𝙘𝙝𝙖𝙥𝙩𝙚𝙧 𝙛𝙞𝙫𝙚.

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12 settembre 1994

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12 settembre 1994

Nessuna grande mente è mai esistita senza un pizzico di follia, diceva Aristotele. Ed è proprio questo quello che vi porterà a scoprire i tesori di voi stessi.

Se pensate di essere misteriosi, o di poter nascondere qualcosa, uscite e chiudete immediatamente questo libro, perchè la dove l'oscuro non può arrivare, ci pensa il suo ostentare.
È proprio questa la storia di Glasya, uno dei demoni più grandi di tutta la storia magica ; un demone capace di togliere il fiato in un solo e corto secondo.

La domanda più grande che fluttuerà nella vostra testa sarà, ma Voldemort?
Ho una spiegazione anche per questo. Per quanto possa essere difficile, idee e cattiverie hanno un filo radicato. Per cui, Voldemort e Glasya sono alleati, puri alleati.

L'unica cosa che condividono è la cattiveria.

L'aspirazione di Glasya è crudele. Essa è grande come un pezzettino di carta nascosto tra le mani piccine di un bambino, ma non sanno davvero cosa possa far scoppiare.

Il suo colore cremisi da un tocco di colore alle sue follie. Glasya è dannatamente intelligente, Glasya è stucchevole, Glasya è tutto ciò che nessuno si aspetterebbe da parte di un demone.

È capace di entrare nelle menti delle persone, manipolando loro a suo piacimento, o probabilmente anche a seconda del suo umore. Glasya toglie la felicità, elimina ogni particella di vita che una persona ha coltivato con gli anni.

E ogni volta, quando Glasya toglie la vita ad una persona, la sua risata malefica rimbomba per tutto l'inferno, più precisamente per tutto l'ottavo cerchio.

Glasya non ha una casa, Glasya vive in strada, all'oscuro di tutti, e allo scattare della mezzanotte, gira per le strade, pronta ad addestrare la sua preda.

In tutta la storia babbana, pochi sono stati i casi in cui Glasya ha prevalso, questo perché gli esseri umani con il sangue "asciutto" (secondo Glasya) sono meno saporiti rispetto a coloro che hanno un sangue bagnato da generazioni magiche.

E così Glasya quel giorno, decise di fare visita ad una delle persone più importanti per Amber.

"saluta la tua ultima profezia."

Amber quel giorno sentiva l'aria nel castello pesante. È vero, settembre era ormai un misto di freddo e cattiveria da parte dei professori, ma non si sarebbe mai aspettata uno sbalzo di temperatura così forte.

"non so più se devo tenermi la tunica o meno..." disse Amber allargando il colletto della divisa, che più che mai, le faceva sudare il collo.

𝐓𝐡𝐞 𝐬𝐨𝐥𝐮𝐭𝐢𝐨𝐧//𝐇𝐚𝐫𝐫𝐲 𝐏𝐨𝐭𝐭𝐞𝐫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora