente le attenzioni che dovremmo avere. E quindi molto spesso in questi casi ci si ritrova sempre nell'astina di legno che traballa, certe cose nella vita è meglio lasciarle andare, piuttosto che portarsi dietro un peso che non ci riguarda. Le persone non sono sempre compatibili, gli amori vanno man mano a perdere l'effetto di droga e felicità che avevano prima, la tristezza non diventapiù un insopportabile pressione giornaliera, ma solo un abitudine, che ha i suoi alti e bassi. E allora Harry, in questi momenti, non devi mai sentirti nel torto,sbagliato, inadeguato, goffo o pensieroso, perché c'è una sola ed unica motivazione per cui il mondo va ancora avanti, la bellezza dell'essere diversi sentendoci noi stessi."
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Harry era sempre stato al corrente del fatto che Sirius fosse una persona estremamente sentimentalista, d'altronde i dischi dei Pink Floyd erano pur serviti a qualcosa, anni e anni di ore passate a poltrire nel letto ascoltando per altrettante ore musica che per Sirius non erano solo delle note, delle strofe, degli accordi o delle intonazioni, per lui erano il sentimento più puro che l'udito potesse giovare di tale esperienza.
Ma Harry si malediva per non essere come lui, Harry si sentiva vuoto, perso, desolato, delle volte si faceva persino venire in mente che lui al mondo forse, non era buono nemmeno a starci. Troppo goffo, troppo poco simpatico, troppo strano, troppo criticato, tutto troppo, e questo eccesso lo aveva portato a cadere per terra come un sacco di patate.
Sirius gli aveva sempre e sempre detto di camminare a testa alta, perchè nel mondo non puoi essere una briciola e le altre persone un impasto intero, era un esempio stupido, banalmente, ma che aveva il suo effetto, d'altronde non ci si poteva aspettare sempre serietà assoluta da parte di Sirius.
E allora Harry si promise che forse, se la sua autostima glielo avesse permesso, avrebbe creato più briciole insieme e di unirle tutte quante, il risultato sarebbe stato più piacevole, sarebbe finalmente uscito fuori qualcosa, e lui si sarebbe potuto finalmente sentire qualcuno nel mondo, come gli aveva detto Sirius.
Avviando quella conversazione a Sirius rivennero in mente tutti i ricordi passati con James, e di quanto suo figlio fosse davvero uguale a lui, da sempre il suo amore.
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